Fragola al cinema: Bling Ring (The)

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Piccola premessa: a me i film di Sofia Coppola piacciono. Ok, Somewhere non mi aveva entusiasmato, anzi ebbe un effetto quasi soporifero su di me e sulle persone che erano con me al cinema, tanto da credere a una narcolessia di massa, ma mi sono spesso domandata se non fossi stata io nel posto e nel momento sbagliati e che dovrei dare una seconda chance a quel film. Così, quando ho saputo del suo nuovo film, mi ero mentalmente prenotata per una sua visione e in una grigia domenica di settembre mi sono fatta trascinare nella scintillante California dei wannabe di Bling Ring.

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Titolo: Bling Ring (The)
Regia. Sofia Coppola
Anno: 2013
Paese: USA
Cast: Israel Broussard, Katie Chang, Emma Watson, Taissa Farmiga, Claire Alys Julien, Georgia Rock

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa significa Bling Ring? Presto detto: banda di gioielli. Cos’è un wannabe? Anche qui si fa presto: un wannabe è qualcuno che aspira a qualcosa o a diventare qualcuno o semplicemente si atteggia come se lo fosse già quel qualcuno. Mettete insieme un gruppo di wannabe e la possibilità per loro di ottenere gioielli e comodità di ogni genere dai principali membri del jet set Hollywoodiano con estrema facilità e avrete il 70% del film. C’è di bello che la storia del film è un fatto realmente accaduto. Per la serie “non sono cose che si vedono solo nei film”, questi adolescenti delinquenti e smaniosi di apparire sono realmente esistiti e hanno scosso il già facilmente suggestionabile popolo americano nel 2010 al punto da ispirare una giornalista di Vanity Fair USA, Nancy Jo Sales, per l’articolo che li ha resi famosi a tutti gli effetti: “I sospetti indossavano Louboutins”. L’articolo diventerà poi la base per Sofia Coppola per realizzare il suo film.

L’intera faccenda comincia quando Marc e Rebecca (Israel Broussard e Katie Chang) si incontrano a scuola. I due ragazzi condividono molte cose: la voglia di fuggire dalle loro vite monotone, New York come unica destinazione possibile, la moda e il gossip come religione di vita e il desiderio di diventare qualcuno. Rebecca è la più temeraria dei due ed è lei che mostra al ragazzo, ancora impacciato, quanto sia facile “prendere in prestito” cose belle e costose dalle macchine dei ricconi lasciate incustodite e totalmente disponibili al primo arrivato. Roba che ti chiedi se in California conoscono l’antifurto o il semplice concetto di “chiudi a chiave”. Ma nel mondo dorato dei ricconi di L.A. non c’è spazio neanche per un briciolo di prudenza e per i nostri neo Bonnie e Clyde è facile introdursi nella villa della reginetta del “Party Hard”: Paris Hilton ha una chiave della porta di ingresso sotto lo zerbino. Con tanto di portachiavi a forma di Tour Eiffel, autoreferenzialità a gogò. Marc e Rebecca fanno il colpaccio e per loro è l’inizio di una nuova scintillante vita, fatta di Gucci, Prada e Louis Vuitton a spese delle loro vittime. Ben presto a loro si uniscono la disinibita Nicky (Emma Watson) con la sua amica Sam (Taissa Farmiga) e la biondissima Chloe (Claire Alys Julien). Quello che sembrava un gioco pericoloso e proprio per questo affascinante si trasforma ben presto in una vera e propria organizzazione a delinquere, mentre a Paris Hilton si aggiungono altre star derubate, come Audriana Patridge (partecipò a The Hills, una specie di reality ambientato nella vera Orange County, in Italia andò in onda su MTV), Rachel Bilson, Orlando Bloom e Lindsay Lohan, vero idolo per Rebecca. Ma, a tirare troppo la corda questa si spezza e i nostri amanti del lusso, imitatori di vite troppo glamour per essere reali, si troveranno a dover presto rispondere delle loro azioni…

Ancora una volta Sofia Coppola conferma il suo interesse per il mondo dell’adolescenza, ormai una marca distintiva del suo modo di fare cinema. A questo si aggiunge un altro tema caro alla regista, il tema della popolarità e del desiderio di apparire, un tema spesso legato al mondo dei giovani. Guardando il film in sala ho pensato che solo la Coppola avrebbe potuto portare una storia del genere al cinema e con un risultato più che soddisfacente. Sofia sonda ancora una volta un mondo che la affascina da sempre, ne segue il profilo alla ricerca di qualcosa che ne determini i contorni senza però risultare troppo pesante e lasciando che, quasi volontariamente, le sfugga il guizzo tanto ricercato. Eppure, nonostante quel senso di incompiuto, quell’essere volatile che è evidente soprattutto nel finale, aperto che più aperto non si può, la Coppola sembra comunque centrare il segno. I ragazzi del suo film non hanno storie turbolenti alle spalle, passati difficile e storie familiari devastanti tali da spingerli a compiere dei crimini. Il motivo delle loro azioni, forse, non lo sanno neanche loro. Ma nella mancanza di una vera risposta e nonostante le scelte estreme compiute dai protagonisti di questa storia, Sofia Coppola riesce con questo film a dare un ritratto dissacrante di una generazione e di un momento storico, individuabile sotto le migliaia di Chanel e Jimmy Choo di questa pellicola, che è quello che stiamo vivendo. Tuttavia, a discapito della prospettiva esterna e di uno sguardo che pare allontanare la regista dai suoi personaggi come mai prima d’ora –  l’esempio più esplicito è la scena in cui vengono ripresi Marc e Rebecca in una delle loro incursioni con un campo decisamente lungo – Sofia Coppola non si assume nessun ruolo di giudice e non ha alcun interesse nel fare della sua storia un esempio didascalico. Il suo intento è quello di raccontare una storia e di farlo nel modo migliore che conosce. Sarà poi lo spettatore a scegliere che significato dare alla sua visione, se vuole davvero darne un significato. Sarà per questo che, quando nella scena di chiusura ti ritrovi ad osservare il volto di Emma Watson, hai come il sentore che qualcosa ti sia appena sfuggito di mano.

I giovani attori protagonisti assolvono benissimo il compito loro affidatogli. Bravi Israel Broussard e Katie Chang; Emma Watson cancella le ultime tracce dell’Hermione potteriana con quella scena in cui balla sensuale e provocante, e conferma di avere stoffa – e che stoffa! –; Taissa Farmiga, già apprezzata in American Horror Story, ci convince sempre di più.

Non manca un apprezzamento alla colonna sonora di questo film - a base di Kanye West, M.I.A. e Phoenix – le cui sonorità hip hop ed elettroniche danno ritmo all’intero film, il quale ha un andamento decisamente più veloce e dinamico in contrasto a quello lento e flemmatico del precedente lavoro di Coppola, Somewhere.

Bling Ring è un film che darà origine a molte opinioni contrastanti tra i fan della regista ma anche tra spettatori alla prima volta con una sua pellicola. Non si può negare, però, che ci  troviamo di fronte a un film pienamente coppoliano, con dentro tutto ciò che ama la regista e che la identifica, oltre che il suo indiscutibile talento. Proprio per questo, a mio parere, Bling Ring è un film godibile e una visione interessante, la cui unica pecca è forse il già citato senso di incompletezza, che però non mette assolutamente in discussione l’essere una prova più che buona della regista e del suo cinema.

VOTO: 7 ½ (siamo tutte della bad girls, in fondo, Sofia inclusa)

(dici che siamo fighi abbastanza per finire su Una Fragola al Giorno? Altrimenti metto su un altro foulard di Hermes!)

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16 commenti

  1. Da vedere...mi hai incuriosito molto. Mi piace l'idea del film dallo sguardo neutrale, niente giudizi dalla regista.

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  2. oh yes!
    non la coppola migliore, ma comunque una grande coppola.

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  3. Non so, a me dà l'idea di un film un po' per ragazzini, dici di no?

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    1. Mmm no, c'è poco di teenageriale in questo film nonostante la verde età degli attori...

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  4. Io l'ho visto ieri pomeriggio. Primo film di Sofia Coppola per me. Non sono realmente riuscita a entrare dentro ai meccanismi del film. Questo mi ha fatto sentire u po' in colpa. Mi sono chiesta dove volesse andare a parare la regista ...

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  5. Purtroppo a me non è piaciuto, l'ho trovato inutile, lento e ripetitivo, e ho detestato praticamente tutti i personaggi. Evidentemente la Coppola non fa per me:)

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  6. Oh, che bello, speravo in una recensione così!! Purtroppo non l'ho ancora visto, tra i miei amici non è piaciuto a nessuno (ma sono certa che è perché non si aspettavano il film che si è rivelato - anche loro mi hanno detto di averlo trovato inconcludente), ma io lo so che invece merita, basta guardarlo con la giusta prospettiva. Mi hai confermato ancora di più che devo assolutamente vederlo.

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  7. Adoro la Coppola, non è la prima volta che dico che è tra i miei registi preferiti, ma questo Bling Ring sinceramente non l'ho apprezzato molto, sarà colpa delle aspettative troppo alte o del fatto che per alcuni, di film ci capisco poco? Non lo so, spero che la prossima pellicola sia comunque decisamente migliore.

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  8. non so perchè ma non mi ispirava molto, invece mi hai convinto (pensa che a me Somewhere è piaciuto molto)
    buonanotte

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  9. che dire: sei impeccabile come sempre! ;)

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  10. Andrò a vederlo di sicuro. Avevo amato 'Il giardino delle vergini suicide' e 'Marie Antoinette', la Coppola ci sa fare con le storie di adolescenti, perciò non posso perdermelo^^ Bellissima recensione, come sempre!

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  11. Tu sei proprio una droga ragazza! Per questo non ho mai smesso di leggerti, sia qui che su facebook, ma ho avuto un momento di allontanamento dal blog come leggerai. Un momento che è terminato. Sarò qui a romperti le scatole ancora per un altro pò :)
    Questo film mi incuriosisce, sono un ignorante in materia "Sofia Coppola" ma credo proprio che comincerò con Bling Ring. Grazie per i preziosi consigli :)

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  12. già volevo vederlo, dopo questa recensione fremo dalla curiosità ;)
    e poi hai ragione, siamo tutte delle bad girls, soprattutto se si tratta di svaligiare Paris Hilton ahuahuahuahua scherzo!!!
    buona giornata kiss

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  13. Non mi ispira granchè ad essere sincera, ma ammetto anche che altri film che ho visto di Sofia Coppola non mi sono piaciuti (Marie Antoniette o Lost in translation) .. il nipote del moroso invece vuole andarlo a vedere perchè ha un debole per la Emma nazionale :)

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  14. Anche a me è piaciuto. Somewhere lo ritengo una schifezza.
    A mio avviso la Coppola lo ha lasciato incompleto nel senso di non dare una sua prospettiva. Questi sono i giovani di oggi, traetene voi la vostra idea. Funziona.

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  15. ne ho sentito parlare in modi iamtralmente opposti.
    molto bene o molto male...

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