Due cose due #3

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Torna Due cose due, la rubrica che racconta libri, cinema ed eventi a due a due! Primo appuntamento del 2015, che fin dalle sue prime settimane si sta dimostrando decisamente intenso e pieno di cose da fare, vedere, ecc… segnate tutto!

Libri

Tra i libri in uscita questo mese la mia curiosità si è soffermata in particolare su due titoli:

A con Zeta - Hakan Günday – Marcos y Marcos. C’è una bambina di nome Derdâ: deve abbandonare la scuola e il suo villaggio in Turchia per seguire a Londra un marito crudele. C’è un bambino di nome Derdâ: vive in una baracca dietro un cimitero di Istanbul e si guadagna il pane lucidando le tombe. Come la A e la Zeta, non potrebbero essere più lontani, e in mezzo ci sono tutte le parole che devono ancora dirsi. Derdâ corre per le vie di Londra con un dizionario in mano; si è guadagnata la libertà facendo la pornostar in chador. Derdâ si fa tatuare il nome di uno scrittore sulle dita; corre per le vie di Istanbul con un romanzo in tasca e una pistola in pugno. Loro non lo sanno, ma si stanno correndo incontro. Lui troverà lei in un video porno; lei troverà lui all’incrocio tra letteratura e vita. Si riconosceranno grazie a un libro, a unirli per sempre saranno i corpi e le parole; come la A e la Zeta, saranno l’una per l’altro inizio e fine. Un romanzo tenerissimo e insolente.

 

Io sono il messaggeroMarkus Zusak – Frassinelli. Ed ha diciannove anni, una passione sfrenata per i libri, un lavoro da tassista che gli permette di vivacchiare. Con le donne non è particolarmente disinvolto, perché l'unica ragazza che gli interessi davvero è Audrey, la ragione per cui è rimasto in quel posto senza vie d'uscita. Capace di colpirlo al cuore con una frase: «Sei il mio migliore amico». Non serve una pallottola per uccidere un uomo, bastano le parole. Tutto sembra così tremendamente immutabile: finché il caso mette un rapinatore sulla sua strada, e Ed diventa l'eroe del giorno. Da quel momento, comincia a ricevere strani messaggi scritti su carte da gioco, ognuno dei quali lo guida verso nuove memorabili imprese. E mentre Ed diventa sempre più popolare, mentre nota una luce diversa negli occhi di Audrey e la gente lo saluta per strada, inizia a domandarsi: da dove arrivano i messaggi, chi è il messaggero?

 

 

Cinema

L’inizio dell’anno è per il cinema un periodo intenso di uscite e premiazioni, che significa anche un avvicendarsi in sala di pellicole interessanti o che comunque stuzzicano la nostra curiosità (anche solo per criticare la scelta dell’Accademy di avere preferito quello piuttosto di un altro). Detto ciò, ecco le due pellicole che mi piacerebbe vedere nelle prossime due settimane:

La teoria del tutto, regia di James Marsh, con Eddie Redmayne, Felicity Jones,Charlie Cox, Emily Watson, Simon McBurney.
Università di Cambridge, 1963. Stephen è un promettente laureando in Fisica appassionato di cosmologia, "la religione per atei intelligenti". Jane studia Lettere con specializzazione in Francese e Spagnolo. Si incontrano ad una festa scolastica ed è colpo di fulmine, nonché l'inizio di una storia d'amore destinata a durare nel tempo, ma anche a cambiare col tempo. Del resto il tempo è l'argomento preferito di Stephen, che di cognome fa Hawking, e lascerà il segno nella storia della scienza. In particolare, l'uomo persegue l'obiettivo scientifico di spiegare il mondo, arrivando ad elaborare la formula matematica che dia un senso complessivo a tutte le forze del l'universo: quella "teoria del tutto" che dà il titolo al film.

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Still Alice, regia di Richard Glatzer, Wash Westmoreland, con Julianne Moore, Kristen Stewart, Alec Baldwin, Kate Bosworth, Hunter Parrish.
Alice Howland è una rinomata linguista il cui lavoro è rispettato in tutte le università degli Stati Uniti. Un giorno si accorge che la sua memoria non è più quella di una volta e che poco alla volta inizia a dimenticare le parole. Inquieta, si reca da uno specialista per un controllo. Una rivelazione devastante si abbatte su di lei. Interpretato da una strepitosa Julianne Moore, Still Alice racconta la lotta di una donna per non perdere tutto ciò per cui ha lavorato. Al fianco della Moore, nel ruolo di sua figlia Lydia, la sempre più sorprendente Kristen Stewart. Still Alice è un dramma tutto al femminile nel segno del grande cinema.

still alice

Eventi

Love, la mostra sull’amore a Berlino. Se siete a Berlino in questo periodo, non perdetevi la mostra Love, mostra organizzata dalla galleria di arte fotografica Camera Work, che possiede una delle collezioni fotografiche più grandi al mondo, e dedicata al più nobile dei sentimenti. La mostra comprende più di 100 fotografie di numerosi artisti della fotografia classica e contemporanea, come Diane Arbus, Nick Brandt, Michel Comte, David Drebin, Elliott Erwitt, Horst P. Horst, Christian Tagliavini e Ellen von Unwerth. Foto di nudi, scene della quotidianità, immagini che trasmettono sentimenti e sensazioni come la sessualità o l’amore tra genitori e figli, illustrando tutte le accezioni che la parola “amore” può comprendere. Ogni lavoro è corredato di frasi personali o aneddoti dei fotografi autori, che aiutano il visitatore ad accrescere la sua partecipazione alla mostra e di comprensione delle immagini esposte. Sarà possibile vedere la mostra fino al 7 febbraio 2015 alla galleria di arte fotografica Camera Work di Berlino, in Kantstrasse 149, aperta dal martedì al sabato dalle ore 11 alle 18.

Le storie della moda, ciclo di incontri al MAXXI - Roma. In occasione della mostra BELLISSIMA. L'Italia dell'alta moda. 1945 - 1968, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo propone 6 incontri con critici, studiosi, docenti, curatori per raccontare la moda italiana dai primi del '900 a oggi. La storia della moda e giornalista Sofia Gnoli, condurrà l’incontro di sabato 17 gennaio alle ore 11, sul tema Gli anni Cinquanta dalla Hollywood sul Tevere alla sala bianca. Nel secondo dopoguerra, l'Italia si impone come il prototipo del Paese dell'evasione e delle vacanze. Roma, con la sua atmosfera fatata di tramonti, rovine, basiliche, sapori mediterranei, diviene nell'immaginario collettivo la terra di sogni impossibili. E' l'epoca di Vacanze Romane (1953), con gli indimenticabili Audry Hepburn e Gregory Peck in giro in Vespa per la citta' eterna; del matrimonio tra Tyrone Power e Linda Christian, in abito Sorelle Fontana; delle produzioni hollywoodiane a Cinecitta'. E nasce la Hollywood sul Tevere. Approdate nella capitale, attrici, principesse e first ladies iniziano a frequentare i nuovi atelier che avevano aperto i battenti all'indomani della guerra. Anna Magnani e Ingrid Bergman diventano fedeli clienti di Fernanda Gattinoni, Esther Williams di Roberto Capucci; le dive italiane Sofia Loren e Gina Lollobrigida di Schuberth. Oltre a Roma, l'altro grande polo della nascente moda italiana è rappresentato da Firenze dove, a partire dal 1951, Giovanni Battista Giorgini e' il regista delle celebri sfilate nella sala Bianca di Palazzo Pitti. Proprio nel corso di quei defile' i nomi della sartoria italiana si impongono sotto i riflettori internazionali. A questo seguiranno altri 4 incontri: il 14 febbraio con Gli anni Sessanta. La moda nella strada con Elda Danese; 14 marzo Gli anni Settanta (1968-1978): il bazar e il laboratorio con Luisa Valeriani; 11 aprile Gli anni Ottanta: i fondamenti del Made in Italy con Simona Segre Reinach; 9 maggio In Between. La moda italiana contemporanea con Maria Luisa Frisa.

 

Curiosità

Le cose da non dire mai a un fotografo. Ci sono frasi enormemente irritati per ogni campo e professione; il web designer Luca Masini, in collaborazione con il web magazine Picame Mag, ha creato un progetto chiamato “Le cose da non dire a un fotografo” che raccoglie tutte le frasi che un fotografo sente spesso dire sul suo lavoro e contro le quali deve resistere alla tentazione di non esplodere. Masini ha anche creato i progetti “Le cose da non dire a un grafico” e “Le 20 cose da non dire a un dj“ e potete vedere le gallery qui: http://www.zerouno.org/portfolio/nondirloalfotografo/. Siete avvisati.

nondirloalfotografo01

 

Homeland in versione jazz. Se siete fan della serie televisiva Homeland non potrete non apprezzare l’idea con la  quale lo studio di design americano Mattson Creative ha voluto rendere omaggio allo show. Ecco allora che i volti di Carrie Mathison, Nick Brody e Saul Berenson comparire su alcune cover dalle atmosfere vintage e di chiara ispirazione jazz, genere molto amato dalla nostra agente della CIA preferita.

Trovate tutte le cover qui: http://www.fubiz.net/2014/11/19/homeland-tv-shows-as-jazz-vinyls-covers/

Alla prossima!

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9 commenti

  1. il primo libro che consigli mi interessa davvero tanto

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  2. Il nuovo libro di Zusak sembra interessante, ma non essendo una grande fan del suo libro più famoso non so se lo leggerò o meno. "A con Zeta" non lo conoscevo, invece, ma pare davvero particolare :)
    In più. entrambi i film di cui parli sono nella mia lista "da vedere", quindi questo mese spero di riuscire ad andare al cinema!

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  3. i due libri mi ispirano abbastanza, i due film moltisssssimo...
    la mostra a Berlino è un'ulteriore buona motivazione per andare a visitare la città tedesca

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  4. Adoro le 20 cose da non dire a un fotografo! Sto ancora ridendo! :D

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  5. I due libri mi ispirano tantissimo, in particolare il primo, una trama di quelle che mi convincono a comprare il romanzo a scatola chiusa!! *_* Presto sarà tra le mie mani!!!
    Proprio oggi ho visto il trailer di Still Alice e mi è piaciuto moltissimo||

    Le cose da non dire a un fotografo le avevo viste su facebook, condivise -appunto!- da un amico fotografo! XD

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  6. La mostra di Berlino deve essere stupenda. Io consiglio di andare a vedere quella di Henri Cartier Bresson all'Ara Pacis.C'è tempo fino al 26 gennaio!
    Le cose da non dire a un fotografo andrebbero appese ovunque...

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  7. La teoria del tutto è da <3 <3. Da vedere assolutamente. Still Alice invece non ho ancora avuto modo di vederlo ma ispira un sacco anche a me!

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  8. Complimenti per il sito e le recensioni, sei molto professionale.

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