Libri in viaggio – Viaggio 4
Fragolosi salve! Finalmente torno alla rubrica dedicata ai libri che viaggiano, vengono con noi, ci accompagnano nei nostri spostamenti per la città, il Paese, il mondo (quanto sono megalomane). Vediamo cosa ho beccato questa volta…
IO
Archiviato finalmente il libro della Rowling, mi porto ora in giro un romanzo di tutt’altro livello: Due di Irene Nemirovsky, un’autrice riscoperta da qualche anno grazie ad Adeplhi, che meriterebbe tutta la vostra attenzione.
«Diceva bene il primo editore francese di Irène Némirovsky, che questo romanzo, il suo “primo d'amore”, era bello almeno quanto il celeberrimo David Golder. Forse è più bello. Ha una vena nuova, per nulla ironica, ma ugualmente dura, raffinata, indagatrice, ha un timbro esclusivamente femminile, questo romanzo magnifico sull'essere in due. I giovani reduci della prima guerra mondiale, tornando a casa, “accusano” quella guerra ormai finita, nei fasti di una Parigi che vuole rinascere, ma non possono dimenticare il fango delle trincee. Sono loro i veri protagonisti di queste relazioni strane, sghembe, eppure così comprensibili, così moderne per essere ambientate negli anni Venti ... Un capolavoro di psicologia e sociologia, imbarazzante per la sua verità dispiegata. Una penna magnifica, un libro imprescindibile».
GLI ALTRI
Questa volta lo spazio dedicato agli altri “lo famo strano”. Ovvero, lo dedico ai miei compagni di corso, gente con cui condivido parecchie ore della settimana e di cui mi avete già sentito decantare lodi, un microcosmo in cui c’è chi legge e che mi lascia sbirciare tra i propri libri. Vediamo un po’:
Il mio compagno di banco è da un po’ che si porta dietro un thrillerone di Robert Ludlum, l’autore che ha dato vita a Jason Bourne, e in effetti di un libro dedicato a lui si tratta (sebbene la saga sia stata portata avanti da Eric Van Lustbader): Il dominio di Bourne.
Luci stroboscopiche, una bionda dagli occhi azzurro ghiaccio e una Beretta calibro 22. Questo sogno ricorrente che tormenta Jason Bourne, l'ex agente della CIA dalla memoria spezzata. Un flashback di immagini intermittenti che lo sfida a comporre il puzzle della sua stessa identità, e ad affrontare una nuova missione. Una missione dal nome affascinante: Terre rare. Sarà questa, infatti, la posta in gioco nelle guerre del prossimo futuro: le terre ricche di preziosi elementi chimici indispensabili a sviluppare tecnologie d'avanguardia, soprattutto in campo militare: droni, missili radar-guidati, disturbatori di frequenze radio, cannoni ipersonici, per questo la Severus Domna, una potente organizzazione terroristica con ramificazioni in tutto il pianeta, vuole mettere le mani sul sito californiano di Indigo Ridge - l'unico al mondo in grado di contrastare il primato cinese ell'estrazione di lantanio, neodimio e altri ossidi strategici. Per sventare il piano della Domna, Bourne chiede aiuto a Boris Karpov, un amico di vecchia data da poco a capo dei servizi segreti russi. Ma distinguere gli amici dai nemici non è sempre facile per chi, come Bourne, non può fidarsi neppure dei propri ricordi.
La Regina, invece, ispanista nell’anima, sta leggendo Volevo essere una farfalla di Michela Marzano:
Michela Marzano è un'affermata filosofa e scrittrice, un'autorità negli ambienti della società culturale parigina. Dalla prima infanzia a Roma alla nomina a professore ordinario all'università di Parigi, passando per una laurea e un dottorato alla Normale di Pisa, la sua vita si è svolta all'insegna del "dovere". Un diktat, però, che l'ha portata negli anni a fare sempre di più, sempre meglio, cercando di controllare tutto. Una volontà ferrea, ma una costante violenza sul proprio corpo. "Lei è anoressica" le viene detto da una psichiatra quando ha poco più di vent'anni. "Quando finirà questa maledetta battaglia?" chiede lei anni dopo al suo analista. "Quando smetterà di volere a tutti i costi fare contente le persone a cui vuole bene" le risponde. E ha ragione, solo che è troppo presto. Non è ancora pronta a intraprendere quel percorso interiore che la porterà a fare la pace con se stessa. "L'anoressia non è come un raffreddore. Non passa così, da sola. Ma non è nemmeno una battaglia che si vince. L'anoressia è un sintomo. Che porta allo scoperto quello che fa male dentro. (...) Oggi ho quarant'anni e tutto va bene. Perché sto bene. Cioè... sto male, ma male come chiunque altro. Ed è anche attraverso la mia anoressia che ho imparato a vivere. Anche se le ferite non si rimarginano mai completamente. In questo libro racconto la mia storia. Pensavo che non ne avrei mai parlato, ma col passare degli anni parlarne è diventata una necessità." Michela Marzano.
La più frizzante del gruppo, invece, profonda amante della cultura giapponese, leggeva in classe un libro di Eric Van Lustbader intitola Ninja (si lo stesso autore di cui parlavo su):
Protagonista di questo libro è Nicholas Linnear. Figlio del Colonnello Linnear, uno degli artefici della politica di Mac Arthur, e di Cheong, una donna cinese, Nicholas cresce in Giappone, e la sua esistenza non è delle più tranquille. Deve infatti fare i conti con il cugino Saigo, che lo odia, ed il padre di questi, Satsugai, membro influente dei potenti Zaibatsu, i gruppi di destra ultranazionalista che provocarono il secondo conflitto mondiale con l'attacco alla flotta americana a Pearl Harbour. Ma all'inizio del libro ritroviamo Nicholas adulto, promettente membro di uno studio pubblicitario nella New York degli anni '80. La sensazione di essere ancora perseguitato dai fantasmi del suo passato lo spinge a licenziarsi dal lavoro. Nel frattempo una serie di omicidi efferati viene commessa. Sarà nel momento in cui Nicholas avvierà una burrascosa relazione con Justine Tomkin, figlia di un potente multimiliardario, che il protagonista verrà coinvolto nell'indagine su tali omicidi. E sarà anche quello il momento in cui si renderà conto che dal passato non si sfugge e si preparerà alla resa dei conti con il suo avversario, un temibile Ninja.
E infine, l’esperta di cinema dall’ironia più tagliente che conosca la scopro a leggere Giuseppe Culicchia. Il titolo è Venere in metrò:
Gaia, 38 anni, porta la taglia 38, vive nel centro di Milano e in equilibrio perfetto sul suo tacco dodici si muove disinvolta tra sfilate e locali alla moda: del resto ha un marito che le garantisce una grande agiatezza, un amante il cui profilo su Facebook dice sempre "innamorato", una figlia che va alla scuola steineriana, due amiche di nome Ilaria e Solaria, un iPhone, un iPod, un iPad e una psicanalista che a ogni seduta pronuncia queste parole: "Sono trecento euro". Madre in carriera, può vantare l'invenzione dell'apericena, rito che ha ormai contagiato l'intera penisola, e la soddisfazione di non avere fatto mancare nulla alla figlia Elettra senza per questo trascurare il lavoro. Nessuna sbavatura, insomma. Eppure il passato bussa, implacabile, nel sonno. Un incubo ricorrente, che sembra voler riportare a galla qualcosa... Prima o poi Gaia dovrà decidersi a parlare di suo padre. E dei suoi tre anni di black-out. Anche perché a un tratto nel suo presente si è aperta una piccola crepa, destinata ad allargarsi come la tela di un ragno e a mandare in pezzi le sue sicurezze: il licenziamento dall'agenzia di comunicazione dove lavora, un'impasse sentimentale inattesa, la carta di credito bloccata, Elettra che lancia segnali di un disagio sempre più ineludibile...
Gente seria eh?
E voi che libri avete sbirciato in giro?
Al prossimo viaggio! Bye!
10 commenti
Tanto di cappello per colei che riesce a leggere in classe. Quando lo faccio io c'è sempre qualcuno che deve passare o mi chiede qualcosa T.T
RispondiEliminaChe meraviglia, io proprio ieri parlavo con un'amica che stava leggendo Il piacere di D'Annunzio e un altro amico di corso che aveva appena cominciato L'insostenibile leggerezza dell'essere di Kundera....io vado a rilento e mi trascino Orgoglio e Pregiudizio e Zombie da troppi giorni ormai...questo post è accattivante :)
RispondiEliminaCiao cara, come stai? Io sono sparita di nuovo, ma ora sto cercando di ritornare. Che bella questa cosa di sbirciare le letture altrui, a me non capita spesso di essere in condizioni di poterlo fare (al lavoro vado a piedi), però alla prima occasione sicuramente mi verrai in mente e lo farò!
RispondiEliminastavo giusto cercando qualche libro da legge in treno...mi sa che compreró uno di questi ;-) grazie!!! e buona serata
RispondiEliminaio sto viaggiando col penultimo libro di glenn cooper "l'ultimo giorno"... grazie per i consigli
RispondiEliminaho appena terminato "nessuno sa di noi" l'hai mai letto?
RispondiEliminaCiao cara, quando sbircio in giro io sbircio qui
Tutti libri che non ho letto, mannaggia!
RispondiEliminaUn bacione
Eres hermosa chica, muchas gracias! Sabado voy a publicar mi primero resumen espanolo. Espero que te guste :)
RispondiEliminaps: a luglio dovrò accendere un mutuo per leggere tutti i libri che consigli :P
a parte la Némirovsky mi mancano tutti gli altri titoli che hai suggerito...
RispondiEliminami piace il tuo blog complimenti!!:)
RispondiElimina