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Una Fragola al Giorno

 

Ehilà gente! Questo mese si anticipa con la rubrica dato che domani me ne vado in vacanza!! Yeah! Non vedo l’ora!

La novità del mese.

Io e il blog domani 28 settembre andiamo in vacanza. Di nuovo. Questa volta sarò assente solo fino al 3 Ottobre. La meta è tra le più belle al mondo: Parigi. Ahhhhhhh! Troppo contenta…prometto vi racconterò tutto al ritorno….voi come sempre in gamba durante la mia assenza!

I libri di Settembre.

Mi sono di nuovo immersa nei gruppi di lettura. Non solo qui sul blog, ma anche su anobii. Io li trovo molto divertenti, ma quando esagero diventa ingestibile! Meno male che quello su anobii è finito e che belle lettura! Dunque riepilogo:

- Cinquanta sfumature di grigio di E.L. James. **/5. Vi ho già ammorbato a sufficienza con questo libro. La mia recensione è sempre QUI se volete sapere ciò che penso di questo libro. Anche se le stelline date sono già esplicative…

- Emma di J. Austen. ****/5. Meraviglioso romanzo di zia Jane che con il personaggio di Emma mi ha definitivamente conquistato. Dopo gli insuccessi di Persuasione e Ragione e sentimento, la simpatia per L’abbazia di Northanger, si ritorna al piacere di leggere che provai con Orgoglio e Pregiudizio. Certo come il suo capolavoro non ce n’è, Emma non raggiunge le vette di Elizabeth Bennett, ma nonostante la si ritragga come viziata, arrogante e a tratti dispotica, Emma mi è stata simpatica fin dall’inizio. Se non altro per il brio che la sua storia ha, elemento che invece mi è mancato in altri romanzi della scrittrice. Emma è un romanzo allegro, spensierato, dove Austen ha riversato il suo piacere di scrivere e le dinamiche più autentiche della vita di società dell’epoca. Per stessa ammissione della scrittrice, il personaggio di Emma è stato creato per il suo divertimento (la Austen diceva che lo avrebbero trovato tutti antipatico tranne lei), dipingendola con caratteristiche e qualità che le appartenevano. Beh, se zia Jane era così, era davvero una forza della natura...Il risultato è di sicuro un personaggio più corposo, dalla personalità maggiormente complessa e non piatta come quella di altre eroine (mi viene da pensare a Elinor e Marianne di Ragione e Sentimento). Emma ha tanti aspetti e tante sfaccettature e questo arricchisce di molto il romanzo che appare ai miei occhi molto più movimentato, meno lineare e scontato di ciò che ho incontrato nei precedenti romanzi letti. Se fossimo in un contesto musicale, direi che è un allegretto. In definitiva un bel romanzo e, insieme a Orgoglio e Pregiudizio, una delle migliori prove letterarie di Jane Austen.

- Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro. *****/5. Ve ne ho parlato nella Recensione del Mese. Una delle migliori letture di quest’anno.

- Paddy Clarke ah ah ah! di Roddy Doyle In lettura (e spero di terminare a breve). Diverso da come me lo immaginavo, la scritture di Doyle è particolare e divertente. Uno spaccato della vita in Irlanda alla fine delgi anni ‘60 visto con gli occhi di un bambino, Paddy. Di sicuro una lettura ideale se si hanno anche altri libri in lettura, perché non avendo una storia propriamente lineare, lo si può interrompere e riprendere quando si vuole senza perdere il filo…

- The Help di K. Stockett. In lettura. Il nostro GdL. Siamo alla seconda settimana e in procinto di una terza. Ma fino a Novembre ne avremo di pagine da leggere…e credo stia piacendo a tutti! ^^

Acquisti & co. Questo mese sono tornata a comprare. E’ più forte di me. Ho comprato Emma di J. Austen, già prontamente letto e commentato, e, approfittando del 25% di sconto sui Mammut della Newton Compton, mi sono procurata I miserabili di Victor Hugo che era da tempo che volevo leggere e spero di riuscirci in tempo per l’uscita del film! Infine. ultimo acquisto del momento, ho comprato Dracula di Bram Stoker che leggerò in occasione dell’Halloween Reading Challenge organizzato da Matteo di storie dentro storie

 

La velleità femminile del mese.

Questo mese ho avuto una breve ma intensa sessione di shopping, causa compleanno dei 18 anni della mia sorella – teenager. Un vero e proprio evento in casa mia che ha richiesto l’impegno di tutti fino a domenica scorsa. Ed è andato tutto bene…ancora auguri Fefé!

Tra i vari acquisti passo da Promod, che è uno dei miei negozi preferiti e mi imbatto in queste scarpe.

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Credete le abbia lasciate la negozio? Certo che no!

Mi piacciono tanto: adoro i colori e lo stile un po’ anni ‘20, Midnight in Paris, che ne so…mi piacevano e me le sono portate a casa! Dite che ho fatto bene? Occhiolino

 

La Turista per Caso.

Anche questa volta, il caso è stato riuscire a vedere qualcosa. Ho visto Roma per caso. Perché in tre giorni ho avuto tante cose da fare, il tempo è praticamente volato che boh, in un attimo ero già sul treno del ritorno. Tuttavia sono felice di questo weekend, in primis per la compagnia, semplicemente fantastica.

In quei giorni:

- dopo una cena nel ristorante eritreo, abbiamo fatto serata “sotto casa di Andrea” che non è l’abitazione di un tipo di nome Andrea, ma un locale, dicasi associazione culturale, in quel di San Lorenzo…io in luoghi del genere mi trovo molto a mio agio e la serata è stata divertente…

- ho fatto una passeggiata per via Condotti e abbiamo cercato di farci fare una foto da un tedesco con dietro i tentacoli di Vuitton (tanto per confondere le acque) ma ovviamente il tedesco era impedito e non ha ripreso nulla;

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- io e le altre mie compare (studio n 2 forever) ci siamo immedesimate nel ruolo di Ragazze di Piazza di Spagna, cercando di farci fare foto carine dai soliti tedeschi e dagli onnipresenti giappo e il risultato è stato foto scure a tutto spiano;

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- in seguito abbiamo lottato per un posto vicino alla Fontana di Trevi per lanciare ‘sta benedetta monetina. Anche lì foto varie ed eventuali, giapponesi con reflex che sono stati in grado di farci una foto di gruppo inglobando nell’inquadratura anche perfetti sconosciuti laddove si poteva evitare, abbiamo rischiato la vita un paio di volte a causa di lanci di monetine di vari turisti, che non riuscivano ad arrivare alla fontana e che puntualmente non cadevano in acqua ma pericolosamente vicini alle nostre teste, e ci siamo fatti amici i due vigili che dovrebbero vigilare sulla fontana e che ci hanno ripreso un paio di volte contribuendo solo a farci fare il doppio delle risate…

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- la seconda sera apericena in uno dei posti a quanto pare più popolari dell’urbe, il Momart. Mi è piaciuto, bel posto e anche lì non ci siamo fatti mancare alcol, risate e tanta allegria!

- esco dalla metro Colosseo e mi ritrovo di fronte al Colosseo. Scusate ma non vi fa un effetto enorme uscire e ritrovarsi praticamente dentro l’anfiteatro Flavio? Sarà che era di sera e le luci danno sempre un tocco magico, ma io ero decisamente affascinata…

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- saltata la nostra serata all’Escopazzo giriamo per cercare un posto e ci ritroviamo alla fine nel pub irlandese in Via del Plebiscito. Non so perché siamo finiti lì dentro, eravamo tantissimi e io ero troppo presa dalla mia amica Manuela, la mia amica dell’erasmus che venne a trovarmi a Torino qualche mese fa per andare insieme al concerto di Manu Chao e che vive a Roma, quindi quale migliore occasione per rivedersi se non questa? Il pub non pecca certo di originalità, ma di sicuro a me e Manuela ha ridato l’atmosfera internazionale a cui eravamo abituate ai tempi da erasmite…

- Ultimo giorno dai tanti saluti e qualche lacrimuccia. Ultimo salutino a Manu e a Rachele, altra amica erasmus che non vedevo da due anni ormai, che prima di lasciarmi alla Stazione Termini mi hanno fatto provare il gelato di una delle gelaterie più antiche della città ( e d’Italia), la gelateria Fassi. Mmm che bontà! Credo sia stato l’ultimo gelato di questa lunghissima estate e mi ha fatto piacere mangiarlo con loro due…speriamo di rivederci presto!

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Beh che dire, di Roma si è visto poco, ma di gente ne ho vista tanta. Sono stati bei giorni e li ricorderò sempre con piacere. Quanto a Roma ormai non vedo l’ora di poterci tornare per poterla scoprire meglio…

 

Tv,tv e ancora tv.

Carla Gozzi torna. Dopo averci messo in crisi totale, insieme a Enzo TeloCombinoIoilMatrimonio, ogni volta che dobbiamo scegliere qualcosa da metterci anche per andare a fare la spessa e averci insegnato cos’è davvero una occasione d’uso e altri termini con sui anche senza vivevamo bene lo stesso ma ora non possiamo farne a meno, Carla prosegue nella sua missione di rendere più fashion lo stivale italico intero con un nuovo programma dal titolo Guardaroba Perfetto, in onda dal 17 settembre.

Ho visto un paio di puntate e il programma non è male. Dal suo blog, Carla giura e spergiura che i casi sono verissimi e io ci credo perché alcuni anfratti degli armadi visti ricordano il mio.  Oddio se Carla vedesse il mio credo che spiegherebbe bandiera bianca, ma io il programma lo seguo lo stesso. Non sono la persona più fashion dell’universo, credo neanche del quartiere, ma mi piace ascoltare le sue Regole Generali, hai visto mai…e poi come mette in ordine gli armadi…mi fa credere che sia tutto possibile e che si sia speranza anche per il mio armadio! A bocca aperta

Tutto questo in attesa della nuova stagione di Cortesie per gli Ospiti che quest’anno ci sconvolge con l’addio di uno dei protagonisti del programma: Roberto Ruspoli dopo 7 stagioni va via. Il perché? Ce lo spiega lui:

Amici, per rispondere ancora alla vostra domanda: Sono andato via da Cortesie per gli Ospiti perchè sentivo il bisogno di cambiare. Molti di voi conoscono Cortesie per gli ospiti da più o meno tre anni, cioè da quando il canale è approdato al digitale terrestre. Ma Cortesie per gli ospiti esiste già da sette anni, andava infatti in onda su Sky. Quindi dopo sette anni ho sentito il bisogno di fare altre cose. Sono molto affezionato al programma, e mi dispiace lasciare soprattutto il pubblico affezionato al personaggio che ho creato. Ma ogni cosa ha un tempo e la vita è fatta di stagioni. La mia uscita farà la tristezza di molti e la gioia di altri, e questo è l’ordine delle cose. Ad ogni modo penso che con le repliche avrete tempo di sfinirvi anche voi!!! a chi mi ha amato vorrei dire grazie, a chi mi ha odiato vorrei dire che mi dispiace, ma non si può piacere a tutti. L’idea del programma nasce da un libro di Mc Ewan che si chiama appunto Cortesie per gli ospiti. Vi consiglio di leggerlo, così potrete capire da cosa sia stato ispirato il format. Personalmente non ho mai preso sul serio il mio ruolo ma ho cercato di contribuire alle esigenze del programma con il desiderio di intrattenervi. Al momento sono impegnato in una mostra del mio lavoro a Parigi, e se vi farà piacere sarò felice di tenervi aggiornati su quello che faccio. Abbraccio tutti con affetto. Roberto.

(fonte: la pagina facebook di Roberto Ruspoli)

Io sono tristissima per questo abbandono, mi ero abituata alle sue critiche acidine e alle sue battute pungenti…ci mancherai Roberto, è inevitabile. Non vi nego che questi sentimenti mi inducano a guardare con diffidenza il nuovo giudice, Riccardo Vannetti. Chi è? Al momento ci viene detto che lavora per “L’uomo Vogue”, è un designer e sarà il nuovo lifestylist della serie…meriterà il ruolo che fu di Ruspoli? Me lo auguro per lui…

 

La Musica che mi frulla in testa.

Questo mese sono entrata in fissa con Tre cose di Malika Ayane. Io adoro la sua voce e le sue canzoni mi prendono sempre, inevitabilmente. So che la canzone è molto estiva, ma io arrivo sempre tardi e poi per me l’estate è finita solo qualche giorno fa!

 

 

Altro brano che mi risuona in testa è Welcome Home dei Radical Face. L’ho scoperta per caso (era in sottofondo nella pubblicità della Nikon d3100) anche questa vecchietta (del 2009) e me ne sono innamorata…ora sto ascoltandomi il repertorio intero del gruppo…

 

 

E con questo credo sia tutto. Al prossimo mese! Buon Ottobre!

19:30 37 commenti

Ciao a tutti!

Rieccoci con la rubrica dedicata alla recensione mensile di uno dei libri letti negli ultimi 30 giorni. Prima di iniziare, vorrei fare gli auguri alla rubrica perché oggi La Recensione del Mese compie 2 anni. Auguri! Una delle mie prime rubriche, la porto avanti sempre con tanto piacere, nel corso del tempo è cresciuta e si è accessoriata di nuovi dettagli e spero sempre che questo spazio sia piacevole anche per voi…

E dopo gli auguri, questo mese il libro di cui parliamo è una delle letture più particolari fatte nell’ultimo anno: Non Lasciarmi di Kazuo Ishiguro.

 

Never Let me go

 

 

Titolo: Non Lasciarmi (Orig. Never Let Me Go)

Autore: Kazuo Ishiguro

Anno: 2007

Editore: Einaudi

Pagine: 291

 

 

 

 

 

Mi chiamo Kathy H. Ho trentun anni, e da più di undici sono un’assistente. Sembra un periodo piuttosto lungo, lo so, ma a dire il vero loro vogliono che continui per altri otto mesi, fino alla fine di dicembre. A quel punto saranno trascorsi quasi esattamente dodici anni. Adesso mi rendo conto che il fatto che io sia rimasta per tutto questo tempo non significa necessariamente che loro abbiano grande stima di me. Ci sono ottime assistenti a cui è stato chiesto di abbandonare dopo appena due o tre anni. E poi me ne viene in mente almeno una che ha operato per oltre quattordici anni, malgrado fosse un’assoluta nullità. Ma so per certo che sono soddisfatti del mio lavoro, tanto quanto, nell’insieme, lo sono io. I miei donatori hanno sempre reagito meglio del previsto. I loro tempi di recupero sono stati alquanto straordinari, e quasi nessuno è stato catalogato come <<soggetto problematico>>, almeno prima della quarta donazione. Sì, è vero, forse adesso mi sto davvero dando delle arie. Ma per me significa molto, essere in grado di svolgere bene il mio lavoro, specialmente quando si tratta di mantenere <<calmi>> i miei donatori. Ho sviluppato nel tempo una sorta di istinto nei loro confronti. So quando è il momento di essere presente e confortarli, quando lasciarli soli con se stessi; so quando ascoltarli, qualunque cosa abbiano da dire, e quando, con un’alzata di spalle, dirgli che è arrivata l’ora di darci un taglio.

 

E così che comincia Non Lasciarmi. Catapultandoti in un mondo fatto di assistenti e donatori, parole che, sebbene ne conosciamo il significato, appaiono in questo primo incontro con Kathy quanto mai criptiche e misteriose. Sono le chiavi per entrare in una realtà che mai vorremmo vedere realizzata, un incubo fra i peggiori partoriti dall’uomo…

Nonostante l’inizio in medias res, il lettore fatica a capire cosa ha di fronte. Kathy, protagonista e narratrice del romanzo, ci racconta prima di tutto una storia  di amicizia e amore, dai forti sentimenti e dalle dolorose separazioni. Partendo dalla sua condizione attuale, Kathy rievoca la sua infanzia a Hailsham, una scuola speciale dove incontra quelli che saranno i suoi migliori amici e il suo amore più grande, Ruth e Tommy. I tre vivono in questo collegio in compagnia di altri loro simili, ragazzi all’apparenza normale ma designati a un enigmatico e inquietante destino: quello di donatori. Ma donatori di cosa? Donatori perché? Qual è la vera origine di questi ragazzi che i tutori allevano in una atmosfera ovattata, fuori dal mondo, e che Madame teme come se fossero prove tangibili di un errore/orrore irrecuperabile? Scoprire la verità sarà solo questione di tempo, ma intanto che si uniscono i tasselli, il lettore ripercorre con Kathy la sua vita, le sue esperienze giovanili a Hailsham e ai Cottages, la sua ricerca di una verità non solo per quanto riguarda il suo destino, ma anche sulla sua relazione con Ruth, un’amicizia complessa quanto simbiotica, e soprattutto con Tommy, che fin da subito si rivela essere per lei qualcosa più di un amico. Il rapporto tra i tre si trasforma presto in rivalità e gelosia e quando la realtà diventa un peso che incombe sui loro sogni e la loro stessa felicità, la separazione sarà inevitabile…solo la verità, che arriva nelle loro vite in modo amaramente inevitabile saprà dare a Kathy, paradossalmente, la speranza di vivere i suoi sentimenti e il coraggio di lottare per loro…

Non Lasciarmi è un romanzo distopico in cui Ishiguro si figura un mondo che è il frutto di aspirazioni umane portate al loro estremo, il parto dei nostri peggiori timori. Lo scrittore, di origini giapponesi ma cittadino inglese, immagina un mondo in cui ogni essere umano ha un suo clone, utile per salvare l’umanità da malattie e infermità altrimenti incurabili. Un mondo che crea esseri umani di Serie B. La storia di Kathy Ruth e Tommy, le dinamiche del loro rapporto, l’affetto, la rabbia, la gelosia, il risentimento, l’amore che provano l’un l’altro mettono ancora più in evidenza questa realtà sconvolgente e la loro condizione. Come esseri umani secondari, poco più che incubatori di organi e tessuti, la loro vita deve essere condotta ai margini della società e agli occhi del mondo essi non hanno emozioni e sentimenti. Non hanno anima. La raccolta dei loro disegni da bambini attraverso la figura di Madame, una donna temuta e spesso sentita come nemica quando forse era la loro prima alleata, rende ancora più impellente l’interrogativo: possono dei cloni essere dotati di anima? Contro ogni chiusura mentale da parte degli abitanti di questo mondo distopico, Ishiguro ci risponde di SI. E lo fa con una delle storie più commoventi che mi sia mai capitato di leggere.

Sono rimasta molto colpita dal modo con cui Kathy narra della sua vita, della sua condizione. Kathy è precisa e meticolosa nel ricordare, quasi fredda e fin troppo analitica in diverse parti. Ishiguro rende il personaggio consapevole fin dalla più tenera età di quale sia la sua natura, consapevolezza che la rende in qualche modo pronta a ciò che le accadrà, distaccata di fronte a una realtà che non può cambiare e che non fa concessioni a nessuno, nemmeno a lei. Eppure niente impedisce a lei e i suoi compagni di sognare, di amare, di…vivere. Essendo una distopia, non può esserci un lieto fine, ma la storia di Kathy, Tommy e Ruth diventa testimonianza di come nell’essere umano la speranza non muoia davvero mai, anche quando questa si scontra  e si frantuma contro una realtà granitica e terrorizzante. La testimonianza di come l’amore, anche in una realtà del genere, è davvero la macchina che muove il mondo. Così, nonostante la scrittura pacata e controllata, minuziosa e dettagliata, che ricorda uno stile orientale, la storia raccontata non può che essere struggente più che mai. E a libro chiuso, lasciarti una malinconica amarezza e mille pensieri in testa…

Non Lasciarmi è un libro che può spaventare, inquietare, rendere nervosi, commuovere, rattristare. Ma non può lasciare indifferenti. La tesi di fondo appare così incredibile da poter essere vera ed è facile per la memoria tornare alla pecora Dolly, alle visionarie ipotesi fatte in quegli anni in cui la clonazione era sulla bocca di tutti, alle volte in cui l’uomo nella storia, preso da una malsana smania di onnipotenza, ha voluto portare i suoi limiti oltre il consentito. Ma Non Lasciarmi è anche una riflessione sull’uomo e sulle sue relazioni sociali, su ciò che governa le sue azioni, la mente e il cuore, e sul concetto di anima, nozione quanto mai controversa e dibattuta.

Non è facile parlare di questo libro, lo avrete notato. E non lo è stato neanche leggerlo. Ma, davvero, è un’esperienza che consiglio a tutti.

VOTO:

 

La Copertina.

Quella italiana io la trovo bellissima. Sapevo già per sommi capi di cosa parlasse questo libro, ma devo ammettere che l’immagine che fa da coperta al libro è molto suggestiva e mi ha convinto all’acquisto:

E negli altri Paesi? Queste le copertine che mi hanno colpito di più:

           

(USA, Francia, Portogallo, UK)

Frasi…

> Continuo a pensare a un fiume da qualche parte là fuori, con l'acqua che scorre velocissima. E quelle due persone nell'acqua, che cercano di tenersi strette, più che possono, ma alla fine devono desistere. La corrente è troppo forte. Devono mollare, separarsi. È la stessa cosa per noi. È un peccato, Kath, perché ci siamo amati per tutta la vita... Ma alla fine non possiamo rimanere insieme per sempre.

> Non c'era modo di invertire il processo. Come si può chiedere a un mondo che è arrivato a considerare il cancro come malattia curabile, come si può chiedere a un mondo simile di accantonare la cura, di tornare all'età infelice dell'impossibilità? Non c'era più modo di invertire la rotta.

> Stavo parlando con uno dei miei donatori l'altro giorno, che si lamentava di come i ricordi, anche i più pèreziosi, svanissero sorprendentemente in fretta. Però io non sono d'accordo. I ricordi che mi sono più cari, mi sembra che non svaniranno mai. Ho perso Ruth, poi ho perso Tommy, ma non perderò i ricordi che serbo di loro.

> Rimanemmo così, sulla sommità di quel capo, per quello che ci sembrò un tempo infinito, abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci tenessimo stretti l'uno all'altra, perché quello era l'unico modo per non essere spazzati via nella notte.

 

Colonna Sonora: Never Let Me Go – Florence + The Machine

Curiosamente, il titolo uguale ha portato a un accordo tra i sentimenti provati durante la lettura e quelli provati durante l’ascolto…

 

Ti consiglio un tè: Una miscela di tè e fiordaliso, magari tè verde, con un tocco di gelsomino. Il fiordaliso è il simbolo dell’amicizia sincera mentre il gelsomino si usa per esprimere amore e sentimenti e in questo romanzo direi che ce ne sono…

23:10 25 commenti

 

Buon Lunedì lettori!

Eccoci al secondo appuntamento con il GdL di The Help!

Nella prima tappa abbiamo incontrato i personaggi principali della storia: Aibileen, una domestica di colore che vive portandosi dietro un grande dolore, quello della morte del figlio, che gli ha lasciato una rabbia sorda per un mondo che pare inamovibile e ingiusto; Minnie, una delle migliori cuoche della città, migliore amica di Aibileen, la quale deve fare i conti con una società che la vuole muta e consenziente contro la sua voglia di dire sempre quello che pensa: Skeeter, l’unica Miss bianca a rivolgersi alla gente di colore in maniera diversa e nuova, che con una strana domanda a Aibileen fa intravedere un desiderio di cambiamento per ogni cosa e persona…attorno a loro si muove una realtà stagnante e amara, fatta di pregiudizi e ingiustizie, sulle soglie di quella che sarà una grande rivoluzione e un sogno di libertà…

Per i commenti alla prima settimana andate QUI.

La seconda settimana prevede la lettura dei seguenti capitoli:

2^ settimana (24/09 – 30/09): dal capitolo 4 al capitolo 7 (incluso)

Come sempre pubblicherò i vostri commenti man mano che arriveranno.

Non mi resta che augurarvi…buona lettura! ^^

 

Lalift

Sto continuando a leggere anche se il libro è talmente bello che fatico a leggere solo 60 pagine :)

 

Strawberry

Terminata la seconda tappa. Qui ormai siamo nel vivo della storia, tanto che nell’ultimo capitolo letto Skeeter propone a Aibileen di aiutarla con I suo progetto d un libro sulla vita delle domestiche. Skeeter è il personaggio che impariamo meglio a conoscere in quest capitoli. Scopriamo quali sian suoi sogni e quale sia la sua vita con una madre che vuole solo vederla sposata e non dà la minima fiducia alle qualità della figlia. Sarà l’incoraggiamento di un’estranea a far uscire la ragaza da quello stato ristagnante in cui era finia dopo la laurea. Osservand la madre di Skeeter e anche le sue amiche mi ferm a pensare a quanto la vita delle donne fossetristemente insulsa allora. E rimango sempre scomcertata di fronte alla’atteggiament delle donne dell’epoca, un atteggiamemto che va oltre la rassegnazione, ma diventa placida accettazione di un qualcosa che viene data come giusta a priori. “si fa così”. Punto. Così, pur conoscendo le implicazioni storiche eculturali, m viene sempre da pensare che noi donne siamo spesso le nostre prime nemiche. Questo romanzo al femminile lo mette in evidenza. Skeeter rappresenta il cambiamento e spero proprio Aibileen si lascerà convincere…

Alice

Letti i capitoli di questa settimana, è stato difficile fermarsi!
Ho provato una dolcezza infinita nel leggere i meravigliosi rapporti creati da Aibileen e Costantine con le "loro" bimbe, e penso che siano proprio la chiave di lettura con cui l'autrice, in questa prima parte, decide di mostrarci il paradosso di quella società. Dell'assurdità della teoria di una superiorità bianca che si infrange così chiaramente davanti all'umanità di queste signore di colore che crescono le figlie degli altri.
Per quanto riguarda l'argomento "donna", purtroppo è vero quello che dice Strawberry, è sempre esistita una sorta di accettazione femminile passiva davanti alle imposizioni di secoli di storia... troviamo ancora l'eco di quelle idee nella generazione dei nostri nonni.

Risposte

Strawberry

Concordo. Tanta tenerezza e umanità rendono ancora più evidente la follia di una società segregazionista...

 

Sara fatina

Skeeter è decisamente il mio personaggio preferito, mi piace il suo anticonformismo :)

Saya

bellissimi proseguimento! devo dire che delle tre però mi fa molto ridere minny!^^ dopo la proposta di skeeter è decisamente rivoluzionaria.. sarà difficile farla franca! aibileen credo proprio che accetterà..alla fine deciderà di cambiare le cose! altrmenti il libro non potrebbe andare avanti non trovate?
la storia del bagno mi mette rabbia!!!!! mentre adoro ogni volta che "parla" mae mobley mi addolcisco!tenerissimo il rapporto con aibileen! che voglia di continuare!^^

Risposte

Strawberry

la storia del bagno è davvero tremenda... che rabbia davvero...

 

la frufru

Finito.
Skeeter è fantastica. Finalmente una donna bianca adulta come si deve, una che sarebbe strana e anticonformista anche se non si mettesse a dialogare coi negri, anche se non provasse schifo per l'idea di Hilly a proposito della necessità di avere in casa un bagno esclusivamente per la donna di servizio.
Aibeleen e Skeeter saranno una bella coppia. Due donne con la D maiuscola, una piena di un dolore che si fonde con la rabbia e l'altra piena di volontà e di speranza di poter cambiare qualcosa in quella cittadina così statica.
Mae Mobley è fantastica, dolce e sincera come tutti i bimbi e anche se non sarà mai una reginetta di bellezza mi auguro almeno che sarà una donna bianca in gamba, dignitosa e forte, come l'amica della sua mamma. Forza Skeeter!

 

Dulina

Concordo con quello che avete detto su Skeeter: è davvero triste pensare a come vivevano le donne in quegli anni.
Sono però contenta che abbia trovato il modo di reagire nonostante la madre si preoccupi solo di trovarle marito (e così anche le sue amiche): credo proprio che sia l'inizio di una rivoluzione femminista. :)
Sono anche molto curiosa di scoprire che fine abbia fatto l'ex domestica alla quale era tanto affezionata.
E tifo per Aibileen, che spero si prenda la rivincita su Miss Leefolt!! (anche se lei, purtoppo come tante, è solo vittima di una società chiusa)

 

Federica Compagnoni

Finiti i quattro capitoli della settimana non mi rimane che andare avanti con la storia, ho paura ahimè, di conoscere già il perché Skeeter sia così alta, perché Costantine sia stata licenziata, e perché la madre di Skeeter voglia sempre lisciarle i capelli.
Premetto che sono molto, molto esigente dalle storie che leggo, se diventano troppo ovvie (e ho paura che questa lo sarà) mi annoiano.
Nulla da dire invece per il nuovo cambio di registro. Ogni personaggio è ben caratterizzato, chi cerca a tutti costi di barricarsi dietro le apparenze con futili paure sul vestito, chi sa che esiste un limite invalicabile, che nemmeno col permesso dei padroni può essere sorpassato, e chi vuole fare un lavoro che una donna non 'dovrebbe' fare. Scelta coraggiosa. Io tifo per lei, credo che sarà dura. Ma chi la dura la vince.

Risposte

Strawberry

beh più che ovvietà sulla storia, direi che sono vicende che ri sono reiterate nella Storia per molto tempo...a questo punto anche la storia di Via col vento (dato che viene citato nel libro) presa di per sé non ha nulla di originale...a volte non è il cosa ma il come a fare la differenza...vediamo come va...siamo solo all'inizio...

Saya

concordo con te strawberry, in non la trovo ovvia, anzi mi sembra che si stia addentrando sempre più in qualcosa di profondo..stiamo a vedere!cmq mi piace molto!

La Betty

Ragazze mi perdonerete ma sto dormendo...e questo non era nei miei propositi!
Sono in ritardo non ho acora finito la seconda parte ma conto di recuperare prima del 18 novembre(data del mio compleanno tra l'altro).
Comunque le tre protagoniste mi garbano assai...mi incuriosice tanto sapere che fine ha fatto Costantine...
un abbraccio a tutte

 

tizy1289

All'inizio pensavo che Skeeter fosse solo un po' timida, ma simile per indole alle sue amiche, essendo cresciuta in un ambiente rigidamente conservatore. Invece, quando rivela le sue intenzioni di scrivere un libro sulla condizione delle domestiche nere nel Missisipi, ecco che emerge anche l'importanza avuta da queste ultime nell'educazione e nell'apertura mentale delle nuove generazioni. Aibileen è, a mio parere, la Constantine del presente: forse è per questo che è a lei che Skeeter rivela per prima il suo progetto. Nell'inconscio, secondo me, è la persona più simile a Constantine che abbia mai incontrato: dolce, non irruente come Minny ma allo stesso tempo capace di tenere in pugno la situazione e gestire le crisi famigliari. Ma la cosa più importante è un'altra, ovviamente: è l'insegnamento della tolleranza verso il prossimo, l'idea dell'uguaglianza tra le persone ad essere indelebile nelle menti dei giovani di jackson, o almeno questo è quello che si aspetta Aibileen da Mae ed è quello che è successo a Sketeer.

16:23 22 commenti

 

Salve gente!

Perdonate l’assenza questa settimana, ma già che c’ero sono andata a trovare mia sorella universitaria in quel di Bari e insieme abbiamo fatto una sessione intensiva di shopping.

Ma tra un viaggio e l’altro è giusto dare spazio a questa rubrica, anche lei in pausa da questa estate (se vi siete persi la prima puntata, andate QUI). Vediamo i libri incontrati tra uno spostamento e l’altro in un riassuntone dei viaggi vari fatti in questi ultimi tempi.

In questo viaggio:

IO.

In partenza per l’Inghilterra portavo nel mio Ipad l’eBook di Mare al Mattino, di Margaret Mazzantini. L’ho terminato solo dopo essere tornata e la recensione che ho fatto sul blog la trovate QUI.

 

Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre piú veloce di loro. Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba fino a undici anni.
Sono due figli, due madri, due mondi.
A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di cristallo che si richiude sopra le cose. Ma sulla terra resta l'impronta di ogni passaggio, partenza o ritorno - che la scrittura, come argilla fresca, conserva e restituisce.
Un romanzo di promesse e di abbandoni, forte e luminoso come una favola.

 

 

Al mare ho portato lui: La ragazza che giocava con il fuoco di Stieg Larsson. Adorato letteralmente…

Mikael Blomkvist è tornato vittorioso alla guida di Millennium, pronto a lanciare un numero speciale su un vasto traffico di prostituzione dai paesi dell'Est. L'inchiesta si preannuncia esplosiva: la denuncia riguarda un intero sistema di violenze e soprusi, e non risparmia poliziotti, giudici e politici, perfino esponenti dei servizi segreti. Ma poco prima di andare in stampa, un triplice omicidio fa sospendere la pubblicazione, mentre si scatena una vera e propria caccia all'uomo: l'attenzione di polizia e media nazionali si concentra su Lisbeth Salander, la giovane hacker, "così impeccabilmente competente e al tempo stesso così socialmente irrecuperabile", ora principale sospettata. Blomkvist, incurante di quanto tutti sembrano credere, dà il via a un'indagine per accertare le responsabilità di Lisbeth, "la donna che odia gli uomini che odiano le donne". È lei la vera protagonista di questo nuovo episodio della Millennium Trilogy, un thriller serrato che all'intrigo diabolico unisce un'acuta descrizione della società moderna, con le sue contraddizioni e deviazioni, consegnandoci con Lisbeth Salander un personaggio femminile unico, commovente e indimenticabile.

 

 

Per il weekend romano ho scelto un classico: Emma di Jane Austen. Al momento il mio preferito di zia Jane.

 

Emma Woodhouse è una giovane ricca e sfrontata, con una sola passione: combinare matrimoni. Dopo aver trovato marito alla governante che le ha fatto da madre, si dedica con grande determinazione a Harriet Smith, una ragazza povera e ingenua, che spera di poter spingere tra le braccia del reverendo Elton. Anche se il tentativo si rivela fallimentare, Emma continua a intrecciare flirt con l'indipendenza di chi non teme i sentimenti, finendo però per cadere lei stessa vittima delle proprie manovre. Con "Emma" Jane Austen crea un'eroina che, secondo le parole della stessa autrice, non poteva piacere ad altri che a lei: una protagonista ben consapevole della propria bellezza e intelligenza, presuntuosa e pungente, ma di uno spessore umano complesso e sfaccettato, capace d'incantare i lettori d'ogni epoca.

 

 

Infine per questa fuga a Bari mi sono portata l’irlandese Paddy Clarke ah ah ah! Di Roddy Doyle. Da terminare, ottimo per i momenti di pausa tra un libro e l’altro…

 

Barrytown 1968. Paddy Clarke ha dieci anni, ama Geronimo, adora accendere fuochi, odia gli zoo, i baci, la scuola e non sopporta il suo fratellino. Paddy e Kevin, il suo migliore amico, costruiscono capanne, suonano i campanelli per scherzo, ma sanno che con una buona confessione il posto in Paradiso è assicurato. Ma Paddy è confuso: vorrebbe che la mamma e il papà smettessero di litigare e non capisce perché per essere amici di qualcuno bisogna odiare qualcun altro.

 

 

 

GLI ALTRI.

Sull’aereo per tornare dal Regno Unito a Torino, incontro questa ragazza che legge uno degli scrittori che amo di più, Oscar Wilde. E il suo The portrait of Dorian Gray. In lingua originale. Semplicemente mitico.

 

Dorian Gray, un giovane di straordinaria bellezza, si è fatto fare un ritratto da un pittore. Ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. Avido di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, mantenendo intatta la freschezza e la perfezione del suo viso. Poiché Hallward, il pittore, gli rimprovera tanta vergogna, lo uccide. A questo punto il ritratto diventa per Dorian un atto d'accusa e in un impeto di disperazione lo squarcia con una pugnalata. Ma è lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio.

 

 

 

In spiaggia onnipresente era Cinquanta sfumature di Grigio di E. L. James. L’ho letto anche io e la mia recensione, per The Social Reading, la trovate QUI.

 

Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di ventun anni incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest'uomo bellissimo e misterioso. Convinta però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Grey non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita a uscire con lui. Anastasia capisce di volere quest'uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere con se stesso di desiderarla, ma alle sue condizioni. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall'ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili... Nello scoprire l'animo enigmatico di Grey, Ana conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri. Tensione erotica travolgente, sensazioni forti, ma anche amore romantico, sono gli ingredienti che E. L. James ha saputo amalgamare osando scoprire il lato oscuro della passione, senza porsi alcun tabù.

 

In un qualche viaggio in treno, in partenza o ritorno, una signora taciturna leggeva questo libro che non conoscevo e mi ha incuriosito: Il resto è silenzio di Carla Guelfenbein.

Tomás ha dodici anni, anche se non ne dimostra più di otto. E un po' lento e un po' impacciato e di solito non parla molto. Non perché non abbia niente da dire, ma è come se le parole rimanessero intrappolate dentro di lui. E poi le parole sono come frecce: vanno e vengono, feriscono e uccidono. Per questo lui preferisce registrarle, soprattutto quelle degli adulti, così non possono sfuggirgli. Suo papà, Juan, non vorrebbe che lo facesse, perché "insidia la privacy". Ma ci sono già talmente tante cose che Tomás non può fare... E per via del cuore, che è più debole di quello degli altri. Non può correre, non può agitarsi, non può fare sforzi. Non può nemmeno far tornare indietro il tempo a quando la mamma era ancora viva. Suo papà non parla mai di lei. Forse ha troppo da fare con il suo lavoro di cardiochirurgo e non ha tempo per le chiacchiere. Ma quando lui non parla è come se si spegnesse la luce e ognuno rimanesse al buio, smarrito nel suo angolino. Silenzi neri, non pieni di luce come quelli di Alma, la moglie di Juan, che riempiono lo spazio invece di svuotarlo. A volte lei e Tomás fanno cose che papà non approverebbe, come mangiare la torta con le mani e leccarsi le dita. Alma è l'unica che può capire perché lui adesso deve fare le sue ricerche. Deve scoprire dieci cose sulla mamma, e dopo tutto sarà più chiaro. La prima l'ha già scoperta. Gliene mancano nove.

 

 

Una ragazza un sedile più avanti durante il viaggio per Roma leggeva questo thriller: Un corpo sulla spiaggia di H. Nesser.

Luglio è arrivato. Il caldo opprime ormai da giorni la cittadina di Maardam. Ancora poche ore di lavoro, e per l'ispettore di polizia Ewa Moreno le tanto sospirate ferie non saranno più un miraggio. Non solo: Ewa ha un nuovo affascinante fidanzato, Mikael Bau, che l'ha invitata nella sua casa estiva di Port Hagen. Ma a quanto pare non è così semplice "staccare la spina": dall'interrogatorio di un pericoloso criminale emergono accuse infamanti proprio all'indirizzo della polizia. Nel cielo insolitamente limpido dell'estate nordica si addensano nubi minacciose. Come se non bastasse, l'ispettore si ritrova implicata nella scomparsa di Mikaela Lijphart, una diciottenne il cui destino si intreccia drammaticamente ai fantasmi di un'altra estate lontana, quella del 1983: la morte misteriosa di una ragazza, Winnie Maas, la relazione di quest'ultima con un professore poi sprofondato nella follia, un cadavere che riaffiora dalla sabbia, una brutta storia che qualcuno ha preferito coprire. Dal caos iniziale emerge a poco a poco una logica ferrea quanto brutale, un disegno fatto di squallore e irrimediabile debolezza umana. Scandito dalle massime lapidarie del commissario Reinhart e del suo predecessore Van Veeteren, il romanzo è intriso del pessimismo morale che segna molti personaggi di Håkan Nesser: "L'essere umano è un animale dall'anima molto sporca. Ed è molto bravo a lavarla".

 

E al ritorno un’altra ragazza leggeva I miserabili di Victor Hugo nella versione I Mammut di Newton Compton. Era così immersa che appena scesa dal treno e rispondendo a un vecchio mio desiderio, ovvero quello di leggere lo scrittore francese quanto prima, me lo sono comprato. E, fortunella, I Mammut sono in sconto al 25% fino al 30 settembre. Accorrete!

 

 

In questo grande romanzo, tra i più importanti della letteratura francese, Victor Hugo riversa gran parte della sua esperienza umana e sociale, per costruire una storia di fatica, esilio, amore e povertà. Un'epopea della miseria e un imponente affresco d'epoca che, nella Parigi dell'800, vede protagonisti alcuni indimenticabili personaggi, come Jean Valjean, la solare Cosette, Fantine, il cupo ispettore Javert: anti-eroi ricchi di luci e ombre, capaci di gesti scellerati ma anche di azioni generose e commoventi. Una storia dal ritmo incalzante, magistrale e irripetibile per l'autenticità delle emozioni e per la complessità della trama narrativa.

 

 

 

E anche per questa volta è tutto. Voi avete notato qualche titolo tra i vostri compagni di viaggio?

23:38 29 commenti

 

Pensavate mi fossi dimenticata di questa rubrica? Credevate avessi appeso al chiodo la sfera con le risposte preparate e mi fossi trincerata in un odioso e inspiegabile “no comment”? E invece no, cari fragolosi. Dopo la pausa vacanziera, eccomi di nuovo a dare sfogo ai miei deliri e rispondere alle chiavi di ricerca più curiose con cui voi internauti finite su questo blog…vediamo cosa il web ha in serbo per noi…

 

1) cosa significa aaa cercasi

Partiamo da una domanda che mi fa fare anche la figura dell’erudita. Per quanto riguardo il cercasi è una forma riflessiva tipica degli annunci in cui si cerca qualcosa e mi sembra che fin qui non ci piova. La dicitura AAA, spesso considerato un acronimo, è in realtà una strategia usata per inserire annunci su giornali, siti e quant’altro. Essendo gli annunci pubblicati in ordine alfabetico, AAA permette di porre il proprio annuncio all’inizio della lista e quindi ben in evidenza…wikipedia i love you…

 

2) telefilm coreano che inizia con 2 persone che si conoscono in aeroporto

Giuro che non sono riuscita proprio a capire come tu sia arrivato fin qui, caro internauta. Io sono fan di serie tv ma, shame on me, solo occidentali. In ogni caso mi sono informata.

Con la parola telefilm non cavavo un ragno dal buco, così ho utilizzato la parola dorama, termine con cui si indicano i drama giapponesi e coreani. La storia dell’aeroporto era difficoltosa e non so se ho trovato quello che cerchi, ma ti dò alcuni titoli di dorama in cui la parola aeroporto c’entra qualcosa:

  1. Spring Waltz. E’ quello più attinente alla tua ricerca dato che ci sono effettivamente due ragazze che si incontrano su un aereo a Seul ---> http://www.drama-italiancafe.net/drama/k-drama/spring_waltz/spring_waltz.html
  2. What happened in Bali. Qui l’aeroporto c’è, ma è una storia strana, un curioso triangolo tra una coppia e un altro tipo che si incontrano a Bali…insomma non 2 ma 3 personaggi ---> http://www.drama-italiancafe.net/drama/k-drama/whib/whib.html
  3. I do, I do. Qui l’aeroporto è secondario ma vi appaiono un apiono dei personaggi principali, quindi io te lo segnalo comunque--->  http://dorama.iobloggo.com/archive.php/tag/xandi (tra l’altro questo blog è tutto dedicato ai dorama, magari ci trovate altro che vi interessa)

A me è quasi venuta voglia di vedere una puntata…

I Love Korean Dramas shirt

 

3) i libri più belli degli ultimi anni

Intendi usciti negli ultimi anni? Quali anni? Facciamo gli ultimi due anni, dal 2010 a oggi? Proviamoci! In base alla data di prima pubblicazione abbiamo:

  • Un giorno di David Nicholls: una delle migliori letture degli ultimi tempi…
  • Il gusto proibito dello zenzero di Jamie Ford: storia molto commovente su una vicenda poco conosciuta come quella della discriminazione e segregazione della popolazione giapponese negli USA durante la seconda guerra mondiale.
  • Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh: una bella storia tra fiori ed emozioni; sullo sfondo la triste e difficile realtà dei ragazzi in affidamento, in una esistenza segnata dall’abbandono e dal senso del rifiuto…
  • Fai bei sogni di Massimo Gramellini: ve ne ho parlato più che bene, da leggere sicuramente…
  • Tre volte all’alba di Alessandro Baricco: non il suo migliore, ma di sicuro un libro che è inconfondibilmente Baricco. E questo ci piace tanto.
  • 1Q84 di Haruki Murakami. Attesissimo, il nuovo romanzo dello scrittore nipponico non ha certo deluso le aspettative…

Potrei aggiungere dei titoli di libri in wl, ma preferisco consigliarvi titoli già letti e apprezzati…

4) alice cullen carta d'identita

E allora! Siete ancora qui? Beh lo confesso, avere modo di divertirmi con i nostri vampiri preferiti non mi dispiace affatto. Vuoi la carta d’identità di Alice? Eccola qua.

Nome: Alice Mary

Cognome: Brandon Cullen

Data di nascita: intorno agli inizi del ‘900. Alice è davvero bella arzilla…

Residenza: una villa stratosferica che vale palate di soldi nel bel mezzo di uno dei boschi più isolati al mondo, in quel di Forks, ridente (???) paese dello stato di Washington (al confine con il Canada).

Professione: veggente e menagramo, con particolare propensione a predire enormi tragedie e sfighe di vario genere.

Stato civile: eternamente legata a Jasper, la sua anima gemella  nonché uno dei tanti assalitori di Bella…e meno male che voleva essere la sua migliore amica…

Professione: sono all’incirca 90 anni che fa la studente. Poi uno dice che di cultura non si vive…

Statura: dunque, la Meyer nei suoi libri la aveva immaginata praticamente una nana, con 147 cm di altezza. Roba che un vampiro così, che già di per sé è dotato di coscienza e quindi poco pericoloso, se si aggiunge la statura da gnomo, non fa paura proprio a nessuno. Fortuna che nei film hanno ingaggiato l’attrice Ashley Greene che è alta ben 1.68 e con un tacco dodici arriva a 1.80. Tutta un’altra cosa.

Capelli: lisci,solitamente corti, neri nei libri e di colore imprecisato nei film. Si va dal rame del primo film al castano scuro con riflessi negli ultimi. Attendiamo l’ultimo capitolo per scoprire come s’è conciata e se il suo parrucchiere merita di essere azzannato o meno dalla vampira…

Occhi: quello smielato oro che contraddistingue i Cullen. Merito di un’alimentazione a base di sangue di mucca. E’ quello della Lola…

Segni particolari: buhauhauhuaauaua! Oltre all’essere portasfiga, Alice ha anche delle tendenza da lella inside, dato che, al pari di Edward, non si stacca da Bella come neanche la cozza allo scoglio, con la scusa di voler essere la sua BFF. Per un attimo ho temuto spuntasse fuori dalla valigia quando i due sono andati in luna di miele! Stucchevole fino allo sfinimento, impicciona dei fatti altrui per destino e per passione, maniaca del controllo al punto da rasentare il disturbo ossessivo-compulsivo (vedasi il matrimonio di Bella), Alice appare comunque uno dei personaggi migliori della serie….figuratevi gli altri!

Per chi ne stesse cercando una da vera fan segnalo questa scheda trovata sul web:

e questo sito, in inglese, molto molto, fin troppo, esauriente:

http://twilightsaga.wikia.com/wiki/Alice_Cullen

 

5) immagini di visi divertenti ortaggi

Amico veggie, immagini di questo genere sono molto divertenti. E si che dipinti con volti composti da ortaggi, frutta e fiori risalgono al 1500 e sono frutto (!) del genio di un artista come Giuseppe Arcimboldo.

Rodolfo II in veste di Vertunno, Skoklosters Slott, Stoccolma

Arcimboldo, accolto con ogni onore in moltissime corti dell’epoca, è stato per molti anni dimenticato, catalogato come facente parte della “scuola di Leonardo”, dal quale di certo riprese gli studi sulla figura umana, venne riscoperto secoli dopo dai surrealisti che nei suoi insoliti dipinti videro le radici della loro arte.

Da lì molti hanno tratto ispirazione per creare parodie e figure sicuramente dal minor valore artistico ma decisamente strambe e simpatiche:

 

 

 

6) trono Victoria Grayson

C’è chi ha un trono di spade e chi una chicchissima poltrona dalla quale tramare nell’ombra e controllare il proprio regno indisturbate. E’ questo il caso di Victoria Grayson, regina indiscussa degli Hamptons nell’avvincente serie Revenge (che tornerà a breve negli States con la seconda stagione!).

La poltrona di Victoria è sicuramente uno dei primi accessori “regali” di cui siamo rimaste affascinate. Quel tocco shabby chic, così adatta a una villa lussuosissima come quella dei Grayson ma anche perfetta per lo stile di vita vacanziero che vige negli Hamptons. Questa poltrona  è stato oggetto di molte ricerche da parte delle fan della serie, con l’obiettivo di poter anche loro avere un trono per il proprio regno, ovvero la loro casa. I prezzi per l’acquisto di una poltrona stile Victoria oscillano dai 2000 ai 300 dollari , non ci sono solo poltrone ma anche sedie da pranzo (vedere QUI) e quelli della Sorrento Furniture, ditta australiana produttrice di mobili, a detta loro, di alta qualità ed eco sostenibili, hanno deciso di riprodurre e mettere in vendita tale poltrona. Se si è interessati basta contattarli:

http://www.sorrentofurniture.com.au/revenge.html

Ci state facendo un pensierino? Vi lascio allora la reazione di Victoria alla notizia

(ma poi lei sarà morta? Ma manco per niente…in giro non si fa altro che dire che torna, eccome se torna…)

 

7) realizzare una torre del vento in casa

Perdonate l’ignoranza, ma la chiave di ricerca mi ha incuriosito proprio perché io non sapevo cosa fosse una torre del vento. All’inizio ho creduto fosse una di quelle pale eoliche per l’energia, poi wikipedia mon amour mi ha spiegato che si tratta di una soluzione architettonica naturale per difendersi dal caldo torrido di certe zone del pianeta come in Persia, dove questa tecnica era diffusa. In pratica questa torre del vento consentiva lo scambio termico tra l’aria caldo umida dell’esterno e l’acqua fredda che veniva fatta passare in questa torre tramite dei canali sotterranei. In questo modo le case rimanevano fresche nonostante le alte temperature.

hover_visioneOra per costruirla così dal nulla non so, è troppo al di fuori delle mie competenze, ma ho trovato questo articolo interessante su un architetto, Glen Irani, che crea progetti che abbiamo il minor impatto possibile sull’ambiente e ha avuto l’idea di una Hover House dove, tra le altre cose, vi è una forma evoluta della torre del vento:

http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=8153:la-casa-sospesa-sul-canale-di-venice&catid=34:hot-spot&Itemid=41

e ho trovato anche questo articolo, dedicato alla costruzione di una “casa passiva” in Italia:

http://formazione.ilcambiamento.it/bioedilizia/casa_passiva_sud_italia.html

 

8) dov'è francesco guccini il sei agosto

Probabilmente era a casa sua. No scherzo, anche se in realtà era a casa sua nel senso che era nei luoghi che fanno parte della sua dimensione. Il Guccio ha, infatti, inaugurato “L’importanza di essere piccoli” un’iniziativa di quattro giorni che prevede serate di musica e poesia in alcuni paesi dell’appenino bolognese. Segniamoci l’evento per il prossimo anno, potrebbe essere interessante.

 

Parlando del futuro, il cantautore modenese ci aspetta a Padova il 13 ottobre a La fiera delle Parole, importante manifestazione della città. Se siete di quelle zone non perdetevelo…

 

la paghi tutta, e a prezzi d' inflazione, quella che chiaman la maturità...

 

9) quale crema idratante usa clio

Quale crema usi lei or ora proprio non lo so, ma ricordo una fantastica ricetta data da lei durante il suo programma su Real Time: la crema idratante al burro di karité. Ecco la ricetta:

2 cucchiai di Burro di karité

10 gocce di olio d’oliva

3 gocce di olio essenziale di mirra

3 gocce di olio essenziale di tea tree

3 gocce di olio essenziale di rosa

Riscaldare il burro fino a che non diventi fluido e versarlo in una ciotola. Aggiungere l’olio d’oliva, mescolare, aggiungere gli oli essenziali, mescolate di nuovo e lasciate raffreddare. L’impasto guadagnerà nuovamente consistenza e diventerà più compatto e potrete utilizzarlo applicando la crema giorno e notte. A quanto pare questa crema permette di idratare la pelle senza ostruire i pori…ottimo direi!

10) bisogna provare e capire quando e' ora di smettere

ecco appunto…allora fermiamoci qui, che comincio ad essere anche un po’ stanchina…Sorrisoalla prossima!

18:16 34 commenti
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