UFG Book Club: Sulla Strada - 2^ Tappa

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Salve!

E così siamo giunti alla seconda tappa del nostro GdL.

La prima tappa ci ha visto addentrarci nel mondo di Sal, ma l’avventura deve ancora iniziare. Per sapere cosa è successo nella prima tappa, vi lascio il riassunto di pitichi QUI. La mappa dei spostamenti dei personaggi è invece QUI.

Ricordo la seconda tappa:

2^ settimana: dal cap. NOVE al cap. QUATTORDICI (fine prima parte). Dal 7 al 13 Maggio.

Anche questa volta verranno raccolti i vostri commenti alla lettura in questo post.

Non mi resta che augurarvi…

Buona Lettura!

 

pitichi dice:

Dunque, anche questa settimana non è successo molto, io continuo ad aspettare con ansia l'incontro con Dean! Sono rimasta profondamente colpita da Remi, un ragazzo speciale, generoso, disponibile. La vera novità è l'incontro con Terry e la permanenza di Sal in California. Mi sto davvero appassionando alla trama, mi fa tenerezza Sal perché non riesce a combinare nulla e, rispetto all'inizio, si ritrova punto e a capo.
In questa seconda tappa della prima parte ci sono numerosi riferimenti a Hemingway, un altro autore che ho sempre letto controvoglia: se Kerouac lo ammira, credo di dovermi impegnare a rileggerlo anch'io. Magari può essere un'idea per un secondo GDL ;-)

newmoon35 dice:

Confesso di starmi un pochino perdendo. Forse non era il momento giusto per iniziare un libro di questo tipo. Non riesco ad entusiasmarmi, non ne riesco a tirare fuori la magia come mi è capitato per altri libri. Hemingway mi pare un'ottima idea. Al contrario è un autore che ho sempre amato molto.

La Betty dice:

Direi che la seconda parte(nonostante la totale assenza di Dean) è stata più entusiasmante...
Il percorso di Sal è stato segnato dalla convivenza con Remi e la storia d'amore con Terry la bella messicana...se devo essere sincera non mi è garbato tanto questo rapporto sentimentale nato praticamente in 10 minuti ma ho apprezzato molto la disponibilità di Sal nel darsi da fare per poter "mantenere" lei e il suo bambino...Il suo ritorno a New York per me è stato un vero colpo di scena...Ora non mi resta che inoltrarmi nella 3 settimana per scoprire se le avventure del nostro personaggio saranno accompagnate da Dean...

Strawberry dice:

Finito ieri sera con la seconda parte. A me è parso di notare un particolare: quando Sal è fermo in un luogo, per Sal finisce sempre male. Parte euforico, carico di aspettative ma inevitabilmente c'è qualcosa che lo disturba o distrugge le sue speranze. E gli mette addosso la voglia di viaggiare, di andare via. Era andata così a Denver e a San Francisco, Frisco, ha perso la sua amicizia con Remi. Se poi nel viaggio verso Los Angeles trova l'emozione di un amore fresco e ingenuo con Terry, la loro permanenza in quelle zone è per Sal dura e difficile, segnata dal sentimento che prova per Terry e la sua disponibilità a farsi carico anche di Johnny per amor suo, contrapposto dal forte desiderio di tornare a casa a New York, al sicuro della sua casa. Inevitabile sarà il distacco e il viaggio di ritorno non sarà piacevole come quello di partenza, ma Sal avrà occasione ancora di fare nuovi incontri, come quello del fantasma del Susqueanna. In definitiva direi che le parti del viaggio sono molto più dinamiche e vivaci di quanto lo siano i momenti di sosta in un luogo. O perlomeno Kerouac tenta di trasmettere tale percezione...

pitichi dice:

Io credo che non sia tanto la sosta in un luogo a disturbarlo o distruggere le sue speranze, quanto la sua radicale insofferenza per un'esistenza normale (lavorare, mantenersi, fare progetti seri, costruirsi una famiglia), che a tratti mi ricorda tantissimo l'Holden Caufield di Salinger. Sal non sta bene da nessuna parte, si muove alla ricerca di incontri con persone "folli" (come le chiama lui), diverse dal coro, ma prima o poi si ritrova invischiato in situazioni che sono ben diverse da ciò che desiderava. Si dà lui delle tappe e decide le sue soste, ma sempre con la smania di procedere, di fare incontri, di godere della bellezza di un posto insignificante (meraviglioso, per esempio, quando sale sul canyon prima di partire per Los Angeles e da lì osserva la California ai suoi piedi). Forse hai ragione tu, ma io credo che anche senza fermarsi sarebbe comunque insoddisfatto.

Strawberry dice:

Credo che alla base ci sia in effetti una sua insofferenza di partenza, come dici tu. E questo che lo porta a vagare...forse in cerca di qualcosa che non c'è...

La Betty dice:

Io ho invece come la sensazione che lui vorrebbe essere "folle" come Dean, il suo prototipo di vita, ma ogni volta vive situazioni apparentemente normali che lo portano a cambiare nuovamente destinazione...è assetato di vita ma non si sente appagato mai!

la frufru dice:

Ho voglia di festeggiare la fine della prima parte del libro, sperando ovviamente che la seconda sia migliore.
Finora la lettura mi ha coinvolta poco, non mi sono affezionata molto a Sal, forse perché mi sembra uno sconclusionato cronico che vorrebbe fare mille cose, ma in fin dei conti non fa niente. Adesso è di nuovo a casa, non pensavo tornasse così presto, ma se questo è l'inizio di un'avventura davvero degna di questo nome, ben venga il suo ritorno.

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23 commenti

  1. Ciao cara,
    ma il forum di lettura?
    forse mi sono persa qualcosa?

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  2. perdonami, ho trovato....corro a commentare!

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  3. Il riassunto della seconda settimana del GDL è pronto ;-) Aspetto la solita fantastica mappa, ho visto che si è fermata a Los Angeles. A presto!

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    1. Io non ho ancora finito di leggere...mi piacerebbe avere, però, un commento da chi ha già finito!! la mappa arriverà non appena termino la lettura!

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    2. Dunque, anche questa settimana non è successo molto, io continuo ad aspettare con ansia l'incontro con Dean! Sono rimasta profondamente colpita da Remi, un ragazzo speciale, generoso, disponibile. La vera novità è l'incontro con Terry e la permanenza di Sal in California. Mi sto davvero appassionando alla trama, mi fa tenerezza Sal perché non riesce a combinare nulla e, rispetto all'inizio, si ritrova punto e a capo.
      In questa seconda tappa della prima parte ci sono numerosi riferimenti a Hemingway, un altro autore che ho sempre letto controvoglia: se Kerouac lo ammira, credo di dovermi impegnare a rileggerlo anch'io. Magari può essere un'idea per un secondo GDL ;-) Altre opinioni?

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    3. Confesso di starmi un pochino perdendo. Forse non era il momento giusto per iniziare un libro di questo tipo. Non riesco ad entusiasmarmi, non ne riesco a tirare fuori la magia come mi è capitato per altri libri. Hemingway mi pare un'ottima idea. Al contrario è un autore che ho sempre amato molto.

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  4. Non ho ancora finito di leggere! :)

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  5. Direi che la seconda parte(nonostante la totale assenza di Dean) è stata più entusiasmante...
    Il percorso di Sal è stato segnato dalla convivenza con Remi e la storia d'amore con Terry la bella messicana...se devo essere sincera non mi è garbato tanto questo rapporto sentimentale nato praticamente in 10 minuti ma ho apprezzato molto la disponibilità di Sal nel darsi da fare per poter "mantenere" lei e il suo bambino...Il suo ritorno a New York per me è stato un vero colpo di scena...Ora non mi resta che inoltrarmi nella 3 settimana per scoprire se le avventure del nostro personaggio saranno accompagnate da Dean...
    Buona lettura

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    1. Verissimo! Il ritorno a New York non me lo aspettavo proprio, o comunque non da solo!

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  6. Finito ieri sera la seconda parte. A me è parso di notare un particolare: quando Sal è fermo in un luogo, per Sal finisce sempre male. Parte euforico, carico di aspettative ma inevitabilmente c'è qualcosa che lo disturba o distrugge le sue speranze. E gli mette addosso la voglia di viaggiare, di andare via. Era andata così a Denver e a San Francisco, Frisco, ha perso la sua amicizia con Remi. Se poi nel viaggio verso Los Angeles trova l'emozione di un amore fresco e ingenuo con Terry, la loro permanenza in quelle zone è per Sal dura e difficile, segnata dal sentimento che prova per Terry e la sua disponibilità a farsi carico anche di Johnny per amor suo, contrapposto dal forte desiderio di tornare a casa a New York, al sicuro della sua casa. Inevitabile sarà il distacco e il viaggio di ritorno non sarà piacevole come quello di partenza, ma Sal avrà occasione ancora di fare nuovi incontri, come quello del fantasma del Susqueanna. In definitiva direi che le parti del viaggio sono molto più dinamiche e vivaci di quanto lo siano i momenti di sosta in un luogo. O perlomeno Kerouac tenta di trasmettere tale percezione...
    e ora buttiamoci sulla terza parte! :-)

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    1. ah, ovviamente, mappa aggiornata: http://g.co/maps/yt4xy

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    2. Io credo che non sia tanto la sosta in un luogo a disturbarlo o distruggere le sue speranze, quanto la sua radicale insofferenza per un'esistenza normale (lavorare, mantenersi, fare progetti seri, costruirsi una famiglia), che a tratti mi ricorda tantissimo l'Holden Caufield di Salinger. Sal non sta bene da nessuna parte, si muove alla ricerca di incontri con persone "folli" (come le chiama lui), diverse dal coro, ma prima o poi si ritrova invischiato in situazioni che sono ben diverse da ciò che desiderava. Si dà lui delle tappe e decide le sue soste, ma sempre con la smania di procedere, di fare incontri, di godere della bellezza di un posto insignificante (meraviglioso, per esempio, quando sale sul canyon prima di partire per Los Angeles e da lì osserva la California ai suoi piedi). Forse hai ragione tu, ma io credo che anche senza fermarsi sarebbe comunque insoddisfatto.

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    3. Ho inserito la mappa nel mio post: http://librisucculenti.blogspot.it/2012/05/ufg-book-club-week-2-sulla-strada-di.html

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    4. Credo che alla base ci sia in effetti una sua insofferenza di partenza, come dici tu. E questo che lo porta a vagare...forse in cerca di qualcosa che non c'è...

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  7. Io ho invece come la sensazione che lui vorrebbe essere "folle" come Dean, il suo prototipo di vita, ma ogni volta vive situazioni apparentemente normali che lo portano a cambiare nuovamente destinazione...è assetato di vita ma non si sente appagato mai!

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  8. Ho voglia di festeggiare la fine della prima parte del libro, sperando ovviamente che la seconda sia migliore.
    Finora la lettura mi ha coinvolta poco, non mi sono affezionata molto a Sal, forse perché mi sembra uno sconclusionato cronico che vorrebbe fare mille cose, ma in fin dei conti non fa niente. Adesso è di nuovo a casa, non pensavo tornasse così presto, ma se questo è l'inizio di un'avventura davvero degna di questo nome, ben venga il suo ritorno.

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    1. beh di sicura qualcosa succederà..e Sal sicuro tornerà sulla strada...:-)

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  9. Devo dire che anche io mi aspettavo molto di più da questa seconda parte. I riferimenti a Hemingway però sono interessanti.
    Vedremo la terza tappa.
    Sotto trovate l'intervista per il festival di Cannes (che inizia oggi)sul film tratto dal libro.
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-60f6489e-0fe5-41f8-a3ff-2981d753d5cb-tg1.html#p=0

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  10. son rimasta indietro cavoli!! appena mi rimetto in pari torno da queste parti! :)

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  11. eccomi... anche se in ritardo...
    mi sta piacendo un po' di più, soprattutto l'incontro con Terry!

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