Una Fragola al Mese – Novembre 2013

by - 23:05

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E anche novembre è finito. Cosa sarà successo questo mese? Scopriamolo insieme!


I libri di novembre

Novembre mi ha visto coinvolta nel GdL di I miserabili di Victor Hugo. Come sono andate queste prime quattro settimane? Bene, anche se all’inzio è stato tutt’altro che facile. Si tratta di una scrittura ottocentesca e sebbene io non sia totalmente a digiuno di libri classici, i francesi mi sono sempre risultati un po’ ostici. Non so bene perché, poi a fine lettura scopro anche che mi piacciono, ma all’inizio è dura. Hugo, inoltre, non è uno che taglia corto, ma c’è da dire che all’epoca tutti avevano più tempo per divagare di religione, morale, storia e politica, ma di sicuro leggere Hugo significa incontrare pagine davvero molto alte e poi, perché no, riappropriarsi di quel tempo che fingiamo sempre di non avere e invece, a impegnarsi, si trova ed è un piacere goderselo. Per quanto riguarda la storia, siamo solo all’inizio ma abbiamo già incontrato alcuni eventi interessanti: l’incontro con Jean Valjean, la sua illuminazione e conversione, la trasformazione in Madeleine e il bene che alla cittadina di Montreuil-sur-Mer; e poi Fantine e la sua triste storia, l’incontro con Madeleine e  il pensiero di Cosette fino alla morte; la confessione di Madeleine di essere Jean Valjean e quello che ne consegue. Abbiamo poi incontrato personaggi indimenticabili come il vescovo Myriel che abbiamo dovuto abbandonare, o terribili come Javert che, invece, ci farà compagnia ancora per molto. I miserabili sono una storia affascinante e sebbene abbia visto il film e sappia come va a finire, Hugo, una volta superate pagine di estrema lunghezza su digressioni di vario genere, riesce a conquistarmi completamente. E si continua!

Altri libri letti:

- La casa infestata di H. P. Lovecraft. Storiella abbastanza inquietante, ma scritta decisamente bene. Lovecraft è l’ideale per salutare Halloween.

- Felicità Perduta di A. Percin. Amato molto. Ne ho parlato nella Recensione del Mese

- Agnes Browne nonna di B. O’Carroll. O’Carroll ha il dono di divertire con piccole cose e intrattenerti con una lettura semplice ma ami banale. La storia di Agnes e della sua famiglia è giunta al termine con l’ultimo libro della sua trilogia e accanto alle risate spunta anche un po’ di commozione.

Acquisti & co. Questo mese sono stata bravissima. Ho comprato solo Agnes Browne nonna alla Feltrinelli di Porta Nuova cinque minuti prima di prendere il treno ed è andato subito in lettura. Felicità perduta invece mi è sato gentilmente inviato dalla casa editrice Hop! Edizioni. Spero questo Natale di ricevere regali librosi!

La velleità femminile del mese

Questa è la storia molto triste di come una ragazza, appena uscita da un colloquio assurdo, decide di consolarsi fiondandosi da Lush. Voleva provare l’henné della nota catena perché voleva cambiare un po’ ma senza esagerare e di solito si fida dei prodotti lushosi. Così compra l’henné per capelli dal titolo “Riflessi scarlatti”. Va a casa felice e lo prova subito. Fa tutto quello che le ha detto la commessa, che trova scritto sulla confezione, che ha letto su internet a proposito. Al momento di lavare via il tutto è già perplessa: crede che qualcosa sia andato storto. A lavaggio effettuato realizza cosa c’è che non va: non è successo assolutamente nulla! Neanche un cavolo di riflesso ramato, nulla, nada, nix, niente di niente!

La nostra eroina non si abbatte. Ne parla con un’amica e questa le consiglia di raddoppiare il tempo di tenuta, di cospargersi di quella roba praticamente bollente (era davvero molto calda già la prima volta, figurarsi la seconda) e di usare pochissimo shampoo al risciacquo. Ok. La ragazza ci riprova. Quella ragazza passa enne ore con la testa incellofanata e si convince che questa volta andrà bene. Fa tutto alla regola, incluso ustionarsi il cuoio capelluto (scherzo!), ma alla fine il risultato è… niente!!! Odio profondo. Ma appena digerisce la cosa, la ragazza ci riprova. Ma con un altro henné. Oppure con la colorazione più rossa di Lush, chiamata “Come un sole accesso”. Speriamo l’abbagli!

Tornando a noi, oltre all’henné, ho comprato anche la mia fedelissima maschera “Settimo cielo” che adoro adoro adoro, e anche “Fai Labbrava”, scrub labbra che sa di frizzine alla cola, avete presente le caramelle che frizzano, no? Questi sono gli acquisti che mi piacciono!


Faccio cose, vedo gente…

Questo mese sono stata a Paratissima. E che è? vi starete chiedendo voi. Si tratta di una manifestazione rivolta ad artisti, illustratori, pittori, scrittori, registi, fotografi, disegnatori, creativi di vario genere che non sono ancora inseriti nel circuito ufficiale del mondo dell’arte ma anche ad artisti affermati che vogliono mettersi in gioco con il grande pubblico di non addetti ai lavori. L’evento si è tenuto dal 6 al 10 Novembre presso gli ex-MOI (mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso) a Torino e ha viso coinvolti artisti provenienti da ogni parte di Italia e non. Abbiamo trascorso un pomeriggio tra opere d’arte, installazioni, performance affascinanti e ricche di stimoli ed è stato davvero divertente perché alcune erano stranissime, altre invece erano affascinanti e fonte di riflessioni e ispirazione. Un pomeriggio davvero molto creativo e interessante! Adoro questo tipo di manifestazioni dove si può dare spazio a qualcosa di culturalmente vivo, dinamico, stimolante, nuovo e giovane e soprattutto, dove l’accesso sia garantito a tutti e ognuno di noi si può sentire libero di dare la propria interpretazione, di farsi la propria idea e viaggiare con la propria testa mentre si osserva una pistola gigante fatta di cartapesta o una scultura fatta di palloncini, creando uno scambio e un’interazione costante tra chi crea e chi usufruisce della creazione, tra sperimentazione e percezione. Paratissima torna anche il prossimo anno. Non mancate.

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Per non farci mancare nulla, a Torino si è tenuto anche il 31° Torino Film Festival. Non sono riuscita a seguirlo come avrei voluto, le mie finanze non me lo permettevano, altrimenti avrei passato la settimana chiusa in un cinema a guardare film e documentari, e sono riuscita a perdermi anche i due film che volevo vedere ovvero The Stag con Andrew Scott e La mafia uccide solo d’estate di Pif, ma ne ho visti altrettanti che se vi va potete recuperare: Blood pressure , un film canadese dai tratti claustrofobici che racconta di una donna stanca della sua vita a cui uno sconosciuto offre la possibilità di farlo per poi trasformarsi in qualcosa di completamente diverso, e 2 automnes 3 hivers, commedia francese abbastanza canonica ma con una sua modernità, commedia leggera molto carina.
Bella la locandina, vero?

Tv, tv, e ancora tv

Questo mese lo dedichiamo a un programma che so bene molti di voi vedono e alcuni lo commentano anche con me su Twitter (le gioie e i dolori del live twitting). Sto parlando, ovviamente, di Masterpiece. What?


Masterpiece è il primo talent show dedicato al mondo dell’editoria e agli scrittori emergenti. Ogni settimana vengono sottoposti alla giuria composta da Andrea De Carlo, Giancarlo De Cataldo e Taiye Selasi alcuni manoscritti inediti, presentati dagli scrittori stessi che si mettono in gioco davanti ai tre giudici. Dopo un primo screening in diretta, i restanti concorrenti scrittori devono superare una prova di scrittura e infine il famoso “elevator pitch” ovvero devono riuscire a parlare del proprio romanzo e convincere un quarto giurato esterno, ogni volta diverso, in 59 secondi, mentre sono rinchiusi in uno degli ascensori più vertiginosi che conosca: quello che porta su in cima alla Mole Antonelliana. Alla fine ne resteranno 12, i quali potranno contendersi a suon di librate il titolo di vincitore e vedere la propria opera pubblicata da Bompiani. Massimo Coppola come coach, non pervenuto, a parte momenti imbarazzanti.

Ora. Il programma è stato presto mira di numerose polemiche e critiche e perplessità. Fin da subito i partecipanti al talent sono stati appellati come casi umani, i giudici sono stati immediatamente giudicati, ma soprattutto si è molto discusso sull’incisività (scarsa) che i testi degli aspiranti scrittori hanno nell’insieme del programma. Molti sono stati anche quelli che hanno difeso il programma. I punti a favore sono il fatto che finalmente in Tv si parla anche di libri ed editoria, che il format, tutto sommato, non è affatto banale e che in fondo tutti gli scrittori sono stati e sono “casi umani” e che scrivere è frutto di un disagio interiore dell’autore.

In effetti, nella storia della letteratura, di disagiati ce ne sono tantissimi. Ma c’è da dire che un Proust che scrive la Recherche nel letto o un Capote che non cominciava o finiva niente di venerdì  si accettano e si amano anche per queste stranezze, soprattutto se poi sono riusciti a produrre testi di grande valore e bellezza. Il problema è che essere scrittori non significa essere strani. Significa avere talento. E in un programma come Masterpiece finora si è capito ben poco del talento o meno degli emergenti che vi partecipano. Nessuna attezione particolare viene prestata al testo, a ben guardare, o perlomeno questo percepisce lo spettatore: poche pagine dei romanzi in gara sono lette all’inizio del programma, dall’autore stesso che anche ammettendo il caso che sappia scrivere, non è detto che sappia leggere nel modo giusto e con una giusta intonazione. Prendere un attore, anche uno sconosciuto che ha fatto un po’ di teatro a scuola, nel pomeriggio, che leggesse quelle pagine come si deve avrebbe sortito tutto un altro effetto e forse noi avremmo davvero capito di che parlano ‘sti libri. E poi, nella seconda parte del programma, la prova del temino è un’arma a doppio taglio: può in effetti farti capire qualcosa su come scrive la persona in gioco, ma in poco tempo a disposizione, in uno studio televisivo, non è garantito che si riesca a scrivere “bene” e a mostrare tutte le proprie capacità. Insomma, non dico che non ci siano tra gli aspiranti persone dotate e futuri scrittori, ma sinceramente io non l’ho ancora capito. E quel che contesto è il fatto che si sono voluti portare i libri in tv ma come al solito quello che si vede non sono loro, il programma si piega al trend comune di puntare sul caso, umano o meno, sulla stranezza, sul particolare “scabroso”, su tutto quello che oggi fa audience e da cui invece dovremmo stare ben lontani. Ma tant’è.

A ogni modo, dopo la prima puntata, il programma ha aggiustato un po’ il tiro. Nessun fuoco d’artificio, sia chiaro, ma Masterpiece riesce comunque a farci parlare, per un’ora sola a settimana ma è già conquista, di quello che è l’editoria in Italia, Paese di scrittori ma non di lettori, e lascia spazio a discussioni e riflessioni. E forse questo è il suo merito più grande.

La musica che mi frulla in testa

Apriamo questa parentesi musicale con un brano che credevo fosse di James Blunt e poi Spotify, prima che finissero le mie dieci ore mensili, mi ha rivelato essere dei Passenger: Let Her Go. Piace piace piace!


Secondo brano invece di un gruppo che seguo da anni. Adoro le sonorità così 80’s di questo brano e poi il video mi strugge. Vai con i Killers e Shot at the Night. Bella.



Insta(berry)Month


Ed eccoci al secondo appuntamento con Insta(berry)month. Per scoprire cos’è vi rimando alla pagina dedicata, che trovate anche nella barra rossa in alto. Ringrazio coloro che hanno partecipato e spero in una vostra affluenza il prossimo mese. Dai giocate con me! Se non avete Instagram potete inviarmi le vostre foto via mail, taggarle su Facebook con gli hashtag #instaberrymonth #unafragolaalgiorno #unafragolaalmese indicando anche la mia pagina (@Una Fragola al giorno), usare Twitter sempre con i soliti hashtag.
L’idea è scegliere una foto al mese che rappresenti quel mese per voi, che sia significativa di un momento o per una ragione nota solo a voi e condividerla con noi. Ogni mese, nel post mensile, ne sceglierò 3 da pubblicare (le pubblicherò anche sulla pagina Facebook) con il link del blog di appartenenza al partecipante. Le foto di tutti i partecipanti saranno poi raccolte su una pagina di Storify.
Questo mese la mia foto è questa:

Questa è invece la foto di Silvia di Banana e cioccolata e di Fra di Nuvolette Colorate:




E per questo mese è tutto gente. Passate un buon dicembre!




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10 commenti

  1. ciao Fragola.
    Quante belle letture!!! Hai degli ottimi gusti.
    Belle anche le foto ;-)

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  2. con hugo son indietro ma non mi spiace affatto! rispetto ad anna karenina, per il momento almeno, è una passeggiata.

    Funziona lo scrub per le labbra?

    Masterpiece l'ho visto iniziare un paio di volte, ma non ho mai avuto voglia di proseguirne la visione: quindi non ho mai visto il giochino del tema.

    i passenger li ho scoperti anche io tramite spotify, ma quando erano più bassi in classifica: mi piacciono un sacco!

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  3. Se ti può consolare l'hennè non ha mai funzionato nemmeno con me, niente di niente, nessun riflesso. Secondo me nel mio caso non ha mai funzionato perchè avevo i capelli troppo scuri (forse). Grazie ancora per aver publicato la foto!

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  4. Io poi mi sono persa con I Miserabili uffff...mi è successo di tutto ed è stato difficile persino passare per blog
    quante fotine belle!!!
    baci baci

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  5. anch'io sono una grande fan di Lush!!!! :-)
    e uso Come un Sole Rosso Acceso... come mai su di te non funziona? :-(

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    1. Io ho usato Riflessi scarlatti... forse devo usare davvero il rosso... perché non ha funzionato non lo so proprio!

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  6. Fragola dolcissimaaaa, grazie per il tuo commentino! Hai centrato il problema: non sono serena, non sono in vena creativa, inizio a scrivere e cancello tutto... non so, il periodo natalizio e pre-anno nuovo, da sempre, mi fanno questo effetto... forse per le novità o non so... in più sono accadute cose spiacevoli nella mia vita reale, che mi hanno abbattuta un pò... infatti il mio non è un addio... anzi, ho scritto che probabilmente è solo un periodo un pò così... chissà col nuovo anno torno, con una nuova veste e più grintosa di prima... al momento non ho risposte.. non so davvero!! ho solo bisogno della così detta pausa di riflessione... ^_^ grazie per il tuo commentino e spero di sentirti sui social... nei social ho il mio vero nome Margherita Dentico. Ti ho aggiunta su Facebook, Twitter e Pinterest... così non ci perdiamo e se mai tornerò sul blog, ti avviso subito, anche perchè vedrai i miei post sui social ^_^ bacioni grandi e sappi una cosa: ti seguo sempreeeeeee!!!! non ho mai smesso di farloooooo!!!! :-) baciiiiiiiiiiiii :-******

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  7. Novembre ricco mi ci ficco!!
    Lush e Let Her Go tanto ammmore :)

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  8. Ihihih, mi sarebbe piaciuto vederti alle prese con l'henné! Io non l'ho mai provato, ma credo che dia un risultato molto blando rispetto a una tintura. Per curiosità, su quale canale trasmettono Masterpiece?

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