In queste ultime settimane ho cominciato a vedere nuove serie e a farmi qualche idea. Alcune le ho abbandonate subito, altre devo ancora inquadrarle, altre ancora mi hanno convinto fin dalla prima scena. Tra queste ci metto sicuramente una delle serie più assurde, strampalate, surreali e geniali che mi sia mai capitata di vedere. Man Seeking Woman, ideata dallo scrittore e umorista Simon Rich, che per la serie fa riferimento al suo libro di racconti The Last Girlfriend on Earth, è partita il 14 gennaio scorso sul canale FXX e si prospetta come una delle cose migliori da vedere in questo inizio 2015, una comedy dalle tonalità indie che non manca di strizzare l’occhio a un genere più fumettistico e grottesco, dall’ironia acuta e il sarcasmo dissacrante. Man Seeking Woman potrebbe essere il parto di un folle o di un genio, a voi la scelta, ma di sicuro è finalmente qualcosa di diverso.
Anche quest’anno Los Angeles è stata la patinata location di uno degli eventi più attesi tutto l’anno, all’insegna del cinema, del gossip e del glamour più sfrenato. L'87ª edizione della cerimonia degli Oscar, tenutasi domenica 22 febbraio, è stata una serata non particolarmente briosa ma che ha dato le sue conferme, infinitamente lunga, non sempre così sorprendente, con momenti ed esibizioni degne di nota, premiazioni più o meno prevedibili, uno straordinario presentatore e tanti divi che ci hanno fatto entusiasmare, sospirare e sognare sul red carpet. Una notte degli Oscar, in particolare, segnata dall’ombra di un grande volatile e di una grande film, Birdman, capace di mettere le ali a ogni nostra fantasia e sollevarci, almeno per un giorno, dalle terribili paturnie del lunedì. Anche questa è magia.
Eh niente, ho deciso di cambiare nome alla rubrica sulle serie tv (anche se potrei cambiarlo ancora). La voglia di cambiare l’impostazione di fondo della rubrica c’era da qualche tempo e i miei post precedenti riflettevano già questo desiderio di semplicità e minori costruzioni e sovrastrutture. Niente più migliori e peggiori, dunque, ma solo i momenti, gli episodi, le battute, la musica, i particolari che ho particolarmente apprezzato nelle mie visioni seriali e che si aggiudicheranno il titolo di Favs Of The Week, i miei preferiti della settimana. Cambio di nome, ma stessa avvertenza: ATTENZIONE SPOILER!
Dovendo scegliere di cosa parlare dopo una settimana di assenza su questo blog, tra Sanremo e Cinquanta Sfumature di grigio scelgo quest’ultimo. E non perché parlare di Sanremo non mi piaccia, ché chi mi segue sui social sa bene quanto grave sia la mia patologia sanremese. Tuttavia, la vittoria de Il volo è una ferita ancora aperta e poi, negli anni passati, del Festival ne ho già parlato a sazietà , si sopravvive anche senza per questa volta. No, miei cari lettori, con questo post decido di giocarmi quel poco di credibilità che mi rimane per parlare del film che nell’ultimo weekend ha sbancato il botteghino e del fenomeno mediatico dell’anno.
Cinquanta sfumature di grigio, dopo aver colonizzato le spiagge un paio di anni fa diventando un best seller letto tanto dalle nonne che dalle nipoti, è approdato al cinema in seguito a mesi di attesa, gossip, parodie, gadget di varia natura, indiscrezioni dal set, conferme e smentite e aspettative alle stelle per le fan della trilogia delle sfumature. Ammetto e confesso di aver letto due libri su tre, il terzo proprio non ce l’ho fatta, ma una volta saputa la data di uscita del film ho giurato e spergiurato che non ci sarei andata neanche pagata, per poi finire una domenica di febbraio sotto la pioggia in fila a fare i biglietti per lo spettacolo delle otto. Intorno a me una compagine umana dalla natura eterogenea: adolescenti con la ridarella, allegre cinquantenni su di giri che neanche le figlie sedicenni, ragazzi in cerca di qualche mistico segreto su come conquistare le tipe, fidanzati in cerca di una botta di allegria per mettere a tacere la noia da pre-lunedì. Tutti lì pronti a vedere sul grande schermo la storia tra l’ingenua Anastasia e il conturbante Mr Grey, alle prese con sentimenti, paure, psicosi, drammi e dichiarazioni, manette e frustini. Da questa rinnovata esperienza con le cinquanta sfumature, vi chiederete voi, cosa mi è rimasto? Beh di sicuro molte risate. Da schiantarsi, dico davvero. E poi qualche considerazione, che ho deciso di condividere con voi. Aprite le porte della stanza rossa, ecco le mie personalissime 10 sfumature.
Buon lunedì!!! Questa settimana il Recommendation Monday è piuttosto referenziale:
In realtà il tema per intero è “Consiglia un libro in cui uno dei personaggi porta il tuo nome (nelle sue varianti linguistiche) o uno dei tuoi nomi preferiti” ma l’ho abbreviato perché questo tema è una piccola rivincita per chi come me non ha un nome proprio comune, di quelli che all’autogrill non trovano mai il peluche con il nome stampato, per dire. Poi oggi è anche il mio onomastico, roba a cui non ho mai dato importanza ma mi sembrava carino inserire questo tema in questo giorno. Per tornare seri, invece, questo tema mi dà inoltre la possibilità di consigliare uno dei libri più belli letti nella mia vita da lettrice e che per ragioni inspiegabili non avevo ancora inserito in questa rubrica. Senza troppe presentazioni, dirò solo che leggere questo libro mi ha aperto a riflessioni sulla vita, l’amore e le capacità dell’intelletto che forse ora non sarei più in grado di fare. Un libro dalla storia struggente, scritto magistralmente. Uno dei libri per cui il suo scrittore è più famoso, dal titolo tanto triste quanto bello come bellissimo è il romanzo a cui dà il nome. E una delle protagoniste si chiama proprio come me, Sabina. Oggi si parla di L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera.
Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza. Sulle spalle di Sabina non era caduto un fardello, ma l'insostenibile leggerezza dell'essere.
E il vostro RM di questa settimana qual è? Buona settimana!
Come sempre, nuovo appuntamento con il meglio e il peggio della serialità televisiva. Nei prossimi giorni cercherò di parlarvi anche di qualche novità che si aggiunta alle mille mila serie che già seguo, ma che, ça va sans dire, non si possono assolutamente perdere. Per ora, mettetevi comodi e godetevi il riepilogo della settimana appena trascorsa.
Dopo il successo di Un giorno, David Nicholls è tornato con un nuovo romanzo e una nuova storia, Noi. La storia di un amore, di una coppia che sembra essere giunta al capolinea ma che ancora non sa che direzione prendere, ma anche quella di una famiglia in cerca di quella forza e di quell’affetto necessario per ritrovarsi e rimanere uniti. La storia, infine, di un uomo che deve capire chi era, chi è diventato e cosa vorrà essere nel suo futuro. Attraverso un’Europa da cartolina, Nicholls ci parla dell’amore e lo fa con il suo immancabile stile, la sua scrittura spontanea e coinvolgente, in un dialogo continuo, ironico e commovente, tra protagonista e lettore che trasforma la sua storia in quella di tutti noi.
I libri di gennaio