Fragola & the Movies: Aprile 2012

by - 10:10

Dopo molti mesi di assenza, torna la rubrica dedicata ai film visti dalla vostra Strawberry. Riprendiamo con un film che non potevo perdermi: To Rome with Love di Woody Allen.

 

 

 

Titolo: To Rome with Love

Anno: 2012

Paese: USA

Regia: Woody Allen

Produzione: Perdido, Gravier Productions, Medusa Film

Cast: Woody Allen, Alec Baldwin, Penelope Cruz, Ellen Page, Judy Davis, Roberto Benigni

 

 

 

 

 

 

Se siete qui in attesa di una review piena di critiche, rimarrete delusi. A me il film, nel bene e nel male, è piaciuto. Dopo Midnight in Paris è facile dire che il film non sia riuscito come il precedente, ma di sicuro non ci troviamo di fronte al disastro di Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni. Che poi a me sti paragoni non piacciono neppure…

Io stasera mi sono divertita. E questo gioca tutto a favore di questo film corale, vivace e surreale, in cui Allen torna a recitare e scusate se è poco. Che poi se uno va a vedere i suoi film, si aspetterà di vedere lo stile di Allen…ciò che ti sorprende, a mio parere, è che riesci ancora a ridere nonostante gli anni e le pellicole che passano…

In ogni caso, il film. Sono 4 le storie che ci vengono raccontate.

La prima, che apre la pellicola, è quella di una giovane americana, venuta in vacanza in Italia, che incontra per caso un giovane avvocato pro bono in Italia e se ne innamora. I due decidono di sposarsi e far incontrare i loro genitori. Qui entra in gioco Allen, padre della ragazza, che arriva a Roma con sua moglie Phyllis (Judy Davis) portandosi dietro tutte le sue nevrosi. L’incontro tra i genitori americani e quelli italiani è traumatico, e porterà Jerry (Allen), discografico in pensione, a interessarsi alla voce del padre del ragazzo.

La seconda storia è quella di Antonio (Alessandro Tiberi) e Milly (Alessandra Mastronardi), giovani neosposi di Pordenone, a Roma per incontrare i ricchi zii di lui, disposti ad assumerlo nella loro azienda, cambiando le loro vite. Milly alla ricerca di un parrucchiere, esce dall’albergo e si perde per il centro della città, incontrando i suoi attori preferiti. Antonio, intanto, fa un imbarazzante incontro con una escort (Penelope Cruz), entrata per sbaglio nella sua stanza, dal quale scaturirà un divertente equivoco…

La terza storia è un pò un classico di Allen. Jack, uno studente americano (Jess Eisenberg), vive a Roma con la sua ragazza quando all’improvviso piomba nelle loro vite Monica (Ellen Page), amica della sua fidanzata, che manda in confusione il giovane e in crisi la sua relazione. A fare da grillo parlante dei tre giovani ci sarà Alec Baldwin, architetto in crisi di mezza età che attraverso la storia dei tre amanti pare rivive la sua gioventù, trascorsa proprio a Trastevere.

La quarta, infine, è quella di Leopoldo Pisanello (Roberto Benigni). Leopoldo è un uomo qualunque, con una vita e una famiglia normali quando all’improvviso, in circostanze misteriose, diventa famoso. La sua esistenza, tra paparazzi, cene di gala e première, verrà completamente stravolta.

Le storie sono spassose e quasi nonsense; la loro levità è quella inconfondibile di Allen. Forse l’unica cosa a mancare è un filo che colleghi le quattro storie, che sono assolutamente slegate tra loro. Ma Roma fa loro da collante, essendo meraviglioso teatro dell’azione con tanto di loggione, quinte, palchi, proscenio e platea. E non mi tediate con la storia degli stereotipi e dei cliché. Se pensate che anche Barcellona, Londra e Parigi siano come appaiono nei film del regista americano allora siete assolutamente in errore. La visione da cartolina è inevitabile, ma dovremmo smetterla di essere permalosi. Alcuni cliché sono volutamente marcati e, lo ammetto, anche anacronistici (vedi i vestiti alla ciociara), ma credo che gli americani non ne possano fare a meno e penso sia il caso di lasciar correre e non continuare a insistere sul fatto che solo noi riusciamo a interpretare noi stessi, cosa peraltro non vera. Allen dirige il film con la solita eleganza e Roma fa da sfondo a delle vicende che assumono i suoi colori e i suoi sapori. Gli attori italiani impegnati nel film se la cavano bene e sono tutti capaci di fornire queste suggestioni. Ho apprezzato che fossero così come li conosciamo, non attori che fingevano di essere Allen. Benigni è inevitabilmente lui (sebbene abbassato di un paio di toni) anche quando fa il Signor Coglione divenuto famoso, cosa che in fondo, a pensarci bene, non mi pare così assurda in un Paese dove i coglioni sono gli unici a diventare famosi. La Mastronardi, per dire, fa esattamente la santarellina che interpreta in tutti i suoi film e fiction. Tiberi è, come sempre, sconvolto. Mi ha fatto tanto ridere, poi, Albanese nella parte dell’attore celebre e fascinoso, che in realtà è solo il solito mandrillone italiano, perché l’attore con il suo solito stile è il primo a prendersi in giro (c’erano scene in cui non ci credeva neanche lui). Insomma, gli attori nostrani fanno una bella figura tutti, anche quelli che recitano in un solo breve cammeo. Penelope Cruz, intanto, è come sempre bravissima. Bella e tanto simpatica, capace di fare dell’ironia come poche “figaccione” di Hollywood. Ottimi gli Americani, per quanto Eisenberg abbia sempre quella faccia da bambino sperduto che a volte mi innervosisce, ma andiamo avanti…Baldwin aveva un parte che pareva cucitagli addosso, interpretata egregiamente. Ellen Page è ancora in preda alla sua crisi isterica, che si porta dietro dai tempi di Juno, ma è ugualmente convincente. In effetti, la storia del trio amoroso è la meglio riuscita, in pieno stile Woody, anche se abbastanza prevedibile e ad arricchirla c’è soprattutto la bravura degli attori. Allen torna alla sua ossessione per la morte, ma ci regala senza dubbio dei bei momenti e l’interpretazione migliore del film. La rappresentazione teatrale di Pagliacci con il tipo nella doccia è un’idea brillante e in sala abbiamo riso tutti. Bravo! (come dicono a teatro gli inglesi). Tra parentesi, Leo Gullotta che al doppiaggio prende il posto della voce storia di Allen, Oreste Lionello (ormai non più con noi)…eccellente!

In definitiva, il film si fa guardare. E con piacere. In un contesto come Roma la magia di Midnight in Paris non avrebbe funzionato. Meglio aggrapparsi a storie dell’assurdo, in cui tutto sembra impossibile e invece diventa reale…Allen gioca con la città, con i suoi personaggi, con i cliché, con l’amore, con la morte, in un turbinio senza tempo che non necessariamente deve portare a qualcosa. Perché Roma non è una normale città e ciò che succede lì non può essere tale. E quando, finita l’avventura, si ritorna alla vita di sempre, tutto ciò che è avvenuto nella Città Eterna rimane sospeso. Come un sogno.

In sintesi: meglio un brutto Allen (che poi brutto non è) che un brutto film qualsiasi. Voto 8-.

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Questa sera niente popcorn: il riepilogo mensile.

Riassuntino mensile dei film visti negli ultimi tempi e debitamente schedati in Questa sera niente popcorn. Non sono stati tantissimi a essere sinceri, ma tutto sommato sono tutti promossi:

- Benvenuti al Nord. 6. Questo secondo film perde la genuinità e la freschezza del primo che mi aveva fatto morir dal ridere. A Milano è tutto già visto e rivisto, ribaltato come prevede il gioco degli opposti. Mediocre.

- Il velo dipinto. 8. Ero prevenuta e non volevo vederlo. Poi mi ha conquistato. Un bel film con i bravi Edward Northon e Naomi Watts. Tratto dal romanzo omonimo di Maugham.

- Titanic. 7. Rivisto in tv in occasione del centenario. Sono troppo legata a questo film e vi dirò che secondo me non è affatto brutto, anche a riguardarlo a distanza di anni. Gli effetti speciali usati erano all’avanguardia a quell’epoca e sono degni di nota. La storia forse non è originalissima ma in un contesto del genere è perfetta. Leo con la faccia da ragazzino era ed è una bravo attore. La Winslet idem.

- Il discorso del re. 9. Finalmente sono riuscita a recuperarlo. Troppo contenta. Il film è davvero bello, una storia curiosa e a tratti toccanti, con un’ambientazione a dir poco perfetta. Colin Firth e Geoffry Rush sono magistrali. Ottimo e pienamente meritevole dei premi ricevuti.

 

WishList

Film che voglio vedere in uscita prossimamente:

- Dark Shadows di Tim Burton. Non vedo l’ora.

- Il pescatore di sogni di Lasse Hallström. Visto il trailer ieri sera e mi ha incuriosito.

 

Alla prossima!

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18 commenti

  1. Sembra interessante... ma chissà quando arriverà da noi...

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  2. uh questo film lo voglio vedere assolutamente!!!

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  3. Devo ancora vedere Midnight in Paris! Ne ho letto dappertutto meraviglie, ma mio marito proprio non ne vuole sapere! Sigh :-(

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  4. mi hai fatto venire voglia di vederlo :)
    devo vedere quando arrivera' qui.. :)

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  5. ...a me invece ha proprio delusa questo troppo esaltato film!

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    1. esaltato? mi era parso dalle varie notizie che ho raccolto in giro che era stato invece molto criticato...pensavo di essere una delle poche a cui era piaciuto...

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  6. Oh grazie della recensione! Non mi ispirano molto i film di woody Allen.. però questo già dal cartellone pubblicitario mi ispirava... credo proprio che farò un pensierino! :)
    A presto Fragola! :)
    Nelly

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  7. ciao Strawberry.
    brutto non è, ma è il solito Woody e i personaggi forse erano anche un po' troppi. la parte cameo di Scamarcio nel finale della storia tra Antonio, Milly e Albanese è anche simpatica, ma a Scamarcio il fatto che non fanno fare obbligatoriamente un po' di palestra per tutte le scene di nudo che fa, hanno sempre qualcosa che manca .
    il discorso del re non mi ha entusiasmata da 9.
    il velo dipinto mi dice qualcosa ma non lo ricordo bene, né se l'ho visto né se non l'ho visto.
    anche io ho aspettative per Dark Shadows perché c'è sempre lui, l'uomo dei sogni da poco tornato scapolo ;-)
    del pescatore di sogni non so molto, anzi niente.
    buon proseguimento

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  8. ciao Strawberry
    avevo troppe aspettative per questo film. forse è stato questo, ma ciò non toglie che il solito woody allen sia brutto.

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  9. concordo a pieno con te :) ps: è da molto che non passavo di qui :D

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  10. Ammetto di non aver mai visto un film di Woody Allen: però l'attore c'è eccome. E il cast di questo film promette davvero bene.
    Chissà..

    PS. anch'io sto aspettando Dark Shadows!! *.*

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  11. Sono contenta che tu ti sia ritrovata d'accordo con me :)

    Non vedo l'ora di andare a vedere questo film al cinema, io adoro Woody Allen e spero proprio di non rimanerne delusa ! Per il resto concordo con te nella descrizione di benvenuti al nord, il primo era decisamente meglio ! E mi è piaciuto anche molto il discorso del re !

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  12. Sei l'unica che ho letto finora che l'abbia apprezzato. Anche a me è piaciuto molto "Il discorso del re".

    Un abbraccio e buon venerdì!

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  13. Io non sono andata a vederlo perchè non mi ispira per niente.

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  14. Il film di Allen mi ispira moltissimo e soprattutto in questo periodo ho voglia di film allegri, quindi credo proprio che me lo procurerò.

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  15. Io sono andato a vederlo ieri... a me è piaciuto molto! :) non è certo il + bel film che ho mai visto ma.. si rideva, tutti in sala ridevano, era piacevole, anche con spunti di riflessione... io ne ho fatto una recensione assolutamente positiva :D :D

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  16. ne avessi visto uno dei fim che citi, mannaggia! Ah, no aspetta, Titanic l'ho visto! E, per la cronaca, anche a me piace molto! :)
    Devo ammettere che il film di Allen non mi ispira per niente, mentre vorrei tanto vedre Il discorso del re. Ah, e poi anche Dark Shadows, ovviamente!!!! :)

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  17. come ho scritto sul mio blog io sono rimasta un po' delusa, e poi essendo di Roma magari mi aspettavo qualcosa in più! Comunque è evidente che a me i film di Woody Allen piacciono uno sì e uno no (Basta che funzioni sì, Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni no, Midnight in Paris si, To Rome with love no).
    Il discorso del re lo trovo spettacolare, l'ho visto 2 volte al cinema e lo adoro!

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