Giornata Mondiale del Libro 2014 e il Maggio dei Libri, i dieci libri che “vorrei ma non riesco”

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Il 23 aprile è la Giornata Internazionale del Libro e del diritto d’autore, iniziativa patrocinata dall'UNESCO, nata nel 1996 al fine di promuovere la lettura nel mondo. Con questa giornata, da quattro anni a questa parte, ha inizio anche il Maggio dei libri, la campagna nazionale di promozione della lettura, giunta ormai alla quarta edizione, il cui scopo di sottolineare il valore sociale della lettura, quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile.

Come lettrice non credo ci sia mese più bello.

 

Lo scorso anno abbiamo anche cercato di festeggiarlo qui su UFG con l’iniziativa “Book Blogger May” e ringrazio ancora chi si è impegnato in quelle settimane per portare avanti il progetto. Purtroppo questo mese non sono riuscita a organizzare nulla, ma mettiamola così, mi sto tenendo carica per il prossimo anno che è il quinto di vita di Una Fragola al Giorno. Se fossi in voi, resterei qui in giro ancora un po’… #markettatime

giornata mondiale libro 2014

Tornando a noi, oggi inizia il mese da dedicare al libro, alla lettura, alla scrittura e al piacere, al valore, all’enorme importanza che tutto ciò porta nelle nostre vite e nella società umana. Per non far cadere questa giornata e questo periodo dell’anno nel vuoto, ho deciso allora di preparare una Top Ten Letteraria che è sempre stata un mio tarlo fisso e che forse proprio oggi assume un significato particolare.

Se nella Giornata Mondiale del Libro si promuove la lettura e l’amore per i libri, il mio pensiero va subito a quei titoli che da anni continuano a ronzare nella mia libreria e nella mia mente, idee e immagini con cui mi trastullo un po’ ma che, come il peggiore latin lover, illudo semplicemente e poi abbandono, per correre verso altre pagine e inchiostro. Quei classici titoli del “vorrei ma non posso”, anzi “vorrei ma non riesco”, libri che per un motivo o per un altro – titoli scomodi, autori ingombranti, volumi mastodontici – accantoniamo timorosi, lasciandoci però una curiosità di fondo e un desiderio che non sapremo mai se riusciremo a soddisfare.

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[Chi non è interessato al UFG Book Club salti questo paragrafo, chi è interessato si tuffi pure]Alla fine della top, chiederò la vostra partecipazione, che ci porterà alla seconda fase, ovvero a un nuovo UFG Book Club e a un nuovo gruppo di lettura. Chi vorrà, potrà indicare nel suo commento uno dei titoli elencati che come me ha sempre desiderato leggere. Quello che avrà più voti sarà il nostro prossimo GdL. Mi piacerebbe arrivare al 31 maggio, ultimo giorno del maggio dei libri, con un libro e un programma di lettura da iniziare. So che ci avviciniamo all’estate, ma in base alla grandezza del libro decideremo il da farsi, pause estive incluse se troppo grande. E poi chi ha già partecipato in passato lo sa, il nostro club del libro non è mai troppo rigido sui tempi e anche chi arriva in ritardo non viene mai lasciato indietro o escluso. Ognuno da il proprio contributo entro le proprie possibilità, in assoluta tranquillità. Dai che sarà un bella avventura! [fine parte UFG Book Club]

Sperando che la top possa essere uno stimolo per me ma anche per chi mi legge, cominciamo!

top ten giornata mondiale

numero1 I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij

Si parte con un “mattonazzo” per definizione. Beh, dopo I Miserabili del GdL di quest’inverno ormai non dovrei temere più nulla, ma il mio rapporto con Dostoevskij è sempre stato conflittuale: ho amato Le notti bianche e mi hanno appassionato i suoi romanzi più “brevi” come Il sosia o Il giocatore, ma con Delitto e castigo ammetto di aver faticato e da allora mi tengo sempre alla larga dai suoi titoli più grossi. La letteratura russa mi piace e avendo letto persino Guerra e Pace di Tolstoj il peggio dovrebbe essere passato, eppure I Fratelli Karamazov restano a impolverarsi su uno scaffale.

numero2Il rosso e nero di Stendhal

Altro volume leggerino. Stendhal e il suo protagonista, Julien Sorel, mi sono tornati in mente qualche settimana fa quando Valentina di Peek a Book mi ha portato a un club del libro dal vivo, dove i partecipanti avevano letto, per l’appunto, Il rosso e il nero. Mentre ascoltavo le loro opinioni e riflessioni, mi ritornavano in mente le parole affascinate della mia cara amica e coinquilina ai tempi dell’università che era perdutamente innamorata di Julien e non faceva che elogiare la sua storia. E mi è tornato in mente che Il rosso e nero io lo voglio leggero da tanto, ma proprio tanto. Gliel’ho persino detto a Stendhal, quando sono andata a trovare la sua tomba a Montmartre – no, non sono una matta che va in giro a parlare con le tombe nei cimiteri, ma ci sono passata davanti e con la mente l’ho salutato così: “Guarda che lo leggo, eh? Il rosso e nero… non mi scappa tranquillo?”… ok ora sembro proprio matta – ma alla fine non ne ho mai avuto il coraggio. Gli scrittori francesi mi hanno sempre creato dei grossi problemi, soprattutto quelli post-rivoluzione, e ogni volta che mi pongo davanti alla scelta se dare una nuova chance alla letteratura francese o buttarmi in altri lidi, opto sempre per la seconda. Sarà finalmente giunto il momento di incontrare Julien?

numero3 Per chi suona la campana e Fiesta di Ernest Hemingway

Ok, faccio questa confessione subito e lancio la bomba: eccetto che per diversi brani e alcuni racconti, non ho mai letto per intero un libro di Hemingway. Corro a cospargermi il capo di cenere. Eppure non è che non sia incuriosita, soprattutto sui suoi romanzi legati alla Spagna – che lo sanno anche le pietre che tutto ciò che è Spagna è per me fonte di grande interesse ed entusiasmo – e vorrei tanto leggere Fiesta e Per chi suona la campana. Quello che mi frena è un timore reverenziale verso la scrittura di Hemingway, quella sensazione che a volte si prova di fronte a un grande nome, la paura che ci fa chiedere “E se io sono l’unico incapace di apprezzarlo? E se non ci capisco una mazza? E se non mi piace?”. Roba da non dormirci la notte.

numero4 Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio

Altra cenere sul mio capo. Che vergogna. Beppe Fenoglio è uno di quei rimpianti che mi porto dai tempi del liceo. Perché lo stavo per leggere quel Partigiano Johnny, era proprio lì sul mio banco, un prestito di un amico, e già pregustavo il  ritorno a casa da scuola… peccato poi perderlo una delle rare volte in cui ho deciso di prendere l’autobus per tornare a casa, io che andavo sempre a piedi! Di quel pomeriggio, oltre alle mille mila scuse al mio amico che era parecchio affezionato alla sua copia come ogni lettore che si rispetti, mi rimane il classico fatalismo da “ogni lasciata è persa”. Poco dopo, infatti, sono stata presa dal turbinio della letteratura sudamericana e Fenoglio è passato in secondo piano. Per anni, entrando in libreria, ho accarezzato la copertina del libro dicendomi: “Ma si, lo compro” per poi decidere di portarmi via altri libri. La copertina Einaudi è marchiata a fuoco nella mia memoria, ma la sua posizione nella lista infinita dei libri da leggere scende sempre più in basso. L’anno scorso, durante il Salone del Libro di Torino, ho partecipato a una maratona di lettura per i 50 anni dalla scomparsa dello scrittore e la voglia di leggere Fenoglio si è riaccesa al punto che vorrei recuperare anche La paga del sabato. Solo che è passato già un anno e io non ho ancora letto nessuno dei due.

numero5 Lezioni americane di Italo Calvino

Io adoro Calvino, ho letto i suoi libri, adoro le sue traduzioni di romanzi francesi, come quella di I fiori blu di Queneau, e per una come me che legge pochissimi italiani, sia del passato che del presente, vuol dire molto, ma le sue cinque letture per l’università di Harvard sono per me ancora sconosciute. Le lezioni americane sono un mio pallino da alcuni anni e le recenti “lezioni” del blog Start from Scratch non hanno fatto che aumentare il desiderio di leggerle e guardare il mondo con occhi diversi.

numero6 La famiglia Winshaw di Jonathan Coe

Uno dei miei autori britannici preferiti e non ho ancora letto il suo libro più famoso. Qualche anno fa ci ho provato con l’originale in inglese, ma non era periodo e l’ho abbandonato. Rimando di continuo e leggo i suoi libri più recenti. Ma arriverà il momento giusto anche per lui…

numero7 I Buddenbrook di Thomas Mann

Qui la colpa è da imputare a un’altra opera di Mann, Morte a Venezia. Letto a 15 anni d’estate, come compito per le vacanze di letteratura italiana, l’ho odiato come pochi altri libri al mondo. Una piaga al punto che spalmai quelle poche pagine per tutto il mese di agosto e solo il senso di responsabilità mi ha spinto a scriverne il riassunto/riflessione da portare alla prof. Da quel momento non ho voluto più saperne nulla di Mann fino all’università. Nei cortili della facoltà di lingue si incontra tanta gente, anche gente che fa tedesco e che ti dice che Mann non è affatto male, che forse quando hai letto Morte a Venezia – che non è proprio il libro più semplice del mondo ma nemmeno una cosa orrenda come tu ricordi – non era il periodo giusto e che comunque Mann ha scritto dei capolavori come La montagna incantata e i Buddenbrook. Dichiarazione di cui ho trovato conferma leggendo qua e là brani sparsi dei due romanzi. Ma le reminiscenze adolescenziali sono più forti di me e quando penso a un classico da recuperare, quei due titoli, che inesorabilmente fanno caolino nella mia mente, tornano dopo poco tra i “un giorno li leggerò, ma oggi non è quel giorno”. Aiutiamoli.

numero8 A sangue freddo di Truman Capote

Anni che mi dico “voglio leggere Capote, voglio leggere Capote!” e al momento ho solo letto Colazione da Tiffany, mentre spero sempre di riuscire a leggere Sangue Freddo, il suo romanzo più significativo, il primo romanzo-reportage della storia della letteratura. Ma anche in questo caso, non sono andata oltre una carezza alla copertina.

numero9 Infinite Jest di David Foster Wallace

Questo titolo mi perseguita da alcuni anni. C’è chi me lo consiglia a gran voce, chi invece mi consiglia di lasciar perdere. Wallace è acclamato sempre come un genio della letteratura contemporanea, una delle sue voci più importanti e la sua morte ha ammantato tutto di una devozione senza macchia o dubbio. E così per me diventa difficile avvicinarmi, per la solita paura di non esserne all’altezza o di scoprire che, nonostante tutti lo abbiamo innalzato sull’altare della letteratura mondiale, io lo trovi addirittura noioso. Riuscirò a trovare il coraggio di leggerlo?

numero10 Alta Fedeltà di Nick Hornby

Ma anche Non buttiamoci giù. Il fatto è che Nick Hornby mi è tanto piaciuto in Shakespeare scriveva per soldi, una raccolta di recensioni dello scrittore pubblicate su una rivista americana caratterizzate da una grande ironia  e un ottimo gusto da lettore, al punto che potrei preferirlo in questa versione di recensore piuttosto che scrittore. O forse potrò finalmente ricredermi?

E con la posizione 10 la top è arrivata alla fine. E quali sono i vostri “vorrei a non riesco”?

 

Ora tocca a chi vuole partecipare al prossimo UFG Book Club: quale libro sceglierete? A breve preparerò anche un sondaggio da posizionare nella colonna laterale, intanto commentate pure qui sotto.

 

Buon maggio dei libri a tutti!

maggio libri 2014

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26 commenti

  1. Per chi suona la campana l'ho letto. Anch'io vorrei affrontare Stendhal, ma al momento non ho la forza necessaria.

    Un abbraccio

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  2. Mi piace un sacco questa cosa dei "vorrei-ma-non-posso"! Ho deciso che adesso butto giù anch'io la mia lista. I fratelli Karamazov in effetti compare tra i primi posti, come pure Anna Karenina, e vedremo se mai ci riuscirò.
    Comunque, tra quelli che hai elencato tu: Alta fedeltà te lo consiglio allegramente, è l'unico che ho letto di Hornby e mi è piaciuto davvero tanto.
    E Il rosso e il nero, cara mia, come ben sai me lo sono pure sognato. E come la tua amica sono perdutamente innamorata di Julien Sorel e mi brillano gli occhi solo a pensarci (lo sai che da quando ho letto il libro continuo a tenerlo sul comodino? Forse sperando di sognarlo di nuovo)

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    1. Si in effetti anche il tuo sogno è stato per me un segno premonitore... Attendo la tua lista! :-)

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  3. Io voterei per "I fratelli Karamazov": dopo "I miserabili" niente mi spaventa, e la letteratura russa ammetto che mi affascina un po' (sarà a causa del mio nome?)

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  4. Ma tu vai sul pesante! :D Ti credo che li accantoni sempre... Scusa l'ironia.

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    1. Ahahahaha! Si diciamo che mi attraggono i libri "corposi"! :-D

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  5. Per chi suona la campana mi ispira proprio
    ecco un bel suggerimento di lettura, se non verrà scelto lo leggerò lo stesso :D

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  6. Eccomi!
    Non sono tutti titoli "impossibili", dai ;)
    Di certo io li voglio leggere quasi tutti, faccio prima a dirti quelli che non voglio e il perché (in attesa del sondaggio):

    * "Il rosso e il nero": perché, come hai detto tu, l'ho appena letto :)
    * "Infinite Jest" non tanto perché sia enorme, ma perché (a quanto ho letto in giro) pare sia ben ben arzigogolato e "strano". Per ora non mi invoglia.

    Per il resto mi van benissimo tutti!

    A presto!

    Valentina
    www.peekabook.it

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  7. Condividiamo un sacco di libri che vorremmo leggere (purtroppo o per fortuna?): "Il rosso e il nero", "Infinite Jest", "I fratelli Karamazov"...
    Ho letto solo "Alta fedeltà" ed è molto carino - anche se io ho preferito "Non buttiamoci giù", quindi ti consiglio di più quello. Di Hemingway ho letto "Addio alle armi" e "Il vecchio e il mare": il primo meraviglioso, il secondo molto bello. Di sicuro è un autori che consiglio :D

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  8. I fratelli Karamazov anche per me, insieme ad un altro grande classico russo "Anna Karenina"
    Altà fedeltà io l'ho letto proprio recentemente e benché conservi lo stile di Hornby da me tanto amato per quelche motivo (che credo si possa ricondurre al fatto che odiavo il protagonista) non mi è piaciuto quasi per niente

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  9. non ho letto nemmeno un libro della tua classifica. Shame on me :(
    Ma adoro il Maggio del libro (che sta arrivando) e la giornata mondiale del libro. Si dovrebbe festeggiare più spesso per stimolare la lettura :)

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    1. Neanche io ne ho letto nessuno, ma spero di trovare qualcuno che mi faccia compagnia con almeno uno di questi! ;-)

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  10. Io per il momento tra i miei "vorrei ma non riesco" letterari avrei il Kindle, così forse sarebbe la volta buona che mi metterei a leggere, dato che uno dei motivi per cui non acquisto più libri è che non so dove metterli :)
    Che ricordi mi hai fatto tornare alla mente, "Le rouge et le noir" l'ho dovuto leggere in terza liceo, ovviamente in lingua originale!

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  11. "I fratelli Karamazov" io l'ho dovuto iniziare due volte, ma poi alla seconda devo dire che mi è piaciuto, però non è il mio preferito del Dosto.

    "Per chi suona la campana" e "Fiesta" sono anche tra i miei vorrei-ma-non-riesco, nel mio caso però cè da dire che Hemingway l'ho già provato, e non mi è piaciuto tantissimo.

    Con Thomas Mann ho avuto un percorso in un certo senso opposto al tuo: l'ho conosciuto proprio con "I Buddenbrook", letto da adolescente. Non ne ricordo quasi nulla, ma non mi era dispiaciuto. Nello stesso periodo comprai anche "Morte a Venezia", ma l'ho letto solo di recente, e onestamento non comprendo proprio come il tuo insegnante abbia pensato di potervelo far apprezzare a quell'età! Da adulta devo dire che invece m'è piaciuto! :)

    Buon Maggio dei Libri! :)

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    1. io metto Il signore degli anelli al primo posto dei libri che rimando...

      io ci sono sempre e comunque per un tuo gdl: dò la mia preferenza ad Hemingway

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  12. La mia lista sarebbe infinita.
    Per esempio c'è da tantissimo tempo Il conte di Montecristo. Ma è solo uno dei tanti.

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  13. Mi piacerebbe partecipare al prossimo UFG book club perchè in quello dell'anno scorso mi ero divertita molto. Premesso che nella tua top ten c'erano 3/4 libri che mi ispirano molto... dovendo sceglierne uno io voto per A sangue freddo!

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  14. Interessante questa lista!! Io per ora ho un unico titolo "vorrei ma non riesco"... una cosa della quale mi vergogno tremendamente, ma per ora proprio non ci sono riuscita. L'ho iniziato all'età di 13 anni, per poi piantarlo lì... ulteriore tentativo fatto verso i 17 anni, arrivata sempre allo stesso punto e poi interrotto. Di quale libro parlo? Di Dracula di Bram Stoker, me tapina. Che vergogna! Proprio io che amo tremendamente il film di Coppola... eppure, passate le prime 30 pagine, non riesco più a proseguire, ammetto che mi annoia. Ora che ho quasi 28 anni è il caso di ritentare? :-)

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  15. Il commento della Ludo era mio ovviamente (la Ludo non credo abbia mai letto un libro in vita sua!)

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    1. Ahahahaha! Immaginavo ma mi faceva comunque piacere la ludo volesse essere dei nostri! ;-)

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  16. I fratelli Karamazov, Il rosso e il nero e La famiglia Winshaw sono bellissimi (ognuno in un modo diverso dall'altro) e spero tanto che tu riesca a leggerli e ad innamorartene:D
    Anche Alta fedeltà è molto carino e divertente e devi assolutamente leggerlo appena puoi, anche perché è una lettura non impegnativa e si riesce a incastrare benissimo nei ritagli di tempo libero!

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  17. Mi fa piace leggere che non sono l'unica ad aver avuto lo stesso problema con Dostoevskij, le notti bianche è bellissimo e si legge in pochissimo ma Delitto e Castigo è davvero difficile da finire ...forse l'ho letto nel momento sbagliato mah!!!

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  18. Mi sa che stavolta non posso partecipare..troppe letture arretrate e troppi esami da dare! ç_ç seguirò le opinioni del libro che sceglierete!! Alla prossima! ^^

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  19. Che bella questa lista! Ho appena votato "Per chi suona la campana" nella colonna laterale, perché Hemingway è uno dei miei massimi "vorrei ma non riesco" (quindi va bene pure Fiesta). Mi incuriosiscono molto anche Il partigiano Jhonny e le Lezioni americane, tutta colpa di Maria anche nel mio caso! :)

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  20. Ahahahahahaha! A quanto pare c'è qualcosa che ispira pazzia nella tomba di Stendhal! Anche io ci ho parlato quando ci sono andata (con tanto di occhiatacce dei miei amici), ma l'ho ringraziato perché Il rosso e il nero mi è piaciuto molto e mi ha ridato fiducia nella letteratura francese dopo alcune esperienze spiacevoli.
    Oddio, forse un po' (tanto) pazza lo sono davvero, ho letto Delitto e castigo in tre pomeriggi e mi è piaciuto.
    C'è poco da fare, o si amano o si odiano ;)

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