Il 30 luglio è la Giornata Mondiale dell’Amicizia. Una festa per quell’amico che non ci abbandona nel momento del bisogno, che come ci prende in giro lui nessuno mai; per quell’amica che conosce la storia di quella sera in cui tu non eri particolarmente sobria e sono successe cose che non racconteresti a nessun altro nemmeno sotto tortura, che ti chiama con nomignoli assurdi, fantastici, comprensibili solo a voi due; per quegli amici con cui hai trascorso gli anni migliori e ora che non vivete tutti nella stessa città quando vi incontrate è una grande festa di quelle che vorresti non finissero mai. A questa giornata e a tutte le persone che con la loro amicizia colorano la nostra vita dedico questa lista di 5 libri sull’amicizia tutta da leggere e magari regalare anche ai vostri besties.
E torna anche Due cose Due. Sperando che il prossimo appuntamento non sia tra due mesi. Tra Marzo pazzerello e Aprile dolce dormire, ecco libri, film e curiosità varie che voglio segnalarvi.
Libri
Tra i libri in uscita tra marzo e aprile, entreranno a far parte della mia libreria (o almeno ci spero):
L'avventurosa storia dell'uzbeko muto di Luis Sepulveda. La giovinezza, si sa, è l’età degli ideali, delle grandi battaglie, ma anche del velleitarismo, delle bevute con gli amici, dell’inquietudine sentimentale. E i giovani sudamericani degli anni Settanta non facevano certo eccezione. In questo «romanzo in storie» Luis Sepúlveda racconta il passato e i sogni della sua generazione, e lo fa attraverso la lente dell’affetto e dello humour, che stempera le tensioni e ci riporta intatti le passioni e i momenti di entusiasmo della sua giovinezza militante. Così scopriamo che una rapina in banca poteva essere un esproprio proletario, o addirittura fornire a un cantante mancato un’imperdibile occasione per esibirsi alla chitarra. Poi vediamo all’opera una squadra dell’Esercito di liberazione nazionale impegnata a rubare delle armi, incappando in una serie di intoppi tragicomici, ma attirando anche collaborazioni inattese. E incontriamo in queste pagine, tra gli altri, il bizzarro personaggio del titolo, che non è… né uzbeko né muto. Si tratta infatti del peruviano Ramiro, vincitore di una borsa di studio all’Università Lomonosov, destinato a ricevere un’educazione sovietica nella Patria del Socialismo. Peccato che a Mosca Ramiro non trovi nulla di quello che gli interessa davvero, cioè le ragazze, la musica e l’alcol. Peggio gli va quando tenta di raggiungere Praga, dove si dice che tutte queste cose abbondino, ma approda invece in Uzbekistan… Tra sorriso e nostalgia, queste pagine ci fanno rivivere «il bel sogno di essere giovani senza chiedere il permesso».
02:23
11
commenti
(***)
Cos’è Due cose due? La nuova rubrica di Una Fragola al Giorno. Un appuntamento ogni due settimane, con due segnalazioni per ogni categoria: Libri in uscita, Cinema, Eventi e Curiosità . Non si tratta di eventi a cui necessariamente parteciperò e non so se riuscirò a vedere o leggere tutti i libri o film, ma in questa rubrica metterò tutto quello che mi piace e rende più belle, di mese in mese, le mie giornate, sperando magari di esservi di aiuto o ispirazione.
02:40
14
commenti
Valentina di Peek a Book ha deciso anche per quest’anno di riproporre al sua bellissima e davvero fortunata sfida: la Women Challenge #2.
21:03
13
commenti
Salve Fragoli! Com’è andato Halloween? Noi qui tutto benissimo e tra un dolcetto e uno scherzetto abbiamo avuto modo di pensare a cosa è successo in questo ottobre appena trascorso. Let’s go.
I libri di ottobre
Letto poco, pochissimo. Sono in una fase di stanca, altri pensieri per la testa, poi mi sono impegnata in una lettura in lingua (in spagnolo, mi amor) e, a dirla, tutta, mi sto preparando psicologicamente prima dell’inizio del GdL su “I miserabili” di Hugo (vedi QUI e partecipa se ti va!). In definitiva, ecco le mie due letture portate a termine:
- La frontiera scomparsa di L. Sepulveda.
Ve ne ho parlato nella Recensione del Mese
- Tatiana & Alexander di P. Simmons.
Il seguito di Il cavaliere d’inverno, un libro che ho amato molto. Questo secondo capitolo della saga della russa Tatiana e dell’americano in Armata Rossa Alexander mi ha indubbiamente emozionato, ma non sono riuscita ad amarlo come avrei voluto. Il romanzo si snoda a due voci, seguendo la vita di Tatiana in America e quella di Alexander in guerra contro i tedeschi e nei suoi tentativi di fuga per tornare dal suo amore. La parte che ho più apprezzato, ancora una volta, è quella di Alexander, che si dimostra il personaggio più interessante e maturo del romanzo, oltre a vivere una vicenda più avventurosa e travagliata. Tuttavia in alcuni punti l’ho trovato noioso e ripetitivo, in certi punti ricalca Il cavaliere d’inverno con l’intento di ripeterne la fortuna, ma il risultato non è altrettanto soddisfacente. Resta, a ogni modo, una bella storia che riesce a conquistare gli animi romantici. Al grande amore, d’altronde, non si resiste…
- Inés y la alegria di A. Grandes. In lettura… lenta e nella speranza riesca a conquistarmi…
Acquisti&co. Durante Portici di Carta, un evento costola del Salone del Libro a Torino, non ho potuto resistere alla tentazione di passeggiare tra i banchi delle varie librerie indipendenti disseminati tra le strade principali della città . Ne ho approfittato per acquistare Anatomia de un istante di Javier Cercas (in lingua). Il tentativo di continuare a padroneggiare la lingua è sempre presente, adoro lo spagnolo e tutto ciò che ruota attorno alla sua cultura… insomma non potevo non portarmelo a casa. Infine, approfittando degli sconti Guanda, ho deciso di comprare Stupore e tremori di Amélie Nothomb, dato che volevo leggere qualcosa di questa scrittrice da tempo e ora ne avrò finalmente occasione. Crisi da lettura permettendo…
La velleità femminile del mese
Mese poverello anche in questo campo. Credo che l’unica velleità degna di questo nome sia stato l’acquisto dei miei stivaletti neri. Che amo. Avevo bisogno di uno stivaletto per l’inverno, con il tacco non troppo altro ma che mi elevasse dal rasoterra, meno casual dei miei stivali da tutti i giorni, che andasse bene con vestiti ma anche con dei pantaloni. Insomma multitasking. Per me non è mai facile trovare gli stivali, sono nata sbagliata, con le ossa grosse, un collo del piede inesistente e la voglia di farmi fuori il vassoio dei dolci, indi non ho proprio un piede da fata. Però li ho trovati e mi piacciono tanto. Sono poche le volte che sono così soddisfatta dei miei acquisti, questa è una di quelle.
Faccio cose, vedo gente…
Qualche sabato fa la mia amica Vale mi porta con sé a Finale Ligure. In particolare a Finalborgo, il pittoresco nucleo storico di Finale. Qui, infatti, si tiene la prima Biennale Italiana del Poster, un’esposizione davvero molto interessante di più di 250 poster opera di 60 poster artist provenienti da tutto il mondo. Il poster come forma d’arte e non semplice strumento pubblicitario, come mezzo artistico e di comunicazione, è qualcosa che nel resto del mondo ha sempre avuto una grande diffusione, livelli mai raggiunti in Italia. E, tuttavia, sono diversi gli artisti italiani che si cimentano con il poster e insieme ai loro colleghi hanno dato vita a una mostra affascinante, diversa, ricca di stimoli. L’unica considerazione da farsi è sul luogo scelto, un chiostro di un vecchio convento, oggi luogo per esposizioni e convegni. Suggestivo ma dipendente dalle condizioni climatiche e, in effetti, è bastata un po’ di pioggia per costringere gli organizzatori a “restringere” l’esposizione, riducendo lo spazio della mostra e dell’allestimento generale. Ciononostante, mi è molto piaciuta, adoro questo genere di mostre dove arte, comunicazione e contemporaneità si mescolano per creare qualcosa di nuovo, originale, creativo, capace di trasmettere messaggi, dai più semplici ai più importanti e profondi, sfruttando la potenza che un’immagine sa dare e che , a volte, vale più di mille parole… insomma, spero in un seguito il prossimo anno.
Finalborgo, inoltre, è un posto d-e-l-i-z-i-o-s-o! Un borgo antico, in cui si respira lo scorrere del tempo e dei secoli, ma vitale e dinamico, che si snoda in stradine ricche di fascino e una piazza accogliente e suggestiva; ricco di negozietti artigianali, locali enogastronomici, luoghi della tradizione, osterie e trattorie dove l’ospitalità e il gusto sono di casa. Se passate da quelle parti, vi consiglio di fermarvi all’Osteria del Cavolo, un nome un programma! Troverete un locale intimo e raccolto, dai tratti shabby chic, che vi scalda il cuore fin dall’ingresso, dei “padroni di casa” gentili e ineccepibili, una cucina che ha tutto il gusto delle cose fatte bene e con passione, dai sapori e odori locali, quel tipo di cucina che fa bene all’anima. Un’esperienza allegra e confortevole, una qualità che non ci saremmo mai aspettati di trovare per pura casualità … siamo entrati incuriositi dal nome e abbiamo trovato un sogno, ma che fortuna!
In definitiva, una gita da weekend perfetta!
La turista per caso
Lo scorso weekend sono stata a trovare un mio amico che vive a Grenoble, in Francia. Da Torino la distanza non è eccessiva, sono due ore di viaggio e per me, che solo per vedere i miei in questo lungo ponte me ne sono fatte 8, mi sono sembrati bruscolini. Partendo di sabato, il tempo per visitare la città è stato esiguo, ma sono comunque riuscita a godermi della vista della città dall’alto della Bastille, un forte raggiungibile da una funivia, da noi ribattezzata in modo piuttosto grossolano “le palle”, da dove la città appare splendida circondata dalle Alpi e per noi, che siamo tutti di origini pugliesi, vedere tutte quelle montagne fa ancora uno strano effetto. Abbiamo proseguito con un tour per le strade dalla citta: Notre Dame, la cattedrale gotica della città ; St. André, altra chiesa gotica che si affaccia su una bella piazza piena di locali e molto vivace durante il weekend; la Passerelle Saint-Laurent, un ponte pedonale sospeso che collega la città al quartiere Saint-Laurent, il quartiere italiano di Grenoble, ricco di pizzerie e ristoranti “italiani” (le virgolette sono d’obbligo dato che qualsiasi italiano sa quanto poco, di solito, questi ristoranti si avvicinino alla nostra cucina) ed è anche il ponte dei lucchetti della città #cemancava. La città ha alcuni musei gratuiti, tra cui quello archeologico e il museo della città che raccoglie opere di artisti francesi di tutte le epoche, ma anche opere italiane. Se siete a Grenoble, non perdetevi i dintorni! A spostarsi di qualche chilometro dalla città , vi sono molti luoghi adatti al trekking, stazioni sciistiche (ora ancora chiuse ma che apriranno presto) per gli amanti degli sport invernali e non mancano località interessanti come Vizille e il suo castello, sede del Museo della Rivoluzione Francese, ricco di curiosità e testimonianze di quell’epoca, circondato da un parco che ci ha regalato meravigliosi scorci naturali dal deciso gusto autunnale. Papere e cigni nello stagno, cascate naturali, una riserva con cervi, pecore, pavoni e altri animali, fiori e alberi colorati di giallo, marrone, rosso e arancione. Visitare Vizille è stato davvero il modo migliore per trascorrere una domenica d’ottobre in compagnia e per salutare Grenoble.
La musica che mi frulla in testa
Questo mese, per un motivo e l’altro, sono tornata a guardare in dosi massicce Mtv. Una brutta gatta da pelare. Non è mica più come quando ero giovane… vabeh. Mtv Music, però, non Mtv e basta, che lì ormai non c’è più niente da salvare, a parte Pif. Comunque, mi è entrata in testa questa canzone di un gruppo emergente che il canale musicale ha mandato in onda a palla. Si tratta di La direzione degli Entropia.
E poi, ecco la canzone più bella del mese. Di Macklemore & Ryan Lewis vi avevo già parlato qualche mese fa quando canticchiavo Thrift Shop. Ora il duo riesce a commuovermi con una bellissima canzone dedicata all’amore, in tutte le sue forme, perché, in fondo, è sempre lo stesso amore, Same Love.
Nuova mini-rubrica mensile. Instagram è ormai onnipresente nelle nostre vite, nella mia sicuramente. Vedere per credere. Così ogni mese sceglierò una delle mie foto che meglio rappresenta il mese appena trascorso. Per i prossimi mesi, tuttavia, mi piacerebbe poter ospitare anche voi in questa rubrica. Ogni mese pubblicherò TRE foto tra quelle che verranno taggate, con gli hashtag #unafragolaalmese o #unafragolaalgiorno #instaberrymonth .Tutte le foto dei partecipanti appariranno invece su Storify QUI.
Spero l’idea vi piaccia!
“Partecipa anche tu a Insta(berry)Month! #unafragolaalgiorno #unafragolaalmese #instaberrymonth”
Intanto ecco la mia foto… più autunnale di così non si può!
E con questo è tutto gente. Vi auguro un buon novembre!
23:30
13
commenti
Qualche giorno fa leggo sulla pagina Facebook di Zelda was a writer di questa iniziativa: Ti guardo nel cuore: un invito per Lucia Annibali. Ho letto l’articolo dedicato a Lucia Annibali e ai suoi 36 anni. Compiuti oggi. Il suo Anno Zero. E mentre leggevo mi è tornata alla mente la notizia, distratta e confusa, che lessi mesi fa e il ricordo di un brivido sulla schiena che, nonostante la fretta con cui leggevo il giornale, è difficile reprimere e, poi, dimenticare. Ma niente più sapevo della vita di questa sfortunata ragazza, un avvocato con una carriera luminosa davanti a sé apparentemente stroncata da un amore malato, fino all’articolo uscito su Corriere.it.
E questa volta leggendo, la pelle d’oca mi è venuta per il coraggio di Lucia.
Lucia che ha sfidato dolori, operazioni, notti buie e silenzi del cuore. Che ha affrontato tutto con un coraggio e una determinazione incredibili, nonostante tutto le remasse contro e i dottori fossero poco fiduciosi della sua ripresa. Sette interventi e un percorso che forse non finirà mai. Ma Lucia ora appare in piedi in tutta la sua bellezza. Un volto sì sfigurato, ma non è certo una cosa di cui deve vergognarsi lei, ma quegli uomini, tra cui il suo ex compagno, che le hanno inferto questa ferita in preda a un odio che mai riuscirò a capire. Ora questi individui sono in prigione. E lei può riprendere in mano le redini della sua vita.
L’aveva promesso a se stessa: “Prima o poi esco alla scoperto… Che vedano pure come mi hanno ridotta, non sono certo io che devo vergognarmi.” E ora il momento è arrivato.
Il gesto di Lucia mi ha commosso ma anche rafforzato. Viviamo in una società in cui le violenze sulle donne sono all’ordine del giorno. Non sempre le vedi al telegiornale o le leggi tra le pagine di cronaca. Molto spesso sono nascoste e chi ne porta i segni rifugge la realtà , perse in una ragnatela di sofferenze e falsità da cui è difficile uscire. Ma Lucia ha risalito la superficie e stracciato la ragnatela. E ora è pronta a lottare. E se Lucia può farcela, allora possiamo farcela tutte noi. Possiamo imparare e volerci bene, a comprendere e amare le nostre capacità , a non sminuirci, a non incolpare noi stesse se in cambio di amore riceviamo violenza, a condannare chi ha tramutato la storia del principe azzurro in quella di Barbablù.
L’Anno Zero di Lucia comincia oggi. E io non posso che augurarle di continuare ad avere questa forza e di vivere una nuova vita piena di tutto ciò che desidera.
Siamo con te Lucia. Un abbraccio forte e tanti auguri!
#augurilucia #tiguardonelcuore
14:18
10
commenti
Ok. Non è che sono tornata dalle vacanze con due anni in più. Anzi direi di sentirmi più adolescente di prima. Ma proprio questa sensazione mi ha fatto pensare al post di Bruna, a cui con grande ritardo rispondo solo ora. Bruna sul suo blog ragiona sull’avere o essere sulla soglia dei famosi trent’anni con uno sguardo al passato, quando eravamo bambini e guardavamo i trentenni come uomini e donne con una loro vita adulta a tutti gli effetti, e uno sguardo al presente, dove i trentenni siamo noi e adulti non lo siamo ancora mai stati in fondo. Per leggere le osservazioni di Bruna sul tema vi rimando al suo blog, dove troverete anche una lista di cosa a suo parere significa avere 30 anni oggi. Infine Bruna chiede il nostro contributo, con un elenco personale dei punti su cosa significa per noi essere arrivati ai -enta.

Fresco di vacanze, il mio cervellino ci riflette su. E questo è il risultato:
|
E voi cosa ne pensate? Avete una lista sui sintomi dei 30 anni? Se vi di mettervi alla prova, passate dal blog di Bruna e prelevate il banner e poi sfogate la vostra “trentennità ”!
12:30
16
commenti
E dunque esorcizziamola questa primavera dai toni autunnali.
Se non vi è chiara questa frase, vi consiglio di leggervi ciò che ho scritto a proposito dell’ultimo tema di Book Blogger May. Che ricordo a tutti è questo:

Libridamare
Per parlare di questo tema ho deciso di avvalermi di un’altra grande rubrica che spesso trova casa sul mio blog: Top Ten Tuesday.

Questa settimana, la Top è Freebie, ovvero chi partecipa è libero di scegliere il tema che preferisce. Io, rifacendomi anche ad altre TTT del passato e tenendo conto del tema del BBM, ho pensato di creare una top dedicata, appunto, al mare, all’estate e alle vacanze. La Top sarà , però, divisa in due parti: la prima sarà dedicata ai 5 libri che ho AMATO di più letti durante le mie estati passate; la seconda, invece, sarà composta dai 5 libri che VOGLIO leggere quest’estate. Possibilmente al mare.
I 5 libri più AMATI al MARE:
- Suite Francese di I. Nemirovsky. E quanto ve ne avrò parlato. Fo0rse mai abbastanza. Un capolavoro purtroppo incompiuto, anche se solo in confronto al progetto originario della scrittrice, perché niente nella narrazione e nella forza autoriale di questo libro potrebbe mai dare l’idea di qualcosa che manca. Suite francese è un romanzo che esprime tutte le sue possibilità fin dalle prime pagine e testimonia l’enorme talento di una scrittrice troppo presto scomparsa e in modo orribile. Leggerlo è stato uno dei momenti più belli dell’estate 2011.
- Kafka sulla spiaggia di H. Murakami. Se siete miei lettori da tempo, conoscete la mia passione per questo autore. E le vostre reazioni possono essere di due tipi: incuriositi dalle mie lodi, vi decidete a leggere Murakami oppure, stanchi di sentirselo ripetere, non riuscirete mai a leggerlo per una particolare forma di rigetto. In ogni caso lasciatemi dire che di questo romanzo ho dei bellissimi ricordi in quei giorni di sole. E il mare qui si vede e si sente davvero.
- Middlesex di J. Eugenides. Spettacolo. Un romanzo che non potrà mai lasciarvi indifferenti. Una storia toccante raccontata con maestria.
- Uomini che odiano le donne di S. Larsson. Perché dopo un inizio turbolento, ci sono volute le vacanze per aiutarmi ad apprezzare questo romanzo. E da qui è cominciata una storia d’amore con uno dei personaggi più belli degli ultimi anni: Lisbeth Salander. Le vacanze mi portano sempre bene.
- Mare al mattino di M. Mazzantini. Un libro piccolo ma grande. Intenso e devastante. Capace di farmi riavvicinare a una scrittura che mi credevo ormai preclusa. E che invece non smette di emozionarmi.
I 5 libri DA LEGGERE quest’estate:
- Viaggio in Portogallo di J. Saramago. Perché se non riesco neanche quest’anno ad andarci,che almeno mi immerga nelle sue atmosfere grazie al suo autore migliore.
- La regina dei castelli di carta di S. Larsson. Perché è ormai tradizione. Dopo il primo romanzo letto nell’estate del 2009e il secondo letto l’anno scorso, ora tocca all’ultimo capitolo della Millenium Trilogy.
- Il trono di spade vol. 2 – Il regno dei lupi e La regina dei Draghi di G.R.R. Martin.Perché ormai sono nel tunnel e ho già fatto la sborona con qualcuno di voi,dicendo che mi sarei messa in pari con i libri nel minor tempo possibile.
- I marmocchi di Agnes di B. O’ Carrol. Perchè un po’ di sana Irlanda non fa mai male.
- Tatiana e Alexander di P. Simmons. Perché l’estate è sempre il periodo migliore per riprendere saghe e trilogietralasciate nel corso dell’anno.
Ci riuscirò? Staremo a vedere.
E voi cosa leggerete o amate leggere d’estate? Fatemelo sapere e lasciate un link al vostro post nel form qui sotto.
Volevo, infine, ringraziare tutti coloro che hanno preso parte a Book Blogger May. Organizzare questo tipo di iniziative è sempre un rischio, perché non sai mai se piacerà e se qualcuno si interesserà alla cosa al punto da partecipare e condividere con te la propria esperienza. Per questo vedervi partecipare mi ha fatto un immenso piacere e l’unica cosa che mi auguro è che vi siate divertiti e che l’idea vi sia piaciuta e vi abbia dato modo di parlare di argomenti che forse non sempre si prendono in considerazione o, semplicemente, non si ha tempo di parlarne. Grazie per ogni vostro contributo, siete stati preziosi e straordinari compagni di avventura. Alla prossima!
01:27
13
commenti
Ciao gente!
Ricordate Book Blogger Hunt? Ve ne ho parlato qualche settimana fa in un post in cui spiegavo brevemente le regole e i le ragioni di questa iniziativa. Ideata e realizzata dalla tre blogger Juliette del blog Sweety Readers, Denise del blog Reading is Believing e Bliss del blog Libri per Passione, Book Blogger Hunt è una divertente caccia all’indizio che oltre a dare visibilità ai blog partecipanti e avvicinarvi al mondo dei libri e della letteratura grazie a una serie di post simpatici e curiosi su argomenti “libreschi", vi permette anche di vincere dei fantastici libri!
Per il percorso di Denis, al quale io aderisco, per partecipare occorre raccogliere gli indizi che di volta in volta vengono lasciati nei post che i blog che hanno deciso di partecipare al gioco pubblicheranno secondo un calendario che potete trovare QUI. Gli indizi vi permetteranno di giungere alle definizioni che vi occorrono per completare il cruciverba che vi permetterà di partecipare all’assegnazione dei premi. Per sapere di più, leggete il post di Denise.
Oggi tocca a me, quindi prestate attenzione e occhio agli indizi!
L’argomento scelto per il mio post è questo:
I tuoi personaggi secondari preferiti
Eh già , perché un romanzo non è solo fatto di eroi e protagonisti, ma anche di un’intera di personaggi secondari, aiutanti dell’eroe o dell’antagonista, fratelli, amici, professori, colleghi, entità chiamate ad animare l’ambiente in cui si muove il protagonista e a renderlo unico con le loro peculiarità , a volte così speciali da renderli forse più amati dei protagonisti stessi.
Nel corso delle mie letture, varie volte mi sono trovata a essere incuriosita del destino di qualche altro personaggio che non fosse l’eroe di turno e spesso questi personaggi secondari mi sono stati molto più cari.
Ho deciso, quindi, di sceglierne qualcuno e di fare una Top 5 dei miei personaggi secondari preferiti.
1. Ron Wesleay in Harry Potter. Adoro letteralmente. Ron è l’amico che tutti vorremmo. Magari non sarà un drago con la bacchetta e saranno più le volte che dovrai salvarlo e aiutarlo a smettere di tremare per la paura, ma quando hai davvero bisogno di lui, ci sarà sempre. E poi Ron è troppo simpatico… e, forse, non posso neanche considerarlo un personaggio secondario. Wesleay è il nostro re!
2. Minny in The Help. Quella di The Help è una storia che racconta un periodo storico molto delicato, in cui negli Stati Uniti la vita era davvero difficile per chi aveva la pelle del colore sbagliato a causa di assurde leggi discriminanti e razziste. Ci si commuove spesso in The Help leggendo le vicende di quelle donne afroamericane costrette a subire dolori e umiliazioni in silenzio per anni senza che nessuno si sia mai curato di sapere come la pensassero davvero. E mentre Skeeter porta le loro voci in superficie, la figura di Minny, con la sua vita incasinata ma l’energia e il coraggio che solo una donna del genere può avere, riescono a riequilibrare gli umori del libro. in The Help ci si commuove, vero, ma si ride anche grazie a lei e alle sue incredibili avventura. Credo sia uno dei personaggi meglio riusciti di questo romanzo.
3. Férula Trueba in La casa degli spiriti. Férula è un personaggio che spesso chi legge La casa degli spiriti tende a dimenticare, preso a seguire le vicende dei molti personaggi che si susseguono nel romanzo. Eppure Fèrula è uno degli affetti più grandi per Clara ed è una donna che ha sofferto molto e soffrirà per tutta la sua vita. Sebbene all’inizio appaia antipatica e indisponente, l’amore che Clara le dimostra la svela a poco a poco mostrandoci una donna che no è guscio vuoto come crede il fratello prepotente ma lo scrigno di emozioni e sentimenti preziosi. Quando lessi della sua morte, non potei evitare di far scorrere qualche lacrima.
4. Midori in Norwegian Wood. Adorata nel suo modo di essere tentatrice eppure apparentemente ingenua. Come tutti i personaggi di Murakami nel suo sorriso si nasconde un’eco profonda di un disagio o semplicemente di una consapevolezza che la realtà non sia solo quella che viviamo. Sono passati più di 5 anni e la ricordo ancora.
5. Lady Porta in Nessun Dove. Una tipina davvero particolare Porta. La sua storia familiare è straziante ma la ragazza sa come difendersi e non si abbatte mai. Coraggiosa e affascinate sa trascinare con sé Richard e noi lettori in una avventura straordinaria.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
E ora passiamo agli indizi! La definizione che dovrete indovinare riguarda un autore ed è di ben 15 lettere; una volta indovinato potrete inserirlo nel cruciverba che trovate QUI. Gli indizi sono:
- è autore di uno dei best seller più venduti degli ultimi anni, tradotto in più di 36 lingue, dove di personaggi secondari ce ne sono molti e sono decisamente pittoreschi e affascinanti
- Prima del suo ingresso trionfale nella narrativa per adulti, scriveva libri per ragazzi, ormai pubblicati anche in Italia in seguito al suo successo
- l’autore da alcuni anni vive in California ma la sua città natale è tra le più amate dai giovani per la sua “movida”
In bocca al lupo a tutti e non perdetevi la prossima tappa sul blog Atelier di una lettrice compulsiva.
A presto!
09:40
8
commenti
Salve gente! Seconda settimana di Book Blogger May e il tema per questo nuovo appuntamento è il seguente:
L’importanza di chiamarsi… CLASSICO
Leggere i classici è ancora importante?

Un tema che da qualche anno mi sta molto a cuore e che non potevo non proporre. Perché la mia risposta più diretta è “Si, leggere i classici è importante” e i motivi sono diversi.
Essendo laureata in lingue e letterature straniere, letterature comparate e chi più ne ha più ne metta, ed essendo una lettrice seriale da quando avevo sei anni, di libri classici ne sono passati davanti ai miei occhi. La scuola prima e l’università poi mi hanno fornito i mezzi per apprezzarli e comprenderli meglio ma la volontà di leggerli non mi mancava in ogni caso. Eppure nella primavera del 2011, alle soglie della laurea e della fine del mio lungo percorso di studi, mi sono resa conto che non ne avevo letti mai abbastanza. Avevo grandi lacune e ogni volta che nelle mie letture m’imbattevo in qualche personaggio che snocciolava titoli classici letti come se niente fosse, la mia voglia cresceva sempre più. Così è nata la Sfida dei Classici.
Molti di voi sanno che sono iscritta ad aNobii e in particolare al gruppo Readers Challenge, dove vengono sempre proposte divertenti “sfide per lettori”. Quel giorno decisi di postare sul gruppo la mia proposta di gioco. Non sapevo quanti avrebbero aderito all’idea, ma man mano che gli altri utenti leggevano il mio post e si dichiaravano entusiasti, io ero sempre più felice. Avrei avuto dei compagni di sfida, ma soprattutto, sembrava proprio che leggere i classici fosse il pallino e una pecca di molti.
La sfida cominciò a maggio 2011, un mese per me davvero complesso perché ero in crisi acuta da tesi. Ma lo stesso riuscii a finire il classico scelto, Il grande Gatsby. Nonostante la scarsa concentrazione di quei giorni, Fitzgerald seppe conquistarmi con il suo personaggio e in questo maggio 2013 non vedo l’ora di andare a vedere la trasposizione cinematografica di Baz Luhrman che uscirà giovedì 16 per poter godere ancora di quelle atmosfere.
La Sfida dei classici andò avanti di mese in mese, dato che il suo moto è “12 classici per un anno”. E quando nel maggio 2012 la sfida giunse al termine, io e molti partecipanti realizzammo che quella piccola dose di classico al mese aveva migliorato noi stessi e il nostro essere lettori. Alla fine mi decisi e a settembre scorso partii la seconda edizione, La Sfida dei Classici 2.0, che durerà fino ad agosto 2013. E chissà se ce ne sarà una terza…
Alla fine di questo racconto posso ribadire che sì, leggere i classici è importante, e che per me “classico” significa crescere, leggere della buona letteratura, scoprire sempre cose nuove, aprirsi ad altri orizzonti, condividere con gli altri e scoprire lati nascosti di se stessi. Perché i classici, di qualunque secolo siano, non sono mai demodé ma sanno essere estremamente attuali nel loro rappresentare l’essenza umana e i vizi e le virtù che si celano in ogni uomo. Un classico è un tesoro di grandissimo valore.
Ho scattato una foto. Vi sono i classici – non tutti, alcuni sono in altri posti o in prestito – che ho letto in quasi due anni di Sfida dei classici. Ovviamente in 24 mesi ho letto anche altri classici “fuori gara” – perché quando prendi il vizio è difficile smettere – ma ho deciso di fotografare solo i libri legati a questa incredibile esperienza che mi arricchisce tanto e che, spero, continuerà a farlo.
(si si vedono anche i miei calzini…)
P.S. Se siete interessati all’argomento e la prossima settimana sarete al Salone del Libro di Torino, non perdetevi l’appuntamento di sabato 18 maggio con l’agenzia Jo March e Piero Dorfles che parleranno dell’importanza assoluta di leggere i classici. Quelli della Jo March lo sanno bene perché lo scorso anno pubblicarono un romanzo notevole della letteratura inglese da noi purtroppo quasi sconosciuto, Nord e Sud di Elizabeth Gaskell, che vi consiglio vivamente di leggere (ve ne ho parlato QUI). Quest’anno hanno pubblicato il secondo volume della loro collana Atlantide, La storia di una bottega di Amy Levy, e vi aspettano al Salone. Ci vediamo lì!

Coloro che partecipano al tema Book Blogger May di questa settimana possono lasciare il link del loro post nel form qui sotto.
16:06
23
commenti
Carissimi fragolosi!
Questo post è frutto di una serie di riflessioni, contatti, giorni e della ricerca di un momento libero per parlarvene. Approfittando di qualche giorno di vacanza finalmente riesco a farvi qualche comunicazione. Dal titolo avrete intuito: si parla di libri e si parla di blog. La prima iniziativa è una di quelle inter-blogger, partita dall’idea originale di tre book blogger molto intraprendenti; la seconda invece è mia e prende spunto da un evento che si svolge proprio in questi giorni. Ma procediamo con ordine…
Book Blogger Hunt
Qualche settimana fa mi contatta Denise del blog Reading is believing e mi propone di partecipare a questa sorta di caccia al tesoro. I blog contattati e che hanno confermato la volontà di partecipare proporranno ogni settimana un post con un argomento specifico e a seguire un indizio che vi aiuterà a completare il cruciverba che troverete sul blog di Denise. Chi completa il cruciverba avrà la possibilità di sbloccare le parole che servono per completare il form che vi permetterà di partecipare al giftaway dove in palio vi sono sia cartacei che ebook messi a disposizione di organizzatori e blog collaboratori! L’iniziativa oltre che a dare visibilità ai blog partecipanti è un modo divertente per giocare con qualcosa che allieta da sempre le nostre giornate, ovvero i libri e la lettura!
Si parte il 1 Maggio. Questo il calendario:
01/05 | Reading is believing
02/05 | Storie dentro storie
02/05 | Parole alate
03/05 | Il profumo dei libri
04/05 | Sogni di una notte di luna piena
05/05 | She was in wonderland
06/05 | Il piacere della lettura
07/05 | I miei sogni tra le pagine
08/05 | Il flauto di Pan
09/05 | Diario di una dipendenza
10/05 | Letture al contrario
11/05 | Forgotten pages
12/05 | Il libro che pulsa
12/05 | Un buon libro non finisce mai
13/05 | Leggere fantastico
14/05 | Una fragola al giorno
15/05 | Atelier di una lettrice compulsiva
15/05 | Dusty pages in wonderland
Per avere maggiori informazioni, andate qui: http://readbelieve.blogspot.it/2013/04/book-blogger-hunt-post-introduttivo.html
Vi aspettiamo!
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Book Blogger May
Book Blogger May è un’iniziativa a cui pensavo da un po’. Sapevo che il Maggio dei libri sarebbe tornato e questo evento (di cui potete sapere di più andando QUI) mi ha ispirato a pensare a un mese da dedicare a noi blogger amanti della lettura, in cui poter essere liberi di parlare di ciò he ci piace tanto. Maggio è un mese che da qualche anno lego ai miei amati libri: mettici che c’è il Salone del Libro qui a Torino, mettici che a maggio finalmente torno a leggere con il ritmo che m piace (e si spera anche quest’anno), mettici che è bello e si può andare al parco con una coperta e un romanzo ed essere felici come in pochi altri momenti nella vita. Così ho pensato di intraprendere questo percorso qui, con voi. Infatti, come fu per 25 Pensieri per Natale, anche Book Blogger May è aperta a tutti e confida nella vostra partecipazione.
BOOK BLOGGER MAY – IN COSA CONSISTE?
Book Blogger May è un iniziativa che parte lunedì 29 aprile e terminerà domenica 2 giugno. Si tratta di un mese dedicato ai libri, al piacere della lettura, al valore di leggere e ai blogger che amano parlarne (anche senza che questo sia l’unico argomento dei loro blog).
Ogni settimana verrà dato un tema sempre legato al mondo dei libri ma che cercherà di scandagliare alcuni degli aspetti di questo grande meraviglioso universo. I partecipanti potranno elaborare il tema come preferiscono: con un post di tipo argomentativo, classico; con una classifica o una lista di libri o personaggi o scenari, ecc. legati al tema proposto; con una delle rubriche del vostro blog che vi pare adatta a elaborare l’argomento (Recommend Monday, Top Ten Tuesday, Thursday Quotes, Top Ten Letterarie, ecc.); con foto, disegni, collage; con citazioni di autori o romanzi o personaggi vari, con poesie e brani altrui che a vostro parere danno una risposta al tema… insomma, avete assoluta libertà di espressione, sta solo a voi decidere come!
Pubblicato il post, potrete lasciare il link nell’apposito form che troverete alla fine del post che io pubblicherò qui sul mio blog dedicato al tema della settimana. In questo modo i visitatori incuriositi o gli altri partecipanti all’iniziativa potranno avere la possibilità di visitare il vostro blog!
Cercherò di pubblicare un calendario con i temi del mese, anche se credo sarà sempre un “work in progress”.
Non è obbligatorio partecipare ogni settimana, ma un vostro intervento sarà sempre gradito!
I partecipanti, se lo desiderano, possono inserire il banner dell’iniziativa nei propri blog:
IL TEMA DELLA PRIMA SETTIMANA (29/04-05/05)
Questa settimana capita a cavallo di due importanti giornate: il 25 Aprile, Festa della Liberazione, e il 1 Maggio, Festa dei Lavoratori. Due giornate che dovrebbero aiutarci a ricordare il valore di entrambe le condizioni, la libertà e il lavoro, per le quali molti italiani hanno lottato e sacrificato le loro vite ma che spesso vengono dimenticati in un Paese sempre più allo sbando. Così ho pensato che il tema di questa settimana potesse essere dedicato a quando i libri non servono solo ad allietarci nel tempo libero ma anche a far riflettere.
I libri tra svago e impegno: per ricordare chi eravamo, chi siamo e chi potremo essere
IL TEMA DELLA SECONDA SETTIMANA (06-12/05)
Questa settimana ci occupiamo di un tema che spesso occupa i pensieri dei lettori, specie quelli seriali. Si parla di romanzi e non di semplici romanzi, bensì di quelli che hanno fatto la storia della letteratura e hanno contribuito a realizzare l’identità letteraria di un Paese. Il tema è:
L’importanza di chiamarsi… CLASSICO
Leggere i classici è ancora importante?
Spero che l’idea vi piaccia e che vogliate condividere con me questo intenso maggio tra libri e blogger.
A presto!
17:31
17
commenti
Cari amici, oggi sono qui per parlarvi di questa bella iniziativa organizzata da Ophelinha di Impressions chosen from an other time.
Qualche settimana fa, Ophelinha mi contatta per parlarmi del suo progetto. Mi spiega il perché e il come e mi chiede se ho voglia di partecipare. Io ho risposto al volo che mi avrebbe fatto davvero piacere. E non me ne sono pentita nemmeno per un momento.
Il tempo di organizzarci ed ecco pronta l’iniziativa. Se nessuno scrive più lettere d’amore. Di cosa si tratta?
Mi affido alle parole di Ophelinha per spiegarvelo (trovate il testo completo QUI):
Dall'amore per la scrittura e per la lettura, nasce un piccolo progetto interblogger, Se nessuno scrive più lettere d'amore. L'iniziativa consiste nello scrivere una lettera (rigorosamente a meno: niente ausilii digitali!), o nel riproporre una lettera d'amore celebre, sempre manoscritta.
La lettera verrà messa dentro un libro, che a sua volta verrà lasciato in un luogo pubblico.
Per regalare parole di amore e di speranza. Per portare sollievo ad un cuore spezzato. Per sensibilizzare il più possibile alla lettura e alla scrittura.
Io e le altre blogger che al momento hanno aderito (Rose Mel, Amrita, Silvia, Tiziana, Chiara Maria, Feffola) il 21 Marzo lasceremo un libro e una lettera d’amore scritta a mano da noi in qualche luogo delle nostre città . Prima di “liberare” il libro e lettera, scatteremo una foto e la pubblicheremo con l’hashtag #letteredamore2013. E ovviamente attendiamo fiduciose che anche tutti voi vi uniate a questo progetto.
Se volete partecipare potete andare sul blog di Ophelinha e lasciare un commento oppure scriverle all’indirizzo ophelinha.pequena@gmail.com.
Sarebbe bello essere tanti. Sarebbe bello sapere che queste lettere girano per le nostre città , di mano in mano, di cuore in cuore.
Per questo ve ne parlo oggi. E spero le mie non restino parole inascoltate.
20:55
13
commenti
Alcuni di voi sanno che sono una sfidomane letteraria su anobii, dove vi è un gruppo (che vi consiglio) intitolato Readers Challenge che propone sfide per leggere libri nuovi e conoscere persone simpatiche e pareri vari. Tuttavia, da poco ho cominciato a partecipare a sfide su blog e tra blogger. Il primo fu Matteo di storie dentro storie, con la sua sfida per Halloween. Ora tocca a Valentina di Peek a Book, che ha ideato una sfida della durata annuale dedicata alle scrittrici. La 2013 Women Challenge.
Di solito io non leggo molte autrici. Una mia pecca, certo, ma non le trovo mai così interessanti come i loro colleghi maschi, salvo, ovviamente, poche eccezioni. Questo, però, non vuol dire che io non possa cambiare idea e aprire i miei orizzonti. e allora partecipo alla sfida di Valentina. E invito tutti voi a seguirci. Di seguito ecco la descrizione della sfida e le sue regole.
La sfida ci invoglierà a leggere più libri scritti da donne, di qualsiasi genere siano, scegliete pure quello che preferite e partecipate!
Decidete il vostro livello e, se vi va, lasciatemi un commento a questo articolo elencandole vostre 3 autrici preferite, in modo da suggerire nuovi nomi anche agli altri partecipanti.
Ecco le mie (sono le prime che mi vengono in mente):
* Isabel Allende
* Marcela Serrano
* Kathy ReichsRegole:
* chiunque può partecipare;
* non è necessario avere un blog per partecipare. Se non hai un blog lasciami cortesemente un commento con un link (se le pubblichi da qualche parte) alle tue recensioni o con la lista dei libri che leggerai man mano e il livello che hai scelto;
* è permessa la lettura di audiolibri, e-books, libri "normali" e riletture;
* per i blogger: crea un post di iscrizione (tipo questo che ho scritto io) e posta il link sul linky che trovi qui sotto;
* la sfida durerà dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2013.Livelli:
Livello 1: BABY GIRL - leggi da 1 a 5 libri scritti da un'autrice donna
Livello 2: GIRLS POWER - leggi da 6 a 10 libri scritti da un'autrice donna
Livello 3: SUPER GIRL - leggi da 11 a 15 libri scritti da un'autrice donna
Livello 4: WONDER WOMAN - leggi più di 16 libri scritti da un'autrice donna
Io ho deciso di partire da un livello 1, Baby Girl, il più semplice e quello che credo di riuscire a portare a termine senza troppe complicazioni.
Le mie scrittrici preferite… sul blog di Valentina ne ho scritte 3, ma al momento me ne vengono in mente tante altre! In ogni caso:
- Isabel Allende
- Irene Nemirovsky
- Margaret Mazzantini
ma ci sarebbero anche Natsuo Kirino, Banana Yoshimoto, zia Rowling…
Dal 1 gennaio si parte. Che il girl power sia con me…
13:44
15
commenti
Ultimo post. Avrei dovuto scriverlo ieri, ma con i festeggiamenti in corso sarebbe stato ardimentoso scrivere qualcosa di sensato, per cui spero mi perdonerete. Ma oggi riesco a tornare da voi. E in questo post di conclusione non posso che ringraziarvi tutti. Non so in quanti siano riusciti ad arrivare ai 25 pensieri ma so per certo che senza di voi questa avventura non sarebbe stata la stessa. Non avrebbe, semplicemente, avuto modo di esistere. In queste settimane l’idea di scrivere dei post dedicati alle feste imminenti e, insieme, la possibilità di leggere i vostri, mi hanno permesso di recuperare una magia che credevo fosse persa. Perché Natale è anche, soprattutto, condivisione e poter condividere con voi l’attesa, i ricordi, gli attimi della vita quotidiana ha conferito a ogni giorno un sapore nuovo e diverso. Un conto alla rovescia simpatico e vivace che mi ha regalato serenità nei giorni che tanto aspettavo. E ora ho un nuovo ricordo natalizio da tramandare…
Siete stati tutti splendidi, sia chi ha aderito attivamente, sia chi ci ha sostenuto dall’esterno e ha letto le nostre parole e commentato. Per voi tutti ho preparato un video ricordo. Ci sono i nomi e le foto di chi mi aveva dato l’adesione nel post di iscrizione, rigorosamente in ordine alfabetico, ma è un video in realtà dedicati a tutti coloro che mi seguono e che spero abbiano apprezzato l’iniziativa. Cliccate sul pacchetto e gustatevelo…
Non mi resta che augurarvi buone feste!
P.S. Un grazie speciale a Silvia di Banana e cioccolato. Il pacchettino è arrivato, è stato scartato e mi ha fatto un piacere immenso! Sei stata dolcissima, ti ringrazio davvero! E, infine, grazie a Vaty…il premio extra è arrivato… un bacino anche a Sofia…
16:53
18
commenti
So this is Christmas. Il Natale arrivò. C’è chi oggi è frenetico e iperattivo, con i parenti in arrivo nelle nostre case e la tavola da preparare, gli ultimi pacchetti da incartare, il cenone da cucinare. C’è chi invece è tranquillo e rilassato, farà un giro in centro, una visitina a qualche persona cara, ascolterà le carole che si spandono per l’aria lungo le strade della città o, semplicemente, riposerà fino all’ultimo minuto perché lo aspetta una luuunga nottata. C’è chi invece ha già acceso l’albero, ha preso in mano un libro, possibilmente il Canto di Natale di Dickens, si è acciambellato sul divano e vuol passare una vigilia intima e raccolta. E chi invece sta già mandando messaggi, notifiche, tag, chiamate, gif e chi più ne ha più ne metta, a tutto il mondo per raggiungere con i suoi auguri anche l’amico che vive nel Qatar. C’è chi ascolta ininterrottamente All I want for christmas is you di Mariah Carey e chi Christmas Lights dei Coldplay. Chi si prepara alle abbuffate e chi invece ha deciso di contenersi. Chi il pandoro, chi il panettone. Chi l’albero e chi il presepe. E poi ci sono IO, qui, anche oggi, a parlare con voi – ché non mi dimentico mai di voi – e lasciarvi il mio piccolo augurio per questo Natale.
Vi auguro uno splendido Natale, cari amici fragolosi. Che sia il Natale che vi aspettavate o che, anche nella giornata più buia, riusciate a trovare un brillio che vi aiuti a guardare avanti. Che sia un giorno dai bei sentimenti e le buone vibrazioni. Dai sentimenti e affetti sinceri. Di allegria o, semplicemente, serenità . Che sia il vostro Natale, come meglio vi piace. Merry Berry Christmas.
12:09
28
commenti
Ultimo weekend prima di Natale. Anche questa ultima settimana ha rivelato lati piacevoli e inaspettatamente profumati di calore e allegria.
Di sicuro in questo dicembre ricco di sorprese non poteva mancare l’incontro con una di voi. Federica, la mia blogger vicina di frutta, mi aveva detto che stava svolgendo la missione di elfetta per i bambini del Niger in un negozio nel centro di Torino. Immediato è stato il desiderio di rivederla. Io e la ciliegina infatti, ci eravamo incontrate già una volta quasi un anno fa ed era tempo di vedersi di nuovo. Così giovedì, finite le lezioni del master e libera di girare per negozi per gli ultimi regali prima di partire, vado a trovarla. La vedo lì sorridente a fare pacchetti. Mi ha fatto uno strano effetto perché, anche se siamo vicine di blogger da molto, io e le ci siamo viste una sola volta, eppure mentre ci salutavamo è stato come se fossi con una vecchia amica. Ho atteso che lei potesse andare in pausa pranzo e, con un pezzo di farinata e uno di pizza, ci siamo sedute in quel di Piazza Castello e abbiamo chiacchierato allegramente per un po’, raccontandoci novità e parlando della vita da blogger e non. Alla fine ci siamo fatte anche una foto a immortalare il momento e mi sono divertita tanto nel vedere la faccia sorpresa di Fede mentre tiravo fuori dalla borsa il mio iPad. “E questo cos’è?” mi ha detto interdetta. Abbiamo sorriso alla camera e io, dopo un piccolo ritocchino, ho pubblicato la foto su facebook. Il risultato è, ovviamente, positivo. Io e Fede ci siamo ripromesse di vederci e spero tanto sia possibile farlo. Incontrare le amiche blogger fuori da questo mondo virtuale è, lo ripeto, un’esperienza molto particolare e davvero bella, di sicuro da fare appena se ne ha l’opportunità . Perché in quel momento si ha la sensazione che dietro lo schermo ci sia davvero qualcuno con noi e non siano solo tutte parole scritte al vento. I blog fanno incontrare persone. E in un natale magico come quello che voglio vivere quest’anno, tale magia non potevo non considerarla. Gli auguri a Federica erano d’obbligo e sono stati anche il mio saluto finale per quest’anno a una città come Torino, che mi si sta rivelando piano piano e che, incredibile a dirsi, è capace persino di farmi dei doni…ci rivediamo a gennaio…
E invece venerdì era il giorno della partenza. Valigie nel bagagliaio, amorcito alla guida e io al suo fianco a scegliere musica e stazione radio e a tenermi aggiornata sul mondo tramite l’iPad (Santo iPad meno male che ci sei tu!). Si rotola verso sud. Ma il viaggio è lungo, la noia è dietro l’angolo e, quindi, cosa c’è di meglio per tenere su il morale se non sentirsi dire: “Che ne dici se ci fermiamo al Fidenza Village (outlet fichissimo vicino Piacenza) e prendiamo il tuo regalo di Natale?” Oh che bello!!! Devo confidarvi che ero alquanto sorpresa, perché quest’anno non mi aspettavo il regalo. Da luglio fino a pochi giorni fa amorcito mi ha riempito di regali e pensieri e io credevo di star “scontando” ancora l’iPad da quest’estate, un regalo non certo da poco. Così quando mi ha detto quella frase, per un attimo non ci ho creduto. Poi mi sono sentita un po’ in colpa perché io, al contrario suo, gli faccio pochi regali, ma è anche vero che le mie finanze non sono come le sue. Beh, in ogni caso non potevo dirgli che non volevo nessun regalo. Lui era già al casello in procinto di dirigersi verso il posto! Ho accettato con gioia ma ho cercato anche di non fargli spendere troppi soldi. Mi sono fatta comprare una borsa da Coccinelle, che di borse una donna non ne ha mai abbastanza. Il viaggio, lo ammetto, è proseguito con tutto un altro umore!
Abbiamo viaggiato scendendo lungo lo stivale. Superato case, paesini sui monti e città sul mare. Ho sbirciato nelle auto vicine, nelle finestre della gente. Ho osservato palazzi, edifici, stabilimenti, centri commerciali, pieni di luci e vite, persone come formiche che si muovono frenetici verso la propria destinazione. Ogni anno di questo periodo assisto a questo turbinio di movimenti mentre io stessa sono in viaggio. A farci compagnia le luci. Di ogni tipo. Dai fanali delle auto alle luci nelle case degli altri. E poi loro, le luci di natale, che si snodano da nord e sud e sembrano ammiccare verso di me perché sanno. Sanno che in ogni finestra, casa, parcheggio, autogrill io cerco una cosa sola. La mia casa e la mia famiglia. Che si avvicinano sempre di più e lo sentiamo e l’elettricità sale, l’allegria pure, mentre seguiamo questa scia di luce. Un cordone luminoso che ci fa da guida fino alla tanto agognata destinazione. E sono sempre delle luci a darti il benvenuto a casa, mentre tutti corrono ad abbracciarti: le luci dell’albero di Natale che hai tanto sognato di rivedere perché solo con lui – solo con loro - è davvero Natale. There’s no place like home. Sono a casa. Sono felice.
01:23
10
commenti
Con immenso ritardo, e spero lei mi perdonerà , rispondo al tag di Kedi e rispondo a un piccolo questionario sui regali di natale…le't’s start!
1) Qual è il primo regalo di Natale di cui hai memoria?
Non ho una grandissima memoria di quando ero bambina. Provo a ricordare e mi vengono in mente moltissimi momenti del Natale da piccola: i preparativi per la cena del 24 e il pranzo del 25, i parenti riuniti a tavola, noi cugini che giochiamo elettrici, impazienti e in fervente attesa dell’arrivo di Babbo Natale e poi mio zio che, ogni anno, fingeva un attacco di stanchezza o anche peggio (tipo luce in bagno, per intenderci) si travestiva e faceva il Babbo natale per tutti noi, i mille doni e regali che scartavamo come se non ci bastassero mai e la mattina del 25 trascorsa a giocare e “provare” i regali di tutti. Che bel periodo… In ogni caso. Il regalo che forse ricordo meglio è la casa di Barbie, da bambina media qual ero. Il sogno della mia vita fino ad allora, con tanto di ascensore. Quanto ho amato quella casa lo so solo io… e anche mia sorella visto che quasi la distrusse!
2) Qual è stato l’ultimo regalo di Natale che hai ricevuto?
A Natale scorso? Non ne ho proprio idea… credo, se le ore valgono, sia stato il regalo di amorcito, che me lo diede solo il giorno dopo, ovvero una bellissima teiera in ghisa accompagnata da due deliziose tazze con tanto di piattino e una selezione di gustosissimi tè sfusi, verdi e neri aromatizzati. Adoro…
3) Qual è stato il regalo di Natale desiderato e mai ricevuto?
Da bambina sono quasi sicura di aver desiderato ardentemente sia Il dolce forno che il Pisolone ma non sono mai arrivati… pazienza. Da grande ho sempre desiderato che la gente non impazzisse per comprarmi regali e poi non regalarmi quello che voglio sempre, tutto l’anno: libri. O un viaggio intorno al mondo.
4)Qual è stato il regalo di Natale più bello in assoluto?
Quando amorcito mi ha detto per la prima volta “Ti amo”. Si è stato proprio a Natale…
5) Qual è stato il regalo di Natale più brutto in assoluto?
Nessuno, almeno che io ricordi. Da piccola non apprezzavo però che mi si regalassero soldi (i parenti meno fantasiosi di solito lo fanno) invece di giocattoli. Ora, ovviamente, sono del parere contrario ma a trovarli ancora ‘sti regali…
6) Qual è stato il Natale più felice?
Dopo quelli splendidi da bambina, è diventando sempre più difficile ripetere la magia. Si cresce e il mondo attorno a noi cambia e diventa più difficile e ambiguo… io ci provo sempre, però, a vivere questo periodo felicemente e quest’anno spero sia proprio questo il Natale più felice: la vita mi sta sorridendo, nonostante tutto, e io ho deciso di aprirmi al mondo e di raccogliere ogni attimo di felicità che mi veniva offerta. Forse sogno ed esagero, ma questo Natale mi sento viva e non potevo chiedere di meglio…
7) Qual è stato il Natale più triste?
Quello dell’anno scorso. Ho vissuto un periodo triste, buio, incerto e infelice. Non sapevo cosa fare della mia vita e tutto mi appariva sotto una pessima luce. Per me che amo il Natale non essere capace di sorridere neanche alla vigilia è stata quasi una tragedia…
8) Qual è stato il regalo di Natale più inaspettato?
Partendo dal presupposto che i regali praticamente me li scelgo da sola perché sono facile da individuare nei gusti e non faccio mai mistero di ciò che mi piace, il regalo che non mi sarei mai aspettata è stato di sicuro quello della mia amica in quel lontano Natale del 2006 di cui vi ho parlato QUI; inoltre vi è la guida Lonely Planet sulla Spagna regalatami dalla mia migliore amica prima di partire insieme alla volta di Granada e, infine, il regalo di una di voi blogger che mi sta aspettando a casa pronto per essere scartato ( e di cui vi parlerò a tempo debito…). Grazie!
9) Qual è il regalo che hai fatto di cui vai più fiera?
Non ricordo. Di sicuro fui molto fiera di me quando decisi di fare un pensierino a tutte le mie compagne di uni per ringraziarle della compagnia. Una tradizione che poi ho traslato sulle mie coinquiline e che ho sempre amato. Adoro fare regali, anche piccoli, mi fa stare bene e spero che quei pensieri trasmettano il mio affetto verso le persone a cui li dono e che magari non sono capace di dimostrare al meglio in altor modo.
10) Quale regalo vorresti ricevere per questo Natale?
Quello che sto vivendo è un periodo pieno di sorprese, conoscenze, amici e allegria. Sto bene e direi quindi che per questo Natale il regalo l’ho già ricevuto…
20:11
15
commenti