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Una Fragola al Giorno



Quest'estate ho realizzato un piccolo desiderio che avevo da diverso tempo: visitare Matera. 
Ebbene sì, cari amici, non ero mai riuscita ad andarci e questa lacuna me la portavo dietro da un po'. Così, complici due settimane di vacanze iper rilassanti e senza troppi scossoni, ho convinto la family e siamo partiti alla volta della città dei Sassi. E naturalmente ci siamo innamorati. Dal primo istante. 
16:49 10 commenti



Era da un po' che non mi facevo vedere da queste parti.


Lavoro che lasci lavoro che trovi, traslochi, viaggi, amici che vanno e amici che vengono, amori falliti e amori nati e pare destinati a durare, le domeniche pigre, i sabato in coma, l'estetista, gli apericena, i cinema improvvisati, i letti da fare e disfare, le sconfitte e le gratificazioni, le sorelle da seguire, la spesa che dimentichi sempre qualcosa, le lavatrici sempre all'ultimo minuto, le consegne a domicilio, le serate che non hai più vent'anni ma le fai lo stesso, i compleanni,  le mostre per rilassarsi e fingere di essere sul pezzo, i libri letti quando non sei stanca morta, Netflix, il prossimo episodio che comincia in 3, 2, 1 secondi, le deadline mai rispettate, gli insight di Facebook e le strategie di comunicazione, il mio lavoro fa schifo il mio lavoro mi piace, le Instagram Stories, il brivido quando controlli i soldi che hai sul conto, i saldi che non compri mai un cazzo, i vestiti amati e che poi non ti piacciono più, lo shopping compulsivo on line, il mare due settimane l'anno, l'indie italiano e le canzoni di Calcutta, i biglietti per Cosmo e i TheGiornalisti per favore no, il freddo e la neve, il caldo e l'afa, le primavere al parco, gli autunni e le foglie da fotografare, io che cerco di dormire ma tanto come sempre sono insonne...

Succedono tante cose nella vita di una persona che non ti accorgi che sono due anni che non aggiorni questo blog. Mettici pure che ti hanno detto che il blogging è morto ed è un attimo che non ti fai viva da queste parti.

Eppure adoravo stare qua. Eppure sento la mancanza di ciò che succedeva in questo luogo.

E boh. Forse potrei tornare. Forse è solo la follia di un giovedì notte, un rimpianto per un tempo che c'è stato e che non sai bene perché ti manchi.

Forse, invece, è la rinascita di qualcosa di nuovo, di diverso. Una fenice.

Forse semplicemente devo andare a dormire.

Ma chissà...

Intanto vi mando un saluto, qualcosa che avrei dovuto fare da tempo e che mi sentivo in colpa ad aver lasciato in sospeso.

Se non dovessimo più vederci, sarà la chiusura di un cerchio. Buona vita e cercate di non usare troppi filtri su Snapchat quando vi fate i selfie (non scherzo, ci sono in giro troppe orecchie da cane, è un attimo e si perde il controllo, esperienza personale eh)

Se invece mi rifaccio viva, vorrà dire solo una cosa. I'm back.
Forse.
Forse no.

Vabeh.

Ciao.


- Photo by Bryan Minear on Unsplash

02:01 6 commenti

Ed eccoci di nuovo in quel caldissimo periodo dell’anno. Quello in cui possiamo tirare un po’ il fiato, dedicarci alle agognate vacanze e rilassarci con qualche visione casalinga quando il caldo rende insonni oppure semplicemente per il piacere di poter finalmente fare un po’ più tardi senza il timore della sveglia l’indomani mattina. L’anno scorso vi avevo elencato i 10 film a mio parere imperdibili d’estate. Questa volta si scende nel particolare e, dato che di belle storie non se ne ha mai abbastanza, vi propongo una lista dedicata ai classici e a quei film che hanno fatto la storia del cinema, da rivedere e riscoprire da soli o con chi amiamo.
16:55 9 commenti
pretty woman locandina

Il 23 marzo 1990 usciva nelle sale americane Pretty Woman, probabilmente la commedia romantica più famosa al mondo, trampolino di lancio della carriera di Julia Roberts, rinnovatore della favola in chiave moderna e del vissero per sempre felici e contenti per eccellenza. Io all’epoca avevo cinque anni e credevo che l’apice della felicità fosse avere la combo casa + camper di Barbie e magari anche la carrozza con i cavalli, che con quella ti assicuravi il titolo di bambina più fortunata della classe degli scoiattoli di cui facevo parte. Eppure, quando il film passò finalmente in tv – e a quel punto ero già un po’ più grandicella ma neanche tanto e con le Barbie ci giocavo ancora – fu difficile persino per una bambina come me rimanere indifferente a un film del genere. I primi anni ‘90 per me hanno come colonna sonora la voce di Roy Orbison che canta “Pretty Woman, walkin’ down the street…” e un immaginario fatto di spalline giganti e i capelli rossi e ricci della bella Julia Roberts. In occasione dell’importante anniversario, l’intero cast si è riunito in tv per festeggiare insieme e lasciarsi andare ai ricordi, riaccendendo l’interesse per un film che è un classico intramontabile, una storia d’amore che fa sognare a occhi aperti e che ancora oggi, a distanza di 25 anni e nonostante ci faccia sentire tutte un po’ più vecchiotte, mantiene intatto il suo fascino. Ecco allora i 10 motivi per cui rivedere Pretty Woman ancora una volta (il 27 marzo andrà in onda su Rai Uno).
01:13 11 commenti

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E torna anche Due cose Due. Sperando che il prossimo appuntamento non sia tra due mesi. Tra Marzo pazzerello e Aprile dolce dormire, ecco libri, film e curiosità varie che voglio segnalarvi.

Libri

Tra i libri in uscita tra marzo e aprile, entreranno a far parte della mia libreria (o almeno ci spero):

L'avventurosa storia dell'uzbeko muto di Luis Sepulveda. La giovinezza, si sa, è l’età degli ideali, delle grandi battaglie, ma anche del velleitarismo, delle bevute con gli amici, dell’inquietudine sentimentale. E i giovani sudamericani degli anni Settanta non facevano certo eccezione. In questo «romanzo in storie» Luis Sepúlveda racconta il passato e i sogni della sua generazione, e lo fa attraverso la lente dell’affetto e dello humour, che stempera le tensioni e ci riporta intatti le passioni e i momenti di entusiasmo della sua giovinezza militante. Così scopriamo che una rapina in banca poteva essere un esproprio proletario, o addirittura fornire a un cantante mancato un’imperdibile occasione per esibirsi alla chitarra. Poi vediamo all’opera una squadra dell’Esercito di liberazione nazionale impegnata a rubare delle armi, incappando in una serie di intoppi tragicomici, ma attirando anche collaborazioni inattese. E incontriamo in queste pagine, tra gli altri, il bizzarro personaggio del titolo, che non è… né uzbeko né muto. Si tratta infatti del peruviano Ramiro, vincitore di una borsa di studio all’Università Lomonosov, destinato a ricevere un’educazione sovietica nella Patria del Socialismo. Peccato che a Mosca Ramiro non trovi nulla di quello che gli interessa davvero, cioè le ragazze, la musica e l’alcol. Peggio gli va quando tenta di raggiungere Praga, dove si dice che tutte queste cose abbondino, ma approda invece in Uzbekistan… Tra sorriso e nostalgia, queste pagine ci fanno rivivere «il bel sogno di essere giovani senza chiedere il permesso».

02:23 11 commenti

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Nuovo appuntamento con Due Cose Due: due segnalazioni per ogni categoria: Libri in uscita, Cinema, Eventi e Curiosità. Vediamo cosa ci riservano le prossime due settimane.

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(***)

Cos’è Due cose due? La nuova rubrica di Una Fragola al Giorno. Un appuntamento ogni due settimane, con due segnalazioni per ogni categoria: Libri in uscita, Cinema, Eventi e Curiosità. Non si tratta di eventi a cui necessariamente parteciperò e non so se riuscirò a vedere o leggere tutti i libri o film, ma in questa rubrica metterò tutto quello che mi piace e rende più belle, di mese in mese, le mie giornate, sperando magari di esservi di aiuto o ispirazione.

02:40 14 commenti

Ciao a tutti!

Oggi inauguro una nuova rubrica sperando che piaccia e che duri. Da un po’ di tempo mi ronzava l’idea di creare una rubrica che mi permettesse di parlare dei libri nella mia wishlist, ma in modo semplice e “visivo”. Mi sono così venute in mente le Inspiration Board, tanto usate nei blog americani, soprattutto in altri campi, e ho pensato di adattarle al mondo libresco. Pubblico per questa prima volta di sabato, ma la rubrica non sarà di sabato, dato che il weekend è dedicato ai riepiloghi seriali che torneranno dal prossimo mese. Sarà una rubrica infrasettimanale, semplice e veloce e, spero, piacevole a guardarsi.

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Il primo libro dalla mia wishlist è una raccolta di racconti di una scrittrice che negli ultimi anni ho imparato ad amare molto: La maestra dei colori di Aimee Bender.

13:12 12 commenti

summer cinema party16

Alcuni li conosciamo da quando eravamo degli infanti. Altri li abbiamo scoperti molti anni dopo. Qualcuno non l’abbiamo mai visto, altri sono da recuperare assolutamente. Alcuni sono in replica da sempre e ci annoiano un po’. Altri solo da qualche anno, ci imbattiamo in loro sorpresi nel nostro flemmatico zapping d’agosto e decidiamo di guardarli per pigrizia estiva, magari scoprendo delle perle. Altri ancora non smetteremo mai di guardarli con piacere. I film estivi sono quel fenomeno socio-culturale che si risveglia ogni anno a giugno, al termine della “stagione televisiva” e naturalmente si spegne con gli ultimi falò sulla spiaggia a fine agosto (che immagine anni ‘90). Film in tv ma anche film per cui non abbiamo trovato tempo e che d’estate ci appaiono come la soluzione perfetta per combattere l’indolenza estiva e trascorrere piacevolmente quelle notti in cui fa troppo caldo per chiudere occhio.

Dato che sono un animo nostalgico e che sono ancora una volta costretta a soffrire di caldo in città, mentre molti di voi se la spassano al mare o in montagna o dove volete, il mio pensiero ai film che mi fanno compagnia da sempre tutte le estati non poteva mancare. Ecco allora (senza alcun ordine di merito) la mia personale Top 10 dei film da vedere d’estate.

02:27 25 commenti

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Trovo sul blog di Lila questo giochino e dato che era da un po’ che non facevo liste, mi è sembrato carino approfittarne.

#Soundintrip. L’obiettivo è semplice: condividere cinque brani musicali che sono stati colonna sonora di altrettanti viaggi. Tutto pronto? Si parte.

00:59 50 commenti

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Manca poco al termine del Festival di Cannes, la cui cerimonia di chiusura avverrà il 24 maggio, con Tarantino che presenterà la versione restaurata di “Per un pugno di dollari”, omaggio al cinema di Sergio Leone. Anche quest’anno la Croisette è stata l’ombelico del mondo, del bel mondo in particolare. Red carpet, abiti favolosi, attori e attrici come se piovesse, paparazzi, feste esclusive… e sì, anche i film in gara, alcuni già nei cinema, altri coming soon. Tuttavia, qui su UFG, lasceremo a chi è molto più competente le disamine e i giudizi sulle pellicole in concorso e ci concentreremo su quei piccoli particolari frivoli che danno colore all’evento e, senza i quali, non sarebbe mai la stessa cosa.

03:20 12 commenti

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Finalmente riesco a scrivere anche io sull’argomento più dibattuto, rivissuto, rincorso, analizzato, paparazzato, criticato, amato, odiato, “ma anche no, basta!” della settimana. La notte degli Oscar 2014. Perdonate il ritardo, ma problemi tecnici mi hanno tenuto lontano dal mio amato UFG e non potete capire la sofferenza. Non vedevo l’ora di parlarne con voi!

HOLLYWOOD, CA - MARCH 02:  Actor Benedict Cumberbatch attends the Oscars held at Hollywood & Highland Center on March 2, 2014 in Hollywood, California.  (Photo by Lester Cohen/WireImage)

Comunque dicevamo. Come li ho vissuti io questi Oscar? Sinceramente? Io dormivo. Mentre molti di voi hanno fatto le ore piccole per vedere la serata più luccicante di Hollywood, io ero tra le braccia di Morfeo a recuperare energie per la giornata che mi si prospettava davanti. E dopo essermi svegliata, dopo essermi faticosamente rotolata verso l’autobus, a bordo ho cliccato sull’icona di Facebook del mio Iphone e boom! Gli Oscar mi sono esplosi in mano!

23:37 16 commenti

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Martedì 18 febbraio è partito il 64° Festival di Sanremo e nonostante tutti, ogni anno, promettano di non volerne sapere nulla, alla fine tutti ne parlano. E’ più forte di noi: quando c’è un circo mediatico del genere è difficile tenere a freno la curiosità, anche solo per una sbirciatina tra uno zapping e l’altro. Io poi lo guardo da sempre. Beh in alcuni periodi della mia vita me lo sono anche risparmiato, che avevo anche di meglio da fare, ma poi ci ricasco ed eccomi, l’anno dopo, di nuovo con il televisore su Rai1 e con il palco dell’Ariston davanti. Da qualche anno, poi, mi diverto a dileggiare presentatori, ospiti e cantanti, con una combriccola di criticoni sul un gruppo Facebook di cui, modestamente, sono una delle amministratrici (se volete unirvi, fatevi avanti).

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Insomma, i motivi per guardare Sanremo li trovo sempre. Ma se a voi il semplice “Perché Sanremo è Sanremo” non basta per spingervi a guardare il Festival, allora ecco qualche spunto.

15:02 25 commenti

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Che il trend “nostalgia canaglia” avesse conquistato tutti lo sappiamo già da tempo. Cinema, serie tv, moda, musica… siamo circondati da prodotti che rilanciano tendenze in voga almeno due decadi fa e che accogliamo tutti come entusiasmo. Sarà che il mondo di oggi ci appare più brutto, sarà che è tutto una crisi delle (poche) certezze che ancora avevamo, sarà che a crescere negli anni ‘80 si rimane traumatizzati e se non l’hai vissuto non puoi capire, sta di fatto che sempre più volgiamo lo sguardo verso il passato in cerca di ispirazione o, più semplicemente, di consolazione.

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Non amo particolarmente le premiazioni. Parametri e giudizi non sono sempre in linea con le aspettative e i gusti del pubblico e spesso i premi vengono assegnati ad attori, film registi, ecc. ai quali noi avremmo preferito ben altri. Tuttavia è difficile rimanere indifferenti all’atmosfera festosa e lucente dei red carpet hollywoodiani. Tutto è così patinato, affascinante, senza macchia, eccitante. Si sa, poi, che i Golden Globe Awards sono l’anticamera degli Oscar e rimanerne totalmente fuori da questo incredibile circo mediatico diventa un’impresa piuttosto difficile. A conti fatti, eventi del genere sono irresistibili.

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18:22 20 commenti

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Cari amici di Una Fragola al Giorno, Buon Natale!

Così il Natale è arrivato. Mi sono presa un attimo di pausa tra cenoni e pranzi, parenti e regali, pandoro e spumante, per scrivervi questo post, l’ultima Top Christmas 5 di quest’anno. Una Top dedicata alle città a mio parere più belle durante il periodo natalizio. Vi lascio alla classifica e vi auguro ancora di trascorrere delle buone, dolcissime, allegrissime feste!

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1. New York

Ditemi quello che volete, potrebbe essere scontata come scelta, ma il Rockefeller Center addobbato è un incanto che per una volta nella vita vorrei vedere. E poi la città di New York a Natale è ormai nell’immaginario di chiunque sogni questa festa in pieno movie style. Da non perdere!

2. Londra

Altra meta immancabile. Non sono mai stata succube del fascino british, anzi, ma è innegabile che Londra abbia uno charme a cui è difficile resistere, specie a Natale.

3. Vienna

La capitale di quello che fu l’Impero Asburgico è deliziosa tutto l’anno, con quel suo centro che racconta storie di un’epoca regale ormai passata ma dalla magia mai spentasi del tutto. La città a Natale si riempie dei colori, dei suoi e degli odori delle Feste tra i mercatini situati nelle sue più belle piazze e le luci e le scenografie che accentuano la bellezza di palazzi e regge. Uno spettacolo.

4. Tokyo

Incredibile ma vero, Tokyo e le principali città giapponesi son un tripudio di luci e decorazioni durante il periodo natalizio, nonostante il natale per loro abbia più o meno lo stesso significato che da noi ha il Ringraziamento. Tuttavia, il culto dei giapponesi per le celebrazioni ha permesso loro di realizzare una straordinaria e ipertecnologica luminaria fatta di Led blu per portare alla città l’aria del Natale. Non è una cosa discreta, vero, ma neanche il Natale lo è e mi piacerebbe tantissimo vederla di persona… sono sicura che farei mucchi di foto!

5. Parigi

La Ville Lumiere diventa ancora più luminosa con decorazioni e luci che ricordano un giardino d’inverno incantato, candido e romantico come solo al capitale francese può essere.

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E con questo è tutto gente. Christmas 5 termina qui. Io spero abbiate passato un felice Natale e che tutto sia andato come desideravate. E se così non fosse, non temete. Il 2014 è dietro l’angolo e noi siamo fiduciosi che il regalo migliore che potessero farci deve ancora venire…

Buone Feste!

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Terza ChristmasTop 5. In questa domenica sera, l’ultima domenica prima di Natale, parliamo di golosità e affini, ovvero i dolci che fan subito pensare al Natale. Dato che l’Italia è un Paese dalle mille tradizioni regionali e locali, ho deciso di scartare diversi dolci che per me rappresentano questa Festa e, a eccezione di quelli che conosciamo tutti da Nord a Sud, inserirò in questa top dei dessert per le feste molto esterofili, quelli da film americano per intenderci, che ormai sono entrati nel nostro immaginario come indissolubilmente legati al Natale. Iniziamo dolcezze!

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1. Il Pandoro

Mettetela come volete. Nell’annosa e controversa diatriba tra panettone e pandoro, per me vince il dolce nato a Verona. Al primo dicembre mi sale irrefrenabile una gran voglia di una fetta morbida e burrosa in cui affondare la faccia per poi ritrarla completamente imbiancata dal dolcissimo zucchero a velo. C’è qualcosa che lo rende speciale solo per un determinato periodo dell’anno. Fidatevi di chi lo ha mangiato, in tempi di studio disperato e coinquilinaggio selvaggio, anche a febbraio: dopo il 6 gennaio non ha più lo stesso sapore… ma in quei giorni è unico.

2. Il Panettone

Premessa: a me il panettone non piace. Tutti quei canditi, quell’uvetta… bleah! Tuttavia non c’è Natale senza panettone. Soprattutto quando tutti mangiamo il pandoro e le colazioni dei giorni successivi al 25 sono fatti di avanzi di questo povero dolce che nessuno vuole ma che imperterrito continua a riproporsi. Fino a quando, con pazienza certosina, decidi di metterti a scartare uvetta e canditi e mangi il ripieno soffice… e scopri che in fondo non è niente male. E poi ora li fanno anche in varianti canditi-free. Tipo con gocce di cioccolato. #muoro

3. Candy Canes (bastoncini di zucchero)

Nemici acerrimi delle dentature dei bambini dei popoli anglosassoni e nordici, i candy cane, ovvero i bastoncini di zucchero, sono onnipresenti nelle pellicole americane, in particolar modo quelle anni ‘80 e ‘90. A strisce rosse e bianche dal sapore di menta piperita, sono perfette per decorare un altro dolce tipico della tradizione nordica, ovvero la Casetta di Pan di Spezie. Mangiarne una intera, esperienza personale, è praticamente impossibile, ma tutte insieme sono perfette per farne una bella ghirlanda per un albero di Natale alternativo e dolcissimo.

4. Gingerbread (gli omini di pan di zenzero)

Credo che tutti ricorderemo l’Omino di Pan di Zenzero amico dell’Uomo Focaccina in Shrek, personaggio secondario ma di grande importanza e semplicemente adorabile. In genere, i biscotti di pan di zenzero chiamano natale tanto quanto Miley Cirus chiama palla demolitrice, e sono bellissimi da guardare, con i loro bottoni fatti di caramelle gommose o zucchero colorato e le loro faccine sorridenti. Peccato che il gusto dello zenzero non mi convinca del tutto e, in effetti, quando decido di comprali, l’obiettivo non è quasi mai mangiarli, ma semplicemente utilizzarli come decorazione.

5. Cioccolata calda con panna (o marshmallows)

Non è propriamente natalizio, una cioccolata calda, in fondo, puoi fartela tutto l’inverno. Ma durante le feste tutti sembrano avere più tempo da dedicare a aprenti e amici, oltre che a se stessi, e questo spesso crea incontri per caffè, tisane o, appunto, cioccolate calde. In fondo cosa c’è di meglio quando fa freddo? A gennaio riprenderemo tutti il lavoro e lo studio a ritmi serratissimi e, dopo quindici giorni di festa, saremo tutti a dieta e la cioccolata chi la rivede più! Quindi, non c’è periodo migliore per gustarla. E la magia del Natale è lieta di rifugiarsi anche in una tazza calda e dolce di cioccolato. I marshmallow sono per i più golosoni!

A proposito di dolci, avete preparato qualche biscotto per salutare Babbo Natale quando arriverà nelle vostre case per lasciare i doni? Una ricetta molto semplice è quella dei Chocolate Chips Cookies, i tipici biscotti americani con gocce di cioccolato.

ricetta-cookies

Fate ammorbidire il burro e poi lavoratelo con zucchero semolato e zucchero a velo. Potete usare una planetaria oppure lavorare tutto a mano o con la frusta elettrica.

Aggiungete sale, estratto di vaniglia e uova e ,mescolate il tutto per 5 minuti.

In una ciotola a parte, setacciate la farina e aggiungete il bicarbonato. A questo punto incorporate le polveri al resto dell’impasto, poco alla volta, e mescolate fino a che la farina non sarà completamente amalgamata.

A questo punto, vai con le gocce di cioccolato! Versatele nell’impasto e mescolate il tutto. Foderate una leccarda o una teglia da forno con della carta forno e, con l’aiuto di un cucchiaino, posate sulla carta dei piccoli mucchietti di impasto. Cercate di distanziarli in modo che durante la cottura non si attacchino, ma anche se dovesse avvenire tale eventualità, no preoccupatevi, i biscotti si staccheranno con facilità e senza sbriciolarsi una volta raffreddati.

Forno preriscaldato a 180°, infornate e cuocete per 15 minuti. L’aspetto di un cookie pronto è quello di un biscotto di colore più chiaro al centro, morbido al tatto, mentre i bordi sono leggermente dorati. Quando sono pronti, estraete i cookie e lasciateli raffreddare.

Preparate un piattino, disponetene qualcuno, versate del latte in una tazza o bicchiere e lasciate tutto vicino all’albero la notte del 24 dicembre. Santa Claus non saprà resistere!

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23:00 13 commenti

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Hello!

Questa settimana salta l’appuntamento con il riepilogo telefilmico (sto preparando uno Speciale Midseason per settimana prossima) e vi regalo al seconda Top 5. Una top canterina, in effetti, dove vi elencherò le cinque canzoni che amo di più ascoltare durante il periodo natalizio, interprete incluso, perché ogni performance è diversa l’una dall’altra.

top-5-songs

1. Holly Jolly Christmas - Michael Bublé

Come la canta Michael non la canta nessuno. Sprizza gioia da tutti i pori ed è una versione che mi mette tanta allegria.

2. I Saw Mommy Kissing Santa Claus - Jane Krakowski

Jane Krakowski interpretava la fastidiosa e pettegola segretaria Elaine in Ally McBeal, serie della mia adolescenza (si, io sono una serial tv addicted di primo pelo miei cari) che non perdevo cascasse il mondo, anche se la davano a  orari improponibili e io dovevo andare a scuola. Nel 2000 la serie preparò uno speciale di natale delizioso a cui seguì un album, A Very Ally Christmas, curato da Vonda Shepard (nella serie la pianista del bar dove si riunivano gli avvocati a fine giornata), che è forse uno dei migliori album natalizi di tutti i tempi. Tra le varie tracce, che vi consiglio caldamente, c’è questo brano, un vero classico, cantato da Jane con quel pizzico di civetteria che lo rende irresistibile. Un must delle mie feste.

 

3. Christmas Lights - Coldplay

Canzone malinconica che adoro incondizionatamente. Bello il brano, bello il video, bello tutto.

Oh Christmas lights
Light up the street
Light up the fireworks in me
May all your troubles soon be gone
Oh Christmas lights keep shining on

4. Happy Xmas (War Is Over) - John Lennon

So this is Christmas, and what have you done… Nato come canto di protesta contro la guerra in Vietnam, il brano è ormai un classico natalizio imperdibile. La domanda con cui inizia la canzone è un po’ quello che ci chiediamo tutti in questo periodo in cui si tirano le somme, ma è anche un monito a ricordarci di fare il nostro meglio per avere, all’alba di domani, un mondo migliore in tutti i sensi.

5. Have Yourself a Merry Little Christmas - Ella Fitzgerald

Per me non è Natale se non c’è questa canzone. Amo due versioni: quella più intimista di Vonda Shepard (vedi sopra) e questa di Ella Fitzgerald. Il brano, in realtà, era stato scritto per Judy Garland per il film Incontriamo a Saint Louis, ma quella di Judy è troppo triste e ormai la canzone vanta moltissime interpretazioni. La versione di Ella Fitzgerald aggiunge irresistibili sonorità jazz al brano originale e lei  è semplicemente grandiosa e la sua voce avvolge tutto e tutti, scaldandolo anche il più piccolo angolo di cuore infreddolito. Se chiudo gli occhi, non so perché, mi immagino in piena New York piena di pacchettini mentre la neve scende dal cielo e la città è illuminata come un incanto. Ho visto troppi film? Ebbene si. A ogni modo, questo brano invita tutti ad allontanare i nostri problemi e dolori per vivere gioiosamente il natale. Seguiamo il consiglio. Let your heart be light…

Ce ne sarebbero molte altre, amo la musica natalizia e tutte le canzoni che da ogni dove risuonano in questo periodo Ho playlist intere sul pc, ma ne ho scelte 5, quelle che reputo più care. E quali sono le vostre?

Alla prossima top 5!

00:12 14 commenti

top5-natale

Natale si avvicina, inesorabilmente. Quest’anno, per tutta una serie di cose che mi stanno accadendo e che prima o poi vi racconterò, la festa che amo di più al mondo è anche quella che sento meno. Praticamente non pervenuta. Ma proprio perché amo molto il Natale, e chi mi segue sa che l’anno scorso l’ho dimostrato ampiamente, così ho deciso di calarmi nell’atmosfera e provarne a sentirne un po’ di quell’atmosfera tanto cara. Come? Con Christmas 5, cinque Top 5 dedicate tutte al Natale. La prima, quella di oggi, è:

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Tutti abbiamo dei film che fanno subito Natale. Quelle pellicole-feticcio che amiamo vedere e rivedere perché capaci di immergerci nell’atmosfera tipica di questa festa. Ogni lista sarà diversa, ché ci sarà di sicuro qualcuno che a natale vede film horror, quella che vi propongo qui è la mia, ma spero possa incontrare il vostro gradimento.

1. Love Actually (2003)

love actually poster

Ve ne avevo parlato già un anno fa in questo post. Adoro questo film. Pellicola del 2003 con un cast tanto british quanto in gamba, Love Actually è una commedia romantica fresca, divertente e tanto tenere, da vedere con la coperta sulle gambe, una tazza di tè fumante (o cioccolata calda per le più golose) e illuminate solo dalle luci dell’albero di natale che si trova nelle nostre vicinanze. E come dice Bill Nighy: “Christmas is all around you”.

2. L’amore non va in vacanza (2006)

locandina l'amore non va in vacanza

Un film entrato tra i miei preferiti solo da pochi anni. Altra commedia romantica, a cavallo tra la California e l’Inghilterra, adorabile e fichissimo Jude Law, simpatico Jack Black, tenera Kate Winslet, sopportabile persino Cameron Diaz (si, on è proprio una delle mie attrici preferite). La casetta in cui vive la Winslet, circondata dalla neve, forse è un po’ fuori mano, ma è adorabile! Una storia che non spicca per originalità ma funziona e ci rende, in pieno mood natalizio, tutti più buoni e più innamorati.

3. Nightmare Before Christmas (1993)

The_nightmare_before_christmas_poster

Ricordo che da bambina lo odiavo. Non capivo perché un film con la parola “Christmas” nel titolo raccontasse la storia di mostri e di un paese triste e cupo come quello di Halloween. Solo crescendo ho compreso e apprezzato il genio di Tim Burton, la sua maestria nello stop-motion e una storia dall’ironia grottesca e dai grandi sentimenti. Un must del mio Natale.

4. Un amore tutto suo (1995)

un amore tutto suo

Amo tantissimo questo film. Quando becco il consueto promo, ogni anno in tv in questo periodo, già mi emoziono. Si, sono una donna romantica, lo ammetto. Sandra Bullock interpreta una ragazza triste e sola, segretamente innamorata di un uomo che non conosce fino a quando, alla vigilia di Natale, l’uomo ha un incidente e perde la memoria. Lei, che lo ha salvato, viene scambiata per la sua ragazza. Lei, pur di sentire di nuovo il calore di una famiglia, decide di stare al gioco, finché scopre di essere innamorata. Del fratello dello smemorato. Una storia dolce e molto tenera, il Natale e la famiglia pervadono tutta la pellicola ed è impossibile non commuoversi. Ogni volta che lo vedo è un’emozione.

5. Elf (2003)

elf poster

Simpatico, strampalato, molto buffo, estremamente natalizio. Elf diverte e rende tutto più tenero. E poi adoro questa gif!

E per oggi è tutto. A presto con Christmas 5 e la prossima Top!

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Street of Dreams è lo spot da sogno per The One, il profumo più famoso di Dolce&Gabbana, di cui tutti parlano. E a ben ragione. Perché si tratta di uno spot estremamente emozionante e suggestivo che non conta solo due attori bellerrimi come Scarlett Johanson e Matthew McConaughey, già testimonial per The One e The One Man in separata sede e oggi riuniti, ma anche la firma di uno dei più grandi registi di Hollywood: Martin Scorsese.

Due minuti di charme e tanta poesia, lo spot di Scorsese. Ambientato nella sua New York, che si presenta in una veste in bianco e nero, dall’aria vintage e da Vecchia Hollywood, qui si muovono i due attori, una Scarlett Johanson che nulla ha da invidiare alle dive di un tempo e  un Matthew McConaughey sicuro e perfetto nella sua posa da uomo anni ‘6o che non deve chiedere mai, e raccontano una storia di passione e sogni, che come la città che li ospita e gli attori stessi, sono unici. Come The One.

Il tocco d’Italia è dato, poi, dalla musica scelta di sottofondo: Il cielo in una stanza cantato dalla superba Mina, che avvolge tutto in una bellezza senza tempo e rievoca emozioni e suggestioni felliniane. La Dolce Vita a New York.

In Street od Dreams, Scarlett e Matthew parlano di qualcosa che è andato, di passioni una volta accese e ora spente, qualcosa che sarebbe potuto essere e che ora non c’è più, in una delle città più amate al mondo, che ha viste mille storie e mille volti e che non si ferma mai, ma va avanti e si trasforma, al punto a essere di giorno in giorno irriconoscibile per i suoi stessi abitanti. E così è anche la vita, dove ogni giorno non è mai uguale a quello che lo precede né a quello che segue e così facendo ci permette di continuare sulla nostra strada, nonostante tutto.

Uno spot in cui non è necessario scorgere il nesso e a cui dare un senso. Sono due minuti durante i quali lasciarsi trasportare da un’atmosfera nostalgica e romantica, lungo strade lastricate dei sogni di chi vi è passato, dove Scorsese rinnova l’amore imperituro per la sua città, rendendola scenario e protagonista di un’esperienza sensoriale ammaliante, con uno stile classico ma intramontabile.

Voi che ne pensate? Io ne sono innamorata.

Enjoy it.

19:48 18 commenti
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