Una Fragola al Mese – Ottobre 2013
Salve Fragoli! Com’è andato Halloween? Noi qui tutto benissimo e tra un dolcetto e uno scherzetto abbiamo avuto modo di pensare a cosa è successo in questo ottobre appena trascorso. Let’s go.
I libri di ottobre
Letto poco, pochissimo. Sono in una fase di stanca, altri pensieri per la testa, poi mi sono impegnata in una lettura in lingua (in spagnolo, mi amor) e, a dirla, tutta, mi sto preparando psicologicamente prima dell’inizio del GdL su “I miserabili” di Hugo (vedi QUI e partecipa se ti va!). In definitiva, ecco le mie due letture portate a termine:
- La frontiera scomparsa di L. Sepulveda. Ve ne ho parlato nella Recensione del Mese
- Tatiana & Alexander di P. Simmons. Il seguito di Il cavaliere d’inverno, un libro che ho amato molto. Questo secondo capitolo della saga della russa Tatiana e dell’americano in Armata Rossa Alexander mi ha indubbiamente emozionato, ma non sono riuscita ad amarlo come avrei voluto. Il romanzo si snoda a due voci, seguendo la vita di Tatiana in America e quella di Alexander in guerra contro i tedeschi e nei suoi tentativi di fuga per tornare dal suo amore. La parte che ho più apprezzato, ancora una volta, è quella di Alexander, che si dimostra il personaggio più interessante e maturo del romanzo, oltre a vivere una vicenda più avventurosa e travagliata. Tuttavia in alcuni punti l’ho trovato noioso e ripetitivo, in certi punti ricalca Il cavaliere d’inverno con l’intento di ripeterne la fortuna, ma il risultato non è altrettanto soddisfacente. Resta, a ogni modo, una bella storia che riesce a conquistare gli animi romantici. Al grande amore, d’altronde, non si resiste…
- Inés y la alegria di A. Grandes. In lettura… lenta e nella speranza riesca a conquistarmi…
Acquisti&co. Durante Portici di Carta, un evento costola del Salone del Libro a Torino, non ho potuto resistere alla tentazione di passeggiare tra i banchi delle varie librerie indipendenti disseminati tra le strade principali della città. Ne ho approfittato per acquistare Anatomia de un istante di Javier Cercas (in lingua). Il tentativo di continuare a padroneggiare la lingua è sempre presente, adoro lo spagnolo e tutto ciò che ruota attorno alla sua cultura… insomma non potevo non portarmelo a casa. Infine, approfittando degli sconti Guanda, ho deciso di comprare Stupore e tremori di Amélie Nothomb, dato che volevo leggere qualcosa di questa scrittrice da tempo e ora ne avrò finalmente occasione. Crisi da lettura permettendo…
La velleità femminile del mese
Mese poverello anche in questo campo. Credo che l’unica velleità degna di questo nome sia stato l’acquisto dei miei stivaletti neri. Che amo. Avevo bisogno di uno stivaletto per l’inverno, con il tacco non troppo altro ma che mi elevasse dal rasoterra, meno casual dei miei stivali da tutti i giorni, che andasse bene con vestiti ma anche con dei pantaloni. Insomma multitasking. Per me non è mai facile trovare gli stivali, sono nata sbagliata, con le ossa grosse, un collo del piede inesistente e la voglia di farmi fuori il vassoio dei dolci, indi non ho proprio un piede da fata. Però li ho trovati e mi piacciono tanto. Sono poche le volte che sono così soddisfatta dei miei acquisti, questa è una di quelle.
Faccio cose, vedo gente…
Qualche sabato fa la mia amica Vale mi porta con sé a Finale Ligure. In particolare a Finalborgo, il pittoresco nucleo storico di Finale. Qui, infatti, si tiene la prima Biennale Italiana del Poster, un’esposizione davvero molto interessante di più di 250 poster opera di 60 poster artist provenienti da tutto il mondo. Il poster come forma d’arte e non semplice strumento pubblicitario, come mezzo artistico e di comunicazione, è qualcosa che nel resto del mondo ha sempre avuto una grande diffusione, livelli mai raggiunti in Italia. E, tuttavia, sono diversi gli artisti italiani che si cimentano con il poster e insieme ai loro colleghi hanno dato vita a una mostra affascinante, diversa, ricca di stimoli. L’unica considerazione da farsi è sul luogo scelto, un chiostro di un vecchio convento, oggi luogo per esposizioni e convegni. Suggestivo ma dipendente dalle condizioni climatiche e, in effetti, è bastata un po’ di pioggia per costringere gli organizzatori a “restringere” l’esposizione, riducendo lo spazio della mostra e dell’allestimento generale. Ciononostante, mi è molto piaciuta, adoro questo genere di mostre dove arte, comunicazione e contemporaneità si mescolano per creare qualcosa di nuovo, originale, creativo, capace di trasmettere messaggi, dai più semplici ai più importanti e profondi, sfruttando la potenza che un’immagine sa dare e che , a volte, vale più di mille parole… insomma, spero in un seguito il prossimo anno.
Finalborgo, inoltre, è un posto d-e-l-i-z-i-o-s-o! Un borgo antico, in cui si respira lo scorrere del tempo e dei secoli, ma vitale e dinamico, che si snoda in stradine ricche di fascino e una piazza accogliente e suggestiva; ricco di negozietti artigianali, locali enogastronomici, luoghi della tradizione, osterie e trattorie dove l’ospitalità e il gusto sono di casa. Se passate da quelle parti, vi consiglio di fermarvi all’Osteria del Cavolo, un nome un programma! Troverete un locale intimo e raccolto, dai tratti shabby chic, che vi scalda il cuore fin dall’ingresso, dei “padroni di casa” gentili e ineccepibili, una cucina che ha tutto il gusto delle cose fatte bene e con passione, dai sapori e odori locali, quel tipo di cucina che fa bene all’anima. Un’esperienza allegra e confortevole, una qualità che non ci saremmo mai aspettati di trovare per pura casualità… siamo entrati incuriositi dal nome e abbiamo trovato un sogno, ma che fortuna!
In definitiva, una gita da weekend perfetta!
La turista per caso
Lo scorso weekend sono stata a trovare un mio amico che vive a Grenoble, in Francia. Da Torino la distanza non è eccessiva, sono due ore di viaggio e per me, che solo per vedere i miei in questo lungo ponte me ne sono fatte 8, mi sono sembrati bruscolini. Partendo di sabato, il tempo per visitare la città è stato esiguo, ma sono comunque riuscita a godermi della vista della città dall’alto della Bastille, un forte raggiungibile da una funivia, da noi ribattezzata in modo piuttosto grossolano “le palle”, da dove la città appare splendida circondata dalle Alpi e per noi, che siamo tutti di origini pugliesi, vedere tutte quelle montagne fa ancora uno strano effetto. Abbiamo proseguito con un tour per le strade dalla citta: Notre Dame, la cattedrale gotica della città; St. André, altra chiesa gotica che si affaccia su una bella piazza piena di locali e molto vivace durante il weekend; la Passerelle Saint-Laurent, un ponte pedonale sospeso che collega la città al quartiere Saint-Laurent, il quartiere italiano di Grenoble, ricco di pizzerie e ristoranti “italiani” (le virgolette sono d’obbligo dato che qualsiasi italiano sa quanto poco, di solito, questi ristoranti si avvicinino alla nostra cucina) ed è anche il ponte dei lucchetti della città #cemancava. La città ha alcuni musei gratuiti, tra cui quello archeologico e il museo della città che raccoglie opere di artisti francesi di tutte le epoche, ma anche opere italiane. Se siete a Grenoble, non perdetevi i dintorni! A spostarsi di qualche chilometro dalla città, vi sono molti luoghi adatti al trekking, stazioni sciistiche (ora ancora chiuse ma che apriranno presto) per gli amanti degli sport invernali e non mancano località interessanti come Vizille e il suo castello, sede del Museo della Rivoluzione Francese, ricco di curiosità e testimonianze di quell’epoca, circondato da un parco che ci ha regalato meravigliosi scorci naturali dal deciso gusto autunnale. Papere e cigni nello stagno, cascate naturali, una riserva con cervi, pecore, pavoni e altri animali, fiori e alberi colorati di giallo, marrone, rosso e arancione. Visitare Vizille è stato davvero il modo migliore per trascorrere una domenica d’ottobre in compagnia e per salutare Grenoble.
La musica che mi frulla in testa
Questo mese, per un motivo e l’altro, sono tornata a guardare in dosi massicce Mtv. Una brutta gatta da pelare. Non è mica più come quando ero giovane… vabeh. Mtv Music, però, non Mtv e basta, che lì ormai non c’è più niente da salvare, a parte Pif. Comunque, mi è entrata in testa questa canzone di un gruppo emergente che il canale musicale ha mandato in onda a palla. Si tratta di La direzione degli Entropia.
E poi, ecco la canzone più bella del mese. Di Macklemore & Ryan Lewis vi avevo già parlato qualche mese fa quando canticchiavo Thrift Shop. Ora il duo riesce a commuovermi con una bellissima canzone dedicata all’amore, in tutte le sue forme, perché, in fondo, è sempre lo stesso amore, Same Love.
Nuova mini-rubrica mensile. Instagram è ormai onnipresente nelle nostre vite, nella mia sicuramente. Vedere per credere. Così ogni mese sceglierò una delle mie foto che meglio rappresenta il mese appena trascorso. Per i prossimi mesi, tuttavia, mi piacerebbe poter ospitare anche voi in questa rubrica. Ogni mese pubblicherò TRE foto tra quelle che verranno taggate, con gli hashtag #unafragolaalmese o #unafragolaalgiorno #instaberrymonth .Tutte le foto dei partecipanti appariranno invece su Storify QUI.
Spero l’idea vi piaccia!
“Partecipa anche tu a Insta(berry)Month! #unafragolaalgiorno #unafragolaalmese #instaberrymonth”
Intanto ecco la mia foto… più autunnale di così non si può!
E con questo è tutto gente. Vi auguro un buon novembre!
13 commenti
Io avevo letto il Cavaliere d'Inverno ai tempi in cui uscì, quindi per Tatiana e Alexander ho dovuto aspettare un annetto buono *che trauma*
RispondiEliminaForse è proprio per questo che mi è piaciuto e non ho sentito il peso delle ripetizioni che - è vero - ci sono, ma personalmente le ho rivissute con piacere. Il Giardino d'Inverno credo che ti farà uno strano effetto. Tatiana e Alexander in America... lontani dalla guerra...
sempre più social!!!
RispondiEliminaBelli gli stivaletti, anch'io devo prenderne un paio per "elevarmi da terra", ma non sono ancora riuscita a trovare nulla che mi soddisfacesse, uffi! Same Love l'ho ascoltata spesso anch'io :)
RispondiEliminahahahaha la leggenda delle ossa grosse. Suvvia :P belli gli stivaletti, comunque **
RispondiElimina<3 <3 <3 Buon Novembre anche a te mia cara :) <3
RispondiEliminami piace mi piace, mi piace tutto tantissimo, non so perchè ma ogni volta che leggo qualcosa qui vengo pervasa da uno strano senso di entusiasmo :)
RispondiEliminaCon gli stivali ti capisco...meno male che hanno inventato quelli più corti! I miei polpacci bandiscono gli stivali più alti...Anch'io ne devo comprare un paio nero, i tuoi mi piacciono un sacco.
RispondiEliminaPurtroppo non ho instagram, altrimenti avrei partecipato di corsa alla tua iniziativa! :D
Si può partecipare anche con altri social ( vedi Twitter) se ti va!
EliminaBellissima la tua iniziativa di Instagram, penso proprio che parteciperò! Che invidia Grenoble... per me la Francia è tutta bella!
RispondiEliminaMa sei sempre in giro :D Sembra bella Grenoble! Invidia Invidia! Bella l'iniziativa anche se l'autunno qui è iniziato giusto da un paio di giorni :)
RispondiEliminaIn tempo per farci una bella foto allora! ;)
EliminaGrenoble è un po' che vorrei andarla a visitare, ma ho sempre pensato che effettivamente 2 giorni siano un po' pochini: vedrò di organizzarmi ora!
RispondiEliminaHai visto dei posti davvero carini questo mese! :) Finalborgo lo conosco, ma non ho mai fatto un giro come si deve. Prima o poi lo farò, magari durante la prossima esposizione di poster - è un'idea che mi piace moltissimo!
RispondiEliminaCommentino sulla velleità femminile... ma sai che ho degli stivaletti davvero simili? Li adoro, sono davvero comodi. Di solito li metto per le uscite tranquille con gli amici, un aperitivo, cose così; quasi quasi li metterei anche di giorno, e pensa che non è decisamente una mia abitudine!