L’iniziativa di Marco di Senza traccia termina il 23 Novembre. Avrei potuto metterne di più di foglie su questo blog. Ma si sa, la vita scorre, io mi metto a straparlare di tante cose che poi mi dimentico. Oggi però ci stava. Una bella foglia con delle foglioline attorno.
La foglia.
Poco più di un anno fa, fresca di laurea, mi rivolgevo in un post ai miei amici blogger esternando le mie preoccupazioni per il futuro, e in particolare, mi chiedevo se fosse il caso di fare un master. Un master in particolare, qui a Torino, un master su argomenti che mi stanno a cuore e un campo, quello dell’editoria, in cui mi piacerebbe poter lavorare. Un master molto pratico, in cui si impara a fare qualcosa facendolo davvero. Almeno così mi viene presentato. Ci ho pensato. E mi sarebbe piaciuto farlo. Poi la vita mi ha portato a prendere altre strade, quasi tutte sbagliate visto che non hanno portato a nulla di buono. Nulla. Oddio nulla proprio no, sono ancora viva, ho ricevuto diversi insegnamenti, scoperto cose e posti nuovi e ho tante storie e aneddoti da raccontare, oltre che una pelle un po’ più dura per affrontare il mondo senza farmi un male cane. Che tanto poi mi faccio male comunque…vabeh…dicevamo…
Quest’estate faccio un colloquio a tempo perso per avere una borsa di studio. Senza borsa il master non posso permettermelo. Costa troppo. Non mi prendono. Amen. Me ne sono andata in Inghilterra e non ci ho più pensato.
A settembre mi ricontattano. Forse ci sarà un altro colloquio da fare. D’accordo, fatemi sapere. Silenzio. Me ne vado in Francia.
Ritorno e dopo qualche giorno mi chiamano. C’è il colloquio il tal giorno. Ci vediamo là. Ok, faccio il colloquio. Le stesse persone. Le stesse parole della volta precedente. Le stesse scarse speranze. Ma si attende. E si attende. Danno una scadenza ma non la rispettano. Io non ci credo più. Mi preparo a tornare alla mia familiare tristezza post-laurea, post-tutto, e proseguire la ricerca di un lavoro, un posto, una cosa. E a farmi qualche giorno dai miei che magari evito il suicidio se sono in movimento.
Poi, un paio di giorni prima del partenza squilla il cellulare. Pronto? Mi hanno dato una borsa di studio. La accettiamo?
Ci penso. E ci ripenso. Torno dai miei genitori e ne parliamo. Non sono insensibile, fare di nuovo affidamento su di loro per pagarmi un master (perché la borsa non copre tutto) mi turba e mi sento quasi in colpa. Ma anche stare così non è proprio il massimo. I miei si sono semplicemente affidati a me: ne vale la pena?
Un master che inseguo da un anno e mezzo. Un master che potrebbe darmi qualcosa, portare un indizio, almeno, sulla strada da seguire. Potrebbe essere una possibilità. Perché non prenderla in considerazione?
Alla fine abbiamo seguito il cuore. La mia famiglia si è appoggiata a me e si è fidata, il mio ragazzo mi sostiene, anche materialmente dandomi un tetto sotto cui vivere senza perdere tempo e soldi in altri affitti, e crede che il mio futuro si illuminerà di immenso. Io ci credo meno, ma voglio darmi un’altra possibilità. Non è possibile che la vita sia solo quello che ho vissuto finora. E se è davvero così, voglio almeno guardarmi indietro pensando che ho fatto tutto il possibile per cambiarla. No regrets. Accettiamo.
Ieri 19 Novembre sono entrata in un aula con altre 15 persone. Con vite diverse dalla mia, ma con sogni e speranze molto simili. Abbiamo fatto 3 ore di grafica e 3 di editing. Seguire sarà dura. E’ un casino. Ma non mi sentivo così elettrica ed energica da tanto tempo. E’ proprio una bella sensazione…
Una piccola fogliolina è un evento accadutomi settimana scorsa. Mi chiamano per uno stage in un’agenzia letteraria. Li ho incontrati lunedì, ma al momento ho iniziato anche il master e non so se riuscirò a inserirci anche lo stage. Probabilmente, molto a malincuore, dovrò rinunciarci. Eppure, e forse mi sembrerò pazza, sono contenta mi abbiano chiamato. Chiariamoci, non credo che qui stia succedendo qualcosa di magico, né che mi si stia aprendo un destino roseo. La mia idea su questo Paese che ci ha rubato il futuro resta quella e non basteranno un master e una chiamata a farmi pensare diversamente. Niente è cambiato. Ma indubbiamente l’umore migliora quando parlando con chi ti ha selezionato ti senti riconoscere qualità e pregi, anche una minima parte. Tornare a sentirsi una persona, con competenze e capacità, con un cervello pensante e mani funzionanti, e non solo un semplice numero nelle statistiche sempre più tristi dell’andamento del lavoro o un nome su un curriculum gettato nel cestino della carta straccia. Non sto idealizzando, ma forse solo chi è nella mia condizione può capire quando sia piacevole ricordarsi che non si è solo un problema apparentemente irrisolvibile, un peso per una società in cui non sembra esserci uno spazio per noi, un fastidio per datori di lavoro che non possono o non vogliono assumere, della carne da macello da sfruttare perché “tanto il mercato offre quello”. Beh, si certo, uno stage è, a conti fatti, quasi sempre uno sfruttamento nascosto sotto le parole “esperienza” o “formazione”. Ma almeno ritorni a essere vivo. E non mi sembra chiedere tanto quando chiedo di potermi sentire ancora un essere vivente. Umano almeno.
Beh, non voglio tediarvi, doveva essere una cosa allegra. L’allegria è data dal fatto che ogni tanto qualcuno si ricorda di me. Che forse i periodi bui si devono alternare necessariamente a periodi dove ci sia almeno una fiammella di luce. Che, anche se non lo farò, saprò che quello stage c’è stato e poteva esserci. Per ricordarmi cosa voglio fare nella vita. Di sicuro non deprimermi. E di essere più forte e resistere. Qualcosa succederà. Qualcosa deve succedere…
Infine.
Tanto per dire una banalità. E così chiudo in bellezza con una fogliolina vanitosa e vanesia. Apro la mail e Sephora mi fa una sorpresa con uno sconto del 15% sul mio prodotto preferito! Evvai! Ho la loro tessera da poco e questa per me è una novità. Ottimo. Devo proprio acquistare il fondotinta e qualche altra cosina, ne approfitto volentieri!! Che ragazza fortunata, ora il destino si preoccupa anche del mio make up…
22 commenti
So che riuscirai a tirare fuori il massimo dal Master, sei piena di energia, passione e voglia di fare: le porte non possono chiudersi sempre, a volte si aprono, è la legge delle probabilità!
RispondiEliminaIn bocca al lupo per tutto! :)
crepi!! ;-)
EliminaIo dico che hai fatto bene ad accettare la borsa di studio per il master, almeno hai la possibilità di riavvicinarti ai tuoi sogni, e sono certa che ce la farai a realizzarli! Parlando di Sephora, direi che a questo punto è arrivato il momento di provare il fondo di Bare Minerals! :)
RispondiEliminami hai letto nel pensiero...;-D
Eliminalaurea umanistica, eh? :-) io che sono nella tua stessa situazione - anzi, direi messa peggio - ti dico: non scoraggiarti. te lo devi ripetere tutti i santi giorni come un mantra! continua, insisti. sì, ci hanno rubato il futuro, ci hanno fregato, ci hanno illuso... è così. ma non è una motivazione sufficiente per farsi rovinare la vita.
RispondiEliminabaci e buon master! :-)
son proprio contenta per te: una buona notizia per qualcuna di noi è una speranza per tutte!!! evviva!!
RispondiEliminaQuesto tuo post mi ha coinvolta davvero moltissimo, perché mi tocca sul vivo, benché io non sia esattamente nella tua stessa situazione; ma potrei esserlo tra qualche anno. Nonostante la veneranda età di ventun anni, sono ancora al primo anno di Università (ho ripetuto il primo superiore a causa di problemi di salute, poi a metà dell'anno scorso - per fortuna - decisi di cambiare corso di studi, ricominciando quindi da capo a Settembre) e studio Lettere Moderne. Mi concentro sul presente ma al tempo stesso ho gli occhi sgranati sul domani, e già ora il mio cuore palpita verso la Laurea specialistica in Editoria e Scrittura dopo la triennale. So bene quanto sia dura arrivare ad ottenere un posto in questo campo - lo è in ogni settore, d'accordo, ma mi azzardo a dire che in alcuni è ancora più difficile che in altri - ma mi sono già ingannata troppo spesso e su troppe cose, ho lasciato che la mentalità comune deviasse quelli che sono i miei veri sogni e obiettivi e quando finalmente mi sono "svegliata" (a dire il vero, quando una persona che un po' mi conosce e che di me ha saputo vedere ciò che a tutti gli altri era sfuggito mi ha dato uno scossone per le spalle...) mi sono rimessa sulla MIA strada decisa a non deviare più per nessun motivo. Ma tutto quel che hai scritto tu sulla situazione attuale in questo Paese (e non solo, ma senz'altro qui più che altrove) è decisamente avvilente, demotivante e talvolta porta davvero lo sconforto ad avere la meglio. Ce la sto mettendo tutta, mi sto impegnando su tutti i fronti - tempo, denaro, testa, energie - per poi ritrovarmi, a volte, la sera, a chiedermi se tutto questo servirà mai davvero a qualcosa, oltre alla mia soddisfazione personale. Tra le altre cose, la mia prima e vera e più sincera ambizione, è quella di scrivere. Mi dilungherei troppo se aprissi ora l'argomento, ma se fai delle ricerche sulle possibilità per gli autori emergenti, senza prendere in considerazione tutti quei contesti in cui chiedono soldi su soldi per la pubblicazione, la conclusione a cui si giunge è: o hai qualcuno a raccomandarti, o devi aspettare la "botta di culo". Potrebbero esserci soluzioni più desolanti? Beh, io però mi rifiuto di crederci, o comunque mi rifiuto di arrendermi di fronte ad una realtà così triste.
RispondiEliminaTutto questo per dirti che: hai fatto assolutamente bene a cogliere questa opportunità. Attorno a noi può venir meno qualsiasi cosa - possono toglierci il posto fisso, le opportunità di lavoro, i tagli all'istruzione, qualunque tipo di schifezza; ma finché sappiamo ancora credere in noi stessi, nelle nostre capacità e soprattutto nei nostri sogni, e a questi aggrapparci con le unghie e con i denti per far sì che si realizzino, anche in minima parte, allora siamo ancora Vivi e ancora esseri umani. Dobbiamo crederci per primi noi, in noi stessi, perché potremmo restare gli unici a farlo. Quella scintilla che dici di aver sentito entrando in aula, lasciati guidare da quella, proteggila, impedisci che si spenga.
Scusa per il commento lunghissimo, ma come ti ho detto, l'argomento mi ha presa.
In bocca al lupo e buon lavoro ^^
@alessandra
RispondiEliminaebbene si, scienze umanistiche...ma non ci arrendiamo.
@federica
ma grazie cara!!
@Nice
Nice io approvo il tuo discorso, sono d'accordo e mi auguro che possa succederti ciò che di meglio la vita vorrà regalarti...qui non dobbiamo demordere...so bene che la vita di un autore non è facile e dai discorsi che la primavera passata ho ascoltato durante un corso sempre nell'ambito editoriale da parte di redattori e editor, vedere qualcosa pubblicato è davvero difficilissimo...ma non sarò certo io a dirti di mollare...la specialistica in Editoria e Scrittura eh? siamo tutti nella stessa barca...ma quando ci sono belle persone è piacevole comunque...:-)
Che bello, sono felicissima per te! E' poco che ci conosciamo, ma per quel poco mi hai trasmesso solo sensazioni positive!! Ti faccio il mio in bocca in lupo perchè questa esperienza possa darti il massimo e aprirti le porte di un futuro bellissimo!
RispondiEliminaCara Fragola, io ti capisco benissimo, e a quanto pare siamo in buona compagnia! Ci sono momenti in cui lo sconforto prende davvero il sopravvento, ti guardi intorno e sembra che solo tu sia ferma, mentre tutti gli altri si realizzano piano piano... penso sia controproducente tutto questo pessimismo, molto meglio tenersi occupate e buttarsi su ogni opportunità che capita, di certo male non fa! Quindi hai fatto benissimo a iniziare questo master e in bocca al lupo per tutto (a tutte!)
RispondiEliminaSeguire un master mentre si lavora è durissima. È capitato a me due anni fa. Ci vuole tenacia e voglia di arrivare in fondo.
RispondiEliminaUn abbraccio
Beh, allora fortuna che non è il mio caso dato che non lavoro...:-P
EliminaAuguri! E' bello vedere la strada aprirsi davanti ai propri occhi...
RispondiEliminaUn master in editoria... certo che accettiamo, accettiamo qualsiasi cosa pur di farlo. Bravissima !!
RispondiEliminaQuante belle notizie! Piccole e grandi, tutte foglioline per te... :-)
RispondiEliminaDai che la ruota sta iniziando a girare!!!! Mettici l'anima in questo master. Hai fatto bene ad accettare: che vada come vada, ma almeno non avrai rimorsi.
RispondiEliminacarissima,
RispondiEliminanon sai quanto sia felice per te!! Tu sei veramente molto molto in gamba e meriti tantissimo!
Si vede dalle cose che scrivi, dalla tua elevatissima cultura e da ciò che ci regali sempre spaziando da perle di saggezza a ironia dei sitcoms.
Sei speciale e quest'avventura credo sia solo un inizio per un lungo e proficuo cammino.
Insomma.. so già che Fragolina farà grandi cose..
con stima e affetto,
Vaty
Grazie Vaty, sei sempre gentile...:-)
EliminaEheh, io ne ho due di sconti Sephora! :D
RispondiEliminasei in gamba ragazza
RispondiEliminabisogna sempre accettarle le opportunità quando si presentano e bisogna non smettere mai di essere fiduciosi... ;-D
RispondiEliminaMi stavo perdendo questo tuo importantissimo post!! Che bello, vedere che intorno a me c'è ancora del buono e del bello mi riempie di speranza!! Ti auguro il meglio! Un abbraccio!!
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