Il 22 febbraio 2004 terminava una delle serie più amate di tutti i tempi. Con il coronamento d’amore tra Carrie Bradshaw e Mr Big sembrava essere giunta alla fine una straordinaria avventura fatta di sei stagioni, 94 episodi e 4 protagoniste destinate a rimanere nel cuore di tutti i fan di SATC.
Buon lunedì! Questa settimana il RM è dedicato al quei libri che sono anche i miei preferiti, non sono mini né mattoni, ma sono medi, ovvero non sono troppo brevi al punto da non renderti quasi conto che li abbiamo letti, né troppo lunghi, che in certi giorni pesa anche un po’. Come si dice, “in medio stat virtus”, e in questo caso non potrei che esserne più d’accordo.
Con questo tema, inoltre, posso finalmente consigliarvi un libro letto qualche mese fa e per il quale avrei voluto spendere qualche parola in più. Un romanzo vittoriano che, in fondo in fondo, vittoriano non lo è, con quella sua atmosfera di fine secolo che porta con sé nuove idee e nuovi modi di essere. Essere donna soprattutto. Una pregevole manifestazione di quella corrente sviluppatasi a fine Ottocento dal nome New Woman, che poi sfocerà nel femminismo del XX secolo. Un quadro sociale che descrive un mondo che cambia e con esso cambiano anche le regole di società , per cui quattro sorelle in ristrettezze economiche possono decidere di guadagnarsi da vivere aprendo uno studio fotografico e a stupirsi dell’evento non restano che personaggi cocciuti e legnosi, ancorati a dinamiche sociali che odorano di stantio. Le protagoniste si destreggeranno con la loro nuova vita uscendone, dopo le consuete peripezie che un romanzo richiede, vittoriose e rimarcando un’indipendenza che forse è ancora distante, ma non più impossibile. Per questo romanzo dobbiamo dire grazie alla Jo March, agenzia letteraria e casa editrice, che si è proposta di farci scoprire tesori nascosti ma che meritano di tornare alla luce. Il libro in questione è La storia di una bottega di Amy Levy.
E il vostro consiglio del lunedì qual è? Buona settimana!
21:38
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Martedì 18 febbraio è partito il 64° Festival di Sanremo e nonostante tutti, ogni anno, promettano di non volerne sapere nulla, alla fine tutti ne parlano. E’ più forte di noi: quando c’è un circo mediatico del genere è difficile tenere a freno la curiosità , anche solo per una sbirciatina tra uno zapping e l’altro. Io poi lo guardo da sempre. Beh in alcuni periodi della mia vita me lo sono anche risparmiato, che avevo anche di meglio da fare, ma poi ci ricasco ed eccomi, l’anno dopo, di nuovo con il televisore su Rai1 e con il palco dell’Ariston davanti. Da qualche anno, poi, mi diverto a dileggiare presentatori, ospiti e cantanti, con una combriccola di criticoni sul un gruppo Facebook di cui, modestamente, sono una delle amministratrici (se volete unirvi, fatevi avanti).
Insomma, i motivi per guardare Sanremo li trovo sempre. Ma se a voi il semplice “Perché Sanremo è Sanremo” non basta per spingervi a guardare il Festival, allora ecco qualche spunto.
15:02
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Buon lunedì! Questa settimana la buttiamo un po’ sul culturale, anche perché non sempre questo genere viene riconosciuto o (con mia grande sorpresa) non lo si conosce affatto:
“Il termine, da pronunciarsi "distopìa", è stato coniato come contrario di utopia ed è soprattutto utilizzato in riferimento alla rappresentazione di una società fittizia (spesso ambientata in un futuro prossimo) nella quale le tendenze sociali sono portate a estremi apocalittici.” Questo è quello che ci dice Wikipedia e che qui ci faremo bastare. Io ho sempre trovato questo genere estremamente affascinante, d’accordo anche un po’ inquietante, ma di sicuro ricco di spunti e suggestioni. Che sia una società esasperata da un regime portato ai suoi punti più estremi o una visione apocalittica del mondo, il genere distopico ci catapulta in dimensioni di fronte alla quali rimanere indifferenti è molto difficile. Un genere molto prolifico, declinatosi in molti modi dal XIX secolo a oggi, dove lo si incontra anche in Hunger Games, per citare una trilogia tanto di moda. Di società distopica vi parlai qualche tempo fa nella mia recensione a Non lasciarmi di Ishiguro. Questa volta, invece, ritorno ai classici e a un romanzo del 1945, più un racconto, dove la distopia si coniuga alla parodia e all’allegoria di tema politico per creare un piccolo gioiello, che ritengo imprescindibile in ogni libreria che si rispetti, sebbene sia meno conosciuto di un’altra opera ben più famosa dell’autore in questione. Il libro è La fattoria degli animali di George Orwell.
E voi, qual è il vostro romanzo distopico?
Buona settimana!
21:01
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Una storia di tenacia e coraggio, ispirata a fatti realmente accaduti, una storia tutta americana sul non arrendersi e continuare a lottare per la propria sopravvivenza. Dallas Buyers Club è un film dalle forti emozioni e dalle vicende a cui è difficile rimanere indifferenti, eppure riesce a non scadere nella retorica e nei piagnistei scontati, ma sa sorprendere lo spettatore con il suo equilibrio di dramma e ironia e grandi prove interpretative, come quelle di Matthew McConaughey e Jared Leto, che conquistano tutti. Vincitore di due Golden Globe, possiamo star sicuri che la notte degli Oscar darà parecchio filo da torcere agli altri film in gara.
02:55
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Questa settimana si viaggi nel tempo con Recommendation Monday. Infatti il tema è:
Perché il Medioevo? Perché è un periodo storico che ho mal sopportato sia da studente che da lettrice, tanto che ho pochissimi libri ambientati in quell’epoca. E allora perché non provare a vedere quali sono le vostre proposte, così che magari trovo ispirazione per rivalutare un’epoca che ho sempre bistrattato? Intanto il mio consiglio cade, questa volta, su uno di quei romanzi a sfondo storico detti anche “mattoni” per la mole, che si rifanno, tanto per citare un nome, a Follet e i suoi Pilastri della Terra. Il romanzo in questione, però, non è ambientato nella grigia Inghilterra ma piuttosto nella solare e marittima Barcellona, durante la costruzione di Santa Maria del Mar. La chiesa di Santa Maria del Mar, che incontrate nel Barrio Gotico, è estremamente affascinante non solo per le sue qualità artistiche, essendo l’emblema del gotico catalano, ma anche per la sua storia, poiché la sua costruzione fu voluta e realizzata per volere della comunità e della città intera e alla sua costruzione presero parte uomini del popolo, marinai, povera gente, tutti contribuendo con quello che avevano, che era molto poco, ma che insieme a tutti gli altri diveniva un tesoro inestimabile. Mi piacciono i progetti comunitari, le storie in cui la comunità si prende una rivalsa dai giochi di potere e ricchezza. Santa Maria del Mar nasce come chiesa per il popolo, in contrapposizione alla cattedrale di Barcellona creata per mezzo di nobili e clero e destinata a loro unicamente. La storia è di per sé affascinante, poi dove c’è Spagna c’è il mio cuore, sebbene si tratti di Catalogna dall’animo sempre autonomo e indipendente ma tant’è, insomma è un libro che vi consiglio, soprattutto se siete amanti del genere. Il titolo? La Cattedrale del Mare di Ildefonso Falcones.
E voi cosa consigliate? Buona settimana a tutti!
22:32
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Settimana all’insegna della comedy, che pare essere l’unico genere che non si ferma mai, dato che tutte le serie di genere diverso che vedo erano fermi per un giro, alcuni anche di più. Le sole eccezioni sono state The Following e Arrow e per quest’ultima apro una parentesi. Se anche voi come me shippate Olicity (ovvero siete fan di Oliver + Felicity), la scena finale tra lui e Sara quanto è stata brutta? Shame on you Ollie! Non si fa, non puoi fare questo a Felicity, ormai persa nella friendzone, e anche a noi che siamo tuoi romanticissimi fan! Cattivo Oliver!
Ok ricomponiamoci. Se questa settimana sono quasi tutte comedy, il riepilogo allora “lo famo strano”. Non solo un episodio per categoria ma riferimenti a più serie, più episodi e a momenti seriali vari. Siete pronti? Come sempre, ATTENZIONE SPOILER!
15:39
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A gennaio è finalmente arrivata una delle serie più attese dell’anno, la cui prima puntata, andata in onda negli USA il 12 gennaio scorso, ha totalizzato i due milioni e 300 mila spettatori. Tutti incollati allo schermo per vedere True Detective, la nuova serie della rete via cavo HBO, la stessa di Game of Thrones, Homeland, The Newsroom e tanta altra bella roba, con protagonisti Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Al momento inedita in Italia, negli States è al terzo degli otto episodi di cui è composta la prima stagione, uno più bello dell’altro.
11:41
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E gennaio se ne andò. Rapido e indolore. Più o meno. Devo dire che come inizio anno per me non è stato sensazionale. Ma secondo Paolo Fox, Branco e tutti gli altri lettori delle stelle, io e quelli del mio stesso segno (Cancro, il lunatico dello zodiaco) avranno presto un balzo in avanti in tutti i campi: lavoro amore, salute… si, certo. Sono 3 anni che Fox mi dice che andrà tutto alla grande, e se poteva andarmi peggio, tranquilli che è accaduto già . Roba che ormai appena leggo l’oroscopo, faccio gli scongiuri.
Vabeh, torniamo a noi. Cosa è successo in questo rigidissimo gennaio 2014?
21:53
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E rieccoci a lunedì ed ecco che ritorna Recommendation Monday. Questa settimana è partita decisamente grigia e allora diamo un po’ di colore.
All’inizio volevo essere cattiva e consigliarvi I miserabili, che stiamo leggendo con il UFG Book Club, quasi alla fine ormai, ma dato che sarebbe una carognata e che la mia libreria è piena di colori, tra cui anche il viola, e soprattutto, che ogni occasione è buona per consigliarvi questa scrittrice, ho deciso di consigliarvi quello che è considerato il suo capolavoro. Parlo di Suite Francese di Irene Némirovsky. La mia recensione su questo straordinario romanzo, anzi una composizione di romanzi, della quale la scrittrice riuscì a scrivere solo i primi due, prima che il corso degli eventi la costringesse a lasciare il progetto incompiuto, ma non per questo menomato nella sua forza narrativa, la trovate QUI.
E il vostro consiglio del lunedì dal colore viola qual è?
Buona settimana!
15:53
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Ed eccoci di nuovo con l’appuntamento del meglio e il peggio dei nostri telefilm. Tra Olimpiadi invernali e Super Bowl la programmazione si fa traballante e c’è chi si prende una pausa, chi torna a tradimento, chi, invece, per buona pace, ancora non dà sue notizie. Nel frattempo, vediamo cosa è successo questa settimana, a cui ho aggiunto una voce, perché ogni stagione ha un inizio, ma anche una fine. Come sempre, ATTENZIONE SPOILER!
15:42
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